A Firenze, grande stupore per le opere installate di Emanuele Giannelli in occasione di “Giannelli. Il Cielo sopra Firenze”, la mostra promossa dall’Opera Medicea Laurenziana e dalla Regione Toscana. A Firenze, Emanuele Giannelli, porta di nuovo le sue sculture monumentali: The Watcher (5 mt.), installata sul lato destro della Basilica di San Lorenzo, e due Korf17 (5 mt.) ai due lati del portone di ingresso della sede della Regione Toscana, Palazzo Strozzi Sacrati, in piazza Duomo. Il titolo dell’installazione racconta degli sguardi rivolti al cielo, alla ricerca di una dimensione spirituale delle tre figure monumentali che si stagliano imponenti.
Giannelli ha tratto spunti, quanto mai urgenti e stringenti, dal famoso film di Wenders. In una società, come quella contemporanea, in cui l’orizzonte umano si è accorciato al punto da sprofondare a volte in una dimensione virtuale, tutti i cieli sembrano essere molto distanti da una visione naturale. Firenze è la città d’eccellenza in cui i grandi artisti visionari hanno costruito nei secoli, la grande storia delle Arti attraverso il loro pensiero e le loro opere materiali. Il cielo sopra Firenze, lo aveva in precedenza consacrato Filippo Brunelleschi, attraverso la celeberrima Cupola mai superata nell’immaginario dell’arte occidentale. Emanuele Giannelli, con le opere che saranno visibili fino al 15 maggio, The Watcher e Korf17, invita a sollevare lo sguardo sia pur attonito in una dimensione altra, alla ricerca di uno status filosofico e spirituale, verso una visione fantastica ed in ultima istanza una percezione trascendente. The Watcher è un uomo in cammino, con lo sguardo e con la mente; la sua posa, con i muscoli in estrema tensione, mette in evidenza la figura nell’atto di scrutare l’universo che ci sovrasta e di cui facciamo ineluttabilmente parte.
The Watcher è dotato di un binoculum, un’estensione dei propri occhi, un apparato fantastico attraverso il quale può cercare di scrutare l’infinito, in modo da proiettarsi in una dimensione differente. Anche in quest’opera, Giannelli invita ad astrarsi dalla realtà per volgere lo sguardo in un altrove, e in questo, la sua filosofia e la sua poetica sono costanti: ampliare lo sguardo e l’orizzonte dell’uomo. Attraverso il binocolo di The Watcher, così come attraverso il visore di Korf17, c’è la volontà di scandagliare l’universo alla ricerca dei segni del soprannaturale, ma senza cercare risposte. La grande scultura diviene un anello di congiunzione tra l’uomo e la sua ricerca spirituale e religiosa; una parola, quest’ultima, che nell’epoca in cui viviamo piuttosto che continuare a determinare un’appartenenza, assume una connotazione ideologica e politica. Korf17 è un’opera monumentale di cinque metri che si erge nell’atto di scrutare uno spazio distante attraverso una maschera per l’immersione nella realtà virtuale. Kork17 trasporta l’osservatore al di là del reale; è parte di quell’umanità scultorea che in definitiva rappresenta il “popolo” stesso di Giannelli. Al centro del suo lavoro, c’è l’uomo immerso nella sua eterna crisi d’identità. La mostra costituisce l’occasione per un appuntamento culturale di grande importanza che caratterizzerà il finissage a metà maggio.
Le opere di Giannelli sono fruibili gratuitamente durante tutto il periodo espositivo in qualsiasi orario grazie all’illuminazione che le rende suggestive, anche nelle ore notturne.
Testo Teobaldo Fortunato, foto courtesy Ufficio Stampa Rosi Fontana
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