Milan, ecco perché Ibrahimovic sta puntando forte su Tare come prossimo direttore sportivo

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Il Milan si prepara a una rivoluzione societaria e tra i nomi in lizza per il ruolo di Direttore Sportivo spicca quello di Igli Tare. L’ex dirigente della Lazio, che ha trascorso 15 anni a Formello, è ora il principale candidato per guidare il calciomercato rossonero nella prossima stagione. La scelta sembra essere nelle mani di Zlatan Ibrahimovic, che sta valutando con attenzione il profilo di Tare, apprezzato per la sua capacità di scovare talenti e generare plusvalenze.

Tare è stato una figura chiave nella rinascita della Lazio, contribuendo alla conquista di tre Coppe Italia e tre Supercoppe Italiane. Il suo metodo di lavoro si basava su una chiara filosofia: comprare a basso costo e rivendere generando profitto. Tuttavia, non sempre questa strategia ha portato al massimo guadagno, dato che la Lazio ha spesso trattenuto i suoi migliori giocatori troppo a lungo, perdendo occasioni di mercato irripetibili.

Le migliori operazioni di mercato di Tare alla Lazio

Uno dei punti di forza di Igli Tare alla Lazio è stata la capacità di scovare giocatori dal grande potenziale e trasformarli in affari redditizi. Uno dei casi più eclatanti è quello di Sergej Milinkovic-Savic, arrivato dal Genk nel 2015 per appena 10 milioni di euro. Il serbo è diventato in poco tempo il pilastro della squadra e, negli anni, ha attirato l’interesse di diversi top club europei. Più volte sono arrivate offerte superiori ai 100 milioni di euro, ma la Lazio ha sempre preferito trattenerlo. Alla fine, il centrocampista è stato ceduto nel 2023 all’Al-Hilal per 40 milioni, una cifra importante ma decisamente inferiore rispetto al suo valore massimo di mercato.

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Un altro colpo azzeccato è stato quello di Felipe Anderson, acquistato giovanissimo dal Santos nel 2013 per 7,5 milioni di euro. L’esterno brasiliano ha alternato alti e bassi, ma nel 2018 il West Ham ha deciso di puntare forte su di lui, versando nelle casse della Lazio 38 milioni di euro. Dopo qualche stagione in Premier League, Felipe Anderson è poi tornato a Roma a cifre decisamente più basse.

Il colpo più redditizio in assoluto per Tare è stato probabilmente Keita Baldé, prelevato nel 2011 per soli 300mila euro dal settore giovanile del Barcellona. Il talento senegalese ha impiegato qualche anno per affermarsi, ma nel 2017 è stato venduto al Monaco per 30 milioni di euro. In quella trattativa rientrarono anche due giovani portoghesi, Pedro Neto e Bruno Jordão, pagati dalla Lazio 26 milioni di euro e poi rivenduti al Wolverhampton per circa 20 milioni.

Un altro affare significativo è stato quello di Joaquin Correa, arrivato nel 2018 dal Siviglia per 16 milioni di euro. Il “Tucu” ha vissuto stagioni altalenanti con la maglia biancoceleste, ma nel 2021 è stato ceduto all’Inter per oltre 30 milioni, raddoppiando il valore iniziale dell’investimento.

Infine, una delle operazioni più intelligenti è stata quella che ha coinvolto Antonio Candreva. Il centrocampista offensivo è stato acquistato dall’Udinese per meno di 10 milioni di euro, per poi essere venduto all’Inter nel 2016 per oltre 20 milioni. Anche lui, come Correa, ha vissuto probabilmente i suoi migliori anni da calciatore con la maglia della Lazio, permettendo alla società di realizzare una plusvalenza significativa.

Tare al Milan: quale strategia di mercato?

Se Igli Tare dovesse diventare il nuovo DS del Milan, si potrebbe assistere a un cambio di strategia rispetto agli ultimi anni. La società rossonera, che ha puntato su investimenti mirati sui giovani, potrebbe adottare un modello simile a quello visto alla Lazio: scovare talenti a basso costo e valorizzarli per cederli a cifre superiori. Tuttavia, la gestione delle cessioni sarà cruciale per evitare di ripetere gli errori fatti con giocatori trattenuti troppo a lungo.

Con un Milan in cerca di rilancio, la scelta del nuovo DS sarà fondamentale per costruire una squadra competitiva e sostenibile. Resta da capire se la filosofia di Tare si adatterà alle ambizioni di un club che punta a tornare ai vertici del calcio europeo.


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