Turris, ecco il deferimento: il mancato versamento dell’Irpef causa dell’imminente radiazione

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Come previsto, la CoViSoc ha notificato alla Turris l’avviso di chiusura delle indagini. La società campana è ad un passo dall’esclusione dal campionato (ormai pura formalità), visto che è stato certificato il mancato rispetto della seconda scadenza consecutiva. Nella mattinata di ieri, il presidente del club, Ettore Capriola è stato ascoltato dalla CoViSoc, esercitando la facoltà di richiedere un interrogatorio a seguito della notifica di conclusione delle indagini.

Puntuale poi, è arrivato per la Turris anche il deferimento innanzi al Tribunale Federale. Su segnalazione della Covisoc, sono state contestate alla società corallina «una serie di violazioni di natura amministrativa».

Sono totali le inadempienze riscontrate a carico del club alla scadenza del 17 febbraio, tant’è che «Antonio Piedepalumbo ed Ettore Capriola, rispettivamente amministratore unico e dirigente della Turris Calcio, entrambi dotati del potere di rappresentanza, sono stati deferiti per non aver provveduto, entro il termine del 17 febbraio 2025, al pagamento degli emolumenti netti e degli incentivi all’esodo relativi alle mensilità di novembre e dicembre 2024 e gennaio 2025. I dirigenti sono stati inoltre deferiti per non aver provveduto al versamento delle ritenute Irpef e dei contributi Inps per le mensilità di novembre, dicembre 2024 e gennaio 2025».

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Quindi il passaggio cruciale, rappresentato dalla precisazione del persistente inadempimento relativo alle «ritenute Irpef per le mensilità del bimestre settembre e ottobre 2024»: da qui il cumulo di due inadempienze consecutive della stessa natura (ritenute Irpef, appunto) che, come da normativa vigente, spalanca inesorabilmente lo scenario della sanzione estrema dell’esclusione dal campionato.

Sembrerebbero invece superati i dubbi e le criticità legati ai pagamenti di quota parte degli emolumenti del bimestre settembre-ottobre, benché materialmente accreditati – pare – oltre il termine del 17 febbraio a causa del blocco del conto corrente.

Al deferimento seguirà naturalmente un procedimento innanzi al Tribunale Federale con tanto di istruttoria in cui la Turris spiegherà la propria difesa, ma l’elemento del cumulo delle inadempienze (in questo caso riferite alle ritenute Irpef) da imputarsi alle due scadenze consecutive non lascia spazio a scenari diversi da quello estremo dell’esclusione dal campionato.

A dispetto delle prese di posizione nel frattempo energicamente annunciate dal presidente del Trapani Antonini, che ha minacciato di arrivare a chiedere il blocco del campionato nell’ipotesi in cui si arrivi a riscrivere la classifica in conseguenza della doppia esclusione di Turris e Taranto.

Come ampiamente previsto, è arrivato puntuale come un’orologio il deferimento della Turris da parte della Procura Federale, al termine dei tre giorni formali concessi per la presentazione delle memorie difensive. A quanto pare, questa mattina il massimo dirigente biancorosso, Ettore Capriola, è stato ascoltato proprio dall’organo federale, ma ciò non è servito ad evitare il deferimento che, visti i contenuti, fungerà da preambolo alla radiazione.

Lo stesso deferimento, infatti, evidenzia il mancato pagamento di tutte le voci economiche relative all’ultimo trimestre (novembre 2024 – gennaio 2025), con la società che non ha versato gli emolumenti netti, gli incentivi all’esodo e i contributi Irpef/Inps ai propri tesserati.

Ma il punto più critico, come spiegato sopra, riguarda un’irregolarità sul bimestre settembre-ottobre 2024: in questo caso, sebbene non si contestino i mancati emolumenti (evidentemente considerati validi nonostante il presunto accredito oltre il termine del 17 febbraio), la società comunque non ha provveduto al versamento delle ritenute Irpef arretrate, una mancanza che dovrebbe risultare fatale.

Infatti, il regolamento parla chiaro: il mancato pagamento per la seconda volta della stessa voce di spesa comporta l’esclusione dal campionato. Confermato, dunque, uno scenario inevitabile per la Turris, che si avvia verso la sentenza di esclusione dal campionato da parte del Tribunale Federale, atteso per la metà di questo mese.

