Il reparto di Psichiatria del Veneziale va riaperto, Greco: “Priorità non più rinviabile” – isNews

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L’intervento del consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, che insieme ai colleghi Primiani e Gravina ha presentato un’interrogazione al governatore Roberti


ISERNIA. “L’emergenza sanitaria che sta colpendo l’intero territorio molisano nel settore della salute mentale raggiunge oggi livelli di criticità inaccettabili. La chiusura del reparto di Psichiatria all’ospedale Veneziale di Isernia, da novembre 2022, non è un problema isolato, ma il sintomo di un dissesto sistemico che mette a rischio l’assistenza psichiatrica in una vasta area”. Lo sottolinea in una nota il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Andrea Greco che – insieme ai colleghi Angelo Primiani e Roberto Gravina – ha presentato un’interrogazione al presidente della Regione Francesco Roberti.

“Questa situazione – evidenzia Greco – costringe pazienti in condizione di fragilità a percorrere decine e decine di chilometri, spesso in condizioni di disagio e sofferenza, per raggiungere i presidi ospedalieri di Campobasso, Termoli o addirittura strutture fuori regione. L’assenza di un punto di ricovero e cura specializzato non solo viola il diritto fondamentale alla salute, ma espone malati e famiglie a una condizione di abbandono che aggrava ulteriormente le già complesse dinamiche del disagio psichico.

I servizi territoriali, pur impegnandosi con professionalità, non possono sostituire un reparto ospedaliero. Il Centro di Salute Mentale garantisce assistenza ambulatoriale e diurna, ma resta insufficiente di fronte alle emergenze come potrebbero essere attacchi psicotici che necessitano di un ricovero e trattamenti intensivi. Case famiglia, comunità terapeutiche e strutture di accoglienza si trovano così impossibilitate a gestire situazioni cliniche acute, vedendosi negata qualsiasi possibilità di supporto ospedaliero immediato”

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L’Asrem ha tentato il reclutamento attraverso bandi per specializzandi “ma questi sono risultati inefficaci – afferma ancora il consigliere regionale – di fronte a una carenza strutturale di personale medico che affligge non solo Isernia, ma l’intero sistema sanitario regionale. La mancanza di prospettive occupazionali, l’assenza di adeguate politiche di valorizzazione professionale e le criticità logistiche rendono il Molise una regione poco attrattiva per giovani professionisti della salute mentale.

Abbiamo quindi deciso, insieme ai colleghi Angelo Primiani e Roberto Gravina, di presentare un’interrogazione al presidente della Regione Molise, Francesco Roberti. Le nostre richieste mirano a ottenere risposte concrete sulle strategie di medio e lungo periodo: dall’analisi dettagliata delle procedure di reclutamento, alle modalità di implementazione dei servizi, fino alla definizione di un piano straordinario che riconduca a dignità l’assistenza psichiatrica regionale.

Le conseguenze di questa vicenda si ripercuotono drammaticamente sulle comunità locali. Parliamo di un territorio vasto e frammentato, con una popolazione anziana in crescita e tassi di disagio psichico in progressivo aumento, che rischia di essere completamente scoperto dai servizi essenziali. Non si tratta solo di numeri, ma di storie di sofferenza, di famiglie lasciate sole, di pazienti costretti a lunghe peregrinazioni alla ricerca di cure.

Nei prossimi mesi intensificheremo l’azione politica e istituzionale. Abbiamo già predisposto una serie di atti da sottoporre al Consiglio regionale e stiamo programmando visite ispettive mirate a documentare e denunciare questa situazione. L’obiettivo è costringere la Regione e l’Asrem ad assumersi le proprie responsabilità, restituendo ad un intero territorio un servizio essenziale per la salute mentale.

Un ringraziamento particolare va a chi sul territorio, come Ernesto Giannini, ha continuato a mantenere alta l’attenzione su questi temi, dando voce a chi altrimenti resterebbe sommerso e dimenticato. Il diritto alla salute non è un optional, tantomeno in una regione già così duramente provata da anni di commissariamenti e disservizi. Il Molise merita rispetto, cure adeguate e la garanzia di servizi essenziali per tutti i suoi cittadini”.



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