A Trecate l’opposizione tuona: “Tutti a casa, interrompere subito questa farsa”

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Il Consiglio comunale convocato lunedì mattina 3 marzo è andato ancora deserto. Unica differenza rispetto a quello convocato la scorsa settimana (anch’esso saltato) è che invece di essere stato convocato dalla minoranza era stato convocato dalla maggioranza, che però non si è presentata facendo nuovamente saltare il numero legale.

Nella foto i consiglieri di opposizioneAmpio servizio sul Corriere di Novara del 6 marzo

A Trecate l’opposizione tuona: “Tutti a casa!”

«Tutti a casa, i tempi sono maturi per interrompere una farsa che sta solo danneggiando i trecatesi – è il commento da parte dei consiglieri di minoranza Emanuela Cazzadore, Lista Uboldi Sindaco; Raffaele Sacco, Trecate Domani; Filippo Sansottera, Partito Democratico, Anna Uboldi, Lista Uboldi Sindaco, Marco Uboldi, Partito Democratico – Il Consiglio comunale di Trecate è in una situazione di stallo imbarazzante: dopo la ritirata strategica della maggioranza, rinchiusa in un ufficio adiacente alla sala consiliare, che ha fatto saltare l’assemblea dello scorso 26 febbraio convocata dalla minoranza per tornare a parlare della piscina comunale, questa mattina un altro nulla di fatto».

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I gruppi di opposizione attaccano duramente la maggioranza, accusandola di immobilismo e mancanza di responsabilità istituzionale. «Questa volta – spiegano – è stata la stessa maggioranza a convocare un Consiglio comunale per la surroga della consigliera Napoli, nominata in Giunta per sanare i dissidi con il sindaco Binatti». Tuttavia, rimarcano, al momento della seduta, nessun esponente della maggioranza si è presentato, lasciando che fosse solo la minoranza, con quattro consiglieri, a garantire il numero legale.

Secondo l’opposizione, la situazione è ormai insostenibile: «Se chi governa la città non ha più i numeri per approvare atti e delibere né per riunire l’assemblea, l’unica conseguenza possibile è andare tutti a casa». Da qui, un appello ai consiglieri di maggioranza affinché interrompano il sostegno a una gestione definita «immobile e lontana dal bene della comunità».

L’opposizione chiede anche un intervento delle segreterie provinciali di Fratelli d’Italia e della Lega, accusando i rappresentanti locali di incapacità nel gestire la crisi. Infine, l’invito ai cittadini trecatesi: «Partecipate alla vita pubblica, seguite i consigli comunali e costringete Sindaco e Giunta ad assumersi le proprie responsabilità».

I consiglieri del gruppo misto

Anche i consiglieri Paolo Manzini, Mauro Bricco e Giorgio Capoccia criticano duramente la maggioranza per l’ennesima assenza in Consiglio comunale. «Ancora una volta – affermano – la maggioranza non si è presentata, impedendo la surroga della consigliera Napoli, che dopo aver criticato l’Amministrazione, ora ne fa parte come assessore». Contestano inoltre il presidente del Consiglio, Giorgio Ingold, che «ha convocato la seduta senza consultare i capigruppo e poi non si è presentato, preferendo sedersi a un bar della piazza». I consiglieri denunciano una «paralisi istituzionale» e chiedono alla maggioranza di «prendere atto della propria incapacità e rimettere il mandato ai cittadini».

La replica del sindaco Binatti

Il sindaco Federico Binatti respinge le accuse della minoranza, definendole «prive di fondamento e finalizzate solo a polemiche sterili». Secondo il primo cittadino, la conferenza dei capigruppo è stata regolarmente convocata e, se la minoranza ha scelto di non partecipare, «non può attribuire ad altri le conseguenze della propria decisione». Inoltre, sottolinea come alcuni consiglieri avessero dichiarato la propria assenza, salvo poi presentarsi, dimostrando «una totale incoerenza».

Sulla surroga della consigliera Napoli, ora assessore, Binatti precisa che verrà effettuata entro pochi giorni e che questo «non pregiudica in alcun modo l’attività dell’ente, che prosegue regolarmente».

Attacca poi l’opposizione, accusandola di «limitarsi a critiche senza alcuna proposta concreta» e di essere assente dalla vita cittadina. «I cittadini – conclude – valutano programmi e soluzioni, non sterili lamentele. L’amministrazione continuerà il suo lavoro senza farsi distrarre da queste provocazioni».

 

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