Creare una rete di cooperazione per la tutela delle donne vittima di violenze e maltrattamenti a Roma. Un primo passo verso questo obiettivo è stata la tavola rotonda che si è svolta il 4 marzo nella Sala della Protomoteca in Campidoglio su iniziativa della polizia locale, nell’ambito delle iniziative per l’8 marzo.
Un momento di confronto per alzare l’attenzione sui fenomeni di violenza contro le donne e per dare avvio a una costante cooperazione tra tutte le istituzioni e associazioni che sono coinvolte, a vario titolo, nel trattare casi simili.
700 pagine di referti medici, scosse con il taser e sediate. A Roma 19 casi di violenza sulle donne al giorno
200 reati per Codice rosso
“Questo incontro – ha spiegato in apertura De Sclavis – si pone come punto di inizio per realizzare una più solida rete di cooperazione permanente tra tutti i soggetti impegnati ogni giorno nelle azioni di sostegno alle vittime di violenza. La polizia locale dovrà inserirsi in questa rete sempre più come protagonista, per dare il giusto supporto alle persone fragili e vittime di maltrattamenti e atti persecutori”.
La questione è urgente, visto che in 24 mesi la polizia locale ha seguito “più di 200 casi di reati legati al Codice rosso – sottolinea ancora il comandante dei vigili – ma occorre una costante collaborazione tra più parti affinché si possa rafforzare un sistema per la tutela delle vittime di violenza. Il confronto di oggi rappresenta un passaggio fondamentale e propedeutico per dare avvio a una prossima fase di formazione specifica, per consentire al personale di polizia locale, impegnato sempre più spesso in attività che implicano la tutela di persone fragili, di consolidare la propria azione”.
La legge 19 luglio 2019, n. 69, il cosiddetto “Codice rosso”, a questo proposito, si propone di rafforzare la tutela delle vittime di maltrattamento, violenza sessuale, atti persecutori e lesioni, connessi a contesti familiari o nell’ambito di relazione di convivenza (violenza domestica e di genere).
Alla tavola rotonda ha partecipato anche una donna vittima di maltrattamenti, che ha portato la sua testimonianza, raccontando una storia di gravi abusi da cui è riuscita a uscire con l’aiuto della polizia locale.
Come supportare le donne vittime di violenza
All’incontro hanno partecipato anche il dottor Antonio Calaresu del ministero della Giustizia, già componente del gruppo magistrati violenza di genere, che ha sottolineato l’importanza del raccordo operativo tra la Procura e gli operanti del Codice rosso.
Presenti anche l’avvocata Vincenza Saltarelli, criminologa qualificata; Raffaella Rinaldi, medico legale e docente presso l’Università “La Sapienza” di Roma che ha evidenziato l’aspetto medico legale nei casi di Codice rosso e Micaela Cacciapuoti, responsabile Codice rosa del Centro Differenza Donna e dello sportello antiviolenza Codice rosa presso il policlinico Umberto I, che ha rappresentato il percorso giudiziario, sanitario, psicologico per la tutela delle donne e dei minori vittime di violenza.
Presente in sala una rappresentanza di dirigenti, oltre ai funzionari e agli agenti della polizia locale dei reparti specializzati in attività di supporto alle persone fragili e vittime di violenza, oltreché nelle azioni investigative volte ad assicurare alla giustizia i responsabili delle violenze.
L’iniziativa ha visto inoltre la partecipazione del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, della presidente dell’Assemblea capitolina, Svetlana Celli, dell’assessora capitolina alle Attività produttive e alle pari opportunità Monica Lucarelli.
Sul tema è intervenuta, inoltre, l’assessora regionale con deleghe a personale, sicurezza ed enti locali, Luisa Regimenti: “La lotta alla violenza sulle donne è una battaglia che può essere vinta se si crea un grande patto tra istituzioni, società civile, forze dell’ordine, realtà scolastiche e famiglie – ha detto – per diffondere la cultura del rispetto e per rimuovere quel retroterra culturale, purtroppo ancora diffuso, nel quale prospera la cultura della violenza e della sopraffazione”.
Gualtieri: “La violenza sulle donne è un’emergenza nazionale”
“La violenza sulle donne – ha detto Gualtieri – è un’emergenza nazionale e anche per Roma, per questo siamo impegnati su tutti i fronti. Oggi abbiamo avuto tante testimonianze dell’impegno della polizia di Roma Capitale che è vicina alle donne vittime di violenza, non solo raccogliendo denunce, ma sostenendole e aiutandole a uscire da un incubo e spesso salvando loro la vita. Il presidio di sicurezza sul territorio non è sufficiente e serve lavorare su tutti i fronti: aumentare, come stiamo facendo, i centri antiviolenza; lavorare sulla dimensione culturale”.
E Lucarelli ha aggiunto: “La presa in carico della donna vittima di violenza non basta, dobbiamo continuare a lavorare sulla prevenzione con una formazione delle nuove generazioni che demolisca gli stereotipi di genere che alimentano il fenomeno”.
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