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Di seguito il contenuto ufficiale del deferimento: “Il Procuratore Federale, a seguito di segnalazioni della Co.Vi.So.C., ha deferito al Tribunale Federale Nazionale Sezione Disciplinare la Turris Calcio (Girone C di Serie C) per una serie di violazioni di natura amministrativa.
Antonio Piedepalumbo ed Ettore Capriola, rispettivamente amministratore unico e dirigente della Turris Calcio, entrambi dotati del potere di rappresentanza, sono stati deferiti per non aver provveduto, entro il termine del 17 febbraio 2025, al pagamento degli emolumenti netti e degli incentivi all’esodo relativi alle mensilità di novembre e dicembre 2024 e gennaio 2025.
I dirigenti sono stati inoltre deferiti per non aver provveduto al versamento delle ritenute Irpef e dei contributi Inps per le mensilità di novembre, dicembre 2024 e gennaio 2025, nonché delle ritenute Irpef per le mensilità del bimestre settembre e ottobre 2024.
La società è stata deferita a titolo di responsabilità diretta per le violazioni disciplinari ascritte ai propri tesserati nonché a titolo di responsabilità propria.
Alla società e al sig. Antonio Piedepalumbo è stata, altresì, contestata la recidiva, ex art.18, comma 1, C.G.S.”

Se la radiazione della Turris era ormai una formalità, adesso è possibile dire che è diventata praticamente una certezza. La società biancorossa, infatti, è incappata in una doppia inadempienza che, regolamento alla mano, non lascia alcuno spazio a interpretazioni. A inchiodare definitivamente il club è l’articolo 33 del Codice di Giustizia Sportiva, che disciplina le infrazioni relative agli emolumenti, agli incentivi all’esodo e, soprattutto, alle ritenute Irpef e ai contributi Inps.

Come già evidenziato nel recente deferimento, pubblicato in giornata dalla FIGC, la Turris non ha versato le ritenute Irpef e i contributi Inps relativi all’ultimo trimestre (novembre-gennaio 2025), ma la vera stangata arriva dall’inadempienza, ancora insoluta, relativa al bimestre settembre-ottobre 2024. Il regolamento della giustizia sportiva, in questo senso, è chiaro: Il mancato versamento delle ritenute Irpef e dei contributi Inps per il trimestre novembre-gennaio è già di per sé sanzionabile con una forte penalizzazione. Tuttavia, se alla mancata regolarizzazione di questo periodo si aggiunge l’inadempienza su almeno una mensilità precedente, allora scatta la sanzione più pesante prevista dall’articolo 8, comma 1, lettera i) del Codice di Giustizia Sportiva: vale a dire l’esclusione dal campionato di competenza. E questo è esattamente il caso della Turris, che non ha provveduto al pagamento delle ritenute Irpef relative al bimestre settembre-ottobre 2024.

Pertanto, non si tratta più di ipotesi o di attese burocratiche: il combinato disposto dell’articolo 33 e dell’articolo 8, comma 1, lettera i) del Codice di Giustizia Sportiva stabilisce che, in presenza di due inadempienze su periodi distinti, la società deve essere esclusa dal campionato.

La Lega Pro, infatti, aveva già disposto il rinvio della gara contro il Taranto in attesa della sentenza finale, ma il verdetto sembra ormai scontato: la Turris non scenderà più in campo. Tuttavia, per gran parte della tifoseria corallina questa esclusione rappresenta quasi una liberazione. Da tempo ormai i sostenitori biancorossi avevano perso ogni speranza verso una società che ha collezionato solo deferimenti e promesse disattese. Anzi, il timore diffuso era che, senza l’intervento della giustizia sportiva, questa agonia si sarebbe potuta trascinare ancora a tempo indeterminato.

Nella giornata di oggi infine, giovedì 6 marzo, a Torre Annunziata si terrà invece l’udienza relativa alla richiesta di composizione negoziata per la ristrutturazione del debito presentata lo scorso 9 gennaio. Nel frattempo, la Turris non scenderà in campo nel prossimo weekend. La Lega Serie C ha disposto il rinvio del match contro il Taranto a data da destinarsi. Un provvedimento dovuto alle varie decisioni di giustizia sportiva emessi nei confronti dei due club.

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