Videocorso del: 17 Aprile 2025 alle 10.00 – 12.00 (Durata 2 hh) Cod. 233343 Accreditato ODCEC Patti (Me) – (per crediti n 2) Solo partecipazione Live Relatore: Dott.ssa Carla De Luca Istruzioni per la visione della Videoconferenza: Il giorno stesso della Videoconferenza, 2h e 1h prima dell’inizio programmato verrà inviata e-mail contenente il link per la visione della diretta, servirà premere il bottone “Partecipa al webinar” (nell’e-mail) qualche minuto prima dell’inizio. Si invita a monitorare sempre anche le cartelle di Posta Indesiderata e Spam, consigliamo inoltre di controllare i filtri antispam o della posta indesiderata per l’e-mail di invito (inviata da customercaregotowebinar.com).
La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 5576 del 3 marzo 2025, è tornata a pronunciarsi sulla delicata questione dell’efficacia della variazione del domicilio fiscale ai fini della notifica degli atti tributari, confermando la legittimità dell’invio di un avviso presso l’indirizzo anagrafico italiano di un contribuente che, pur avendo trasferito la residenza all’estero, non aveva ancora maturato il termine dilatorio di 30 giorni previsto dalla legge. La pronuncia si fonda sull’articolo 60, comma 3, del D.P.R. n. 600/1973, che regola l’efficacia delle variazioni dell’indirizzo del contribuente nei confronti dell’Amministrazione finanziaria.
Con il provv. 178713 del 14 aprile 2025, l’Agenzia delle Entrate ha definito in dettaglio le modalità operative per la prestazione della garanzia prevista per i soggetti non residenti in Stati membri dell’Unione europea o dello Spazio economico europeo, che intendono effettuare operazioni intracomunitarie e adempiono agli obblighi IVA in Italia tramite rappresentante fiscale. L’adempimento nasce dall’applicazione del nuovo comma 7-quater dell’articolo 35 del D.P.R. n. 633/1972, introdotto dal decreto legislativo n. 13/2024, il quale stabilisce che i soggetti non residenti, per essere inclusi nella banca dati VIES dei soggetti passivi che effettuano operazioni intracomunitarie, devono prestare idonea garanzia finanziaria a favore dell’amministrazione fiscale italiana.
Con la circolare n. 76 del 14 aprile 2025, l’INPS ha fornito un quadro operativo completo relativo alla nuova misura una tantum di sostegno economico alle famiglie introdotta dalla legge di Bilancio 2025 (legge 30 dicembre 2024, n. 207). Si tratta del Bonus nuovi nati, un contributo economico pari a 1.000 euro per ciascun figlio nato o adottato a decorrere dal 1 gennaio 2025, destinato a incentivare la natalità e ad alleggerire i carichi familiari in fase iniziale.
Con l’Interpello 100/2025, l’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti significativi sul corretto parametro di riferimento per il calcolo dell’investimento minimo previsto dall’art. 60 del D.L. 50/2017, nel caso in cui tale investimento venga effettuato in una SICAF multicomparto. In particolare, il quesito è stato posto da una società promotrice, controllante