Paralimpiadi Milano Cortina, lo sport trasforma l’Italia

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Sei discipline (hockey su ghiaccio, sci alpino, snowboard, curling in carrozzina, sci di fondo, biathlon). Fino a 665 atleti, provenienti da 50 paesi. Tre villaggi paralimpici (a Milano, Cortina e Predazzo). 79 medaglie d’oro da assegnare.

Giovedì 6 marzo, a un anno esatto dalla cerimonia di apertura all’Arena di Verona, scatta ufficialmente il countdown per i Giochi paralimpici di Milano Cortina 2026, in programma dal 6 al 15 marzo del prossimo anno. Sempre il 6 marzo prende il via la vendita libera dei biglietti per i Giochi, con prezzi a partire da 10 euro per gli under 14.

Un’occasione di sviluppo e crescita culturale 

A vent’anni dai Giochi invernali di Torino 2006, le Paralimpiadi tornano in Italia. «In vent’anni è cambiato tutto, è cambiato il mondo paralimpico e anche la percezione dei nostri grandi atleti», ha detto a Milano, durante l’evento «One year to go», Luca Pancalli, vicepresidente della Fondazione Milano Cortina 2026 e presidente del Cip (Comitato italiano paralimpico). Organizzare le Paralimpiadi non significa soltanto «ospitare l’evento sportivo più importante in assoluto», ma è pure una «straordinaria occasione per incidere sul nostro paese», un’occasione di «sviluppo» e di «crescita culturale». Per «seminare tra i cittadini del domani una cultura della normalità».

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David Parsons, Luca Pancalli, Giovanni Malagò

Non solo sport, ma anche inclusione 

Un evento che «avrà la stessa importanza delle Olimpiadi», ha assicurato il presidente della Fondazione Milano Cortina 2026 e del Coni, Giovanni Malagò. «Puoi organizzare la migliore Olimpiade, se toppi la Paralimpiade non vuol dire che non hai fatto niente, ma poco ci manca», ha spiegato. E un evento «non solo sportivo ma anche sociale» e che «sta già avendo un impatto trasformativo sul paese ospitante», ha sottolineato il presidente dell’Ipc (International paralympic committee), Andrew Parsons. «Non è soltanto una questione di sport, ma di inclusione di persone con disabilità, lo sport è fondamentale perché così possiamo rimuovere le barriere».

Tutti gli investimenti per migliorare l’accessibilità 

A proposito di barriere, nel comunicato diffuso da Fondazione Milano Cortina 2026 si snocciolano un po’ di cifre. Si viene così a sapere che sono stati spesi 20 milioni di euro per migliorare l’accessibilità a Verona, Arena compresa. Mentre a Milano sono stati investiti 55 milioni per installare ascensori e montascale nelle stazioni della metropolitana sulle restanti due linee che al momento non sono completamente accessibili. In Lombardia sono stati invece ordinati 53 nuovi treni accessibili al costo di 416 milioni, mentre sono previsti aggiornamenti dell’accessibilità in diverse stazioni. Nella provincia di Bolzano, poi, quasi tutte le stazioni lungo le linee ferroviarie Val Venosta, Val Pusteria, Brennero e Bolzano-Merano sono state rinnovate e sono ora prive di barriere. Anche la stazione Valdaora-Anterselva, un hub chiave per i Giochi, è stata ristrutturata. In preparazione ai Giochi, la provincia ha acquistato 15 treni aggiuntivi a ingresso ribassato, che consentono l’imbarco senza gradini. Il comune di Cortina, la provincia di Trento e la provincia di Bolzano stanno inoltre adottando misure per migliorare l’accessibilità e implementare programmi che incoraggino un turismo accessibile per tutti. Nel 2023-2024, la regione Veneto ha infine stanziato 22 milioni per sostenere infrastrutture di ospitalità accessibili ed ecosostenibili in aree montane e legate ai Giochi. «Investimenti in infrastrutture che andranno a beneficio di tutti per le generazioni a venire», ha aggiunto Parsons.

Un evento inclusivo anche dal punto di vista dell’accoglienza  

Insomma, come ha dichiarato la ministra per la disabilità Alessandra Locatelli in un videomessaggio, le Paralimpiadi sono «un evento straordinario che deve essere accessibile per tutti» e inclusivo «da tutti i punti di vista: non solo dello sport, ma anche dell’accoglienza, della visita dei nostri territori, della costruzione di infrastrutture che rimarranno anche dopo questo evento» e che daranno «un valore aggiunto in termini di turismo accessibile e di sport che supera ogni barriera».

I nuovi ambassador di Milano Cortina 2026

Durante la conferenza stampa, tradotta simultaneamente in lingua dei segni, sono stati annunciati i nuovi ambassador di Milano Cortina 2026: Lorenzo Bernard con la guida Davide Plebani, Giacomo Bertagnolli con la guida Andrea Ravelli, Orietta Bertò, René De Silvestro, Antonio Fantin, Giulia Ghiretti, Giuseppe Romele e Giada Rossi, che si aggiungono agli atleti paralimpici ora nel team della Fondazione Milano Cortina 2026: Martina Caironi, Andrea Macrì, Gabriele Lanza, Alessandro Andreoni, Simone Barlaam. Ambassador che «vivono i problemi degli atleti, ma anche quelli dei cittadini. Sulle loro parole si accende un mondo di riflessione», ha aggiunto Pancalli. Alle Olimpiadi di Parigi hanno «vinto tante medaglie, ma anche creato tanti italiani migliori».

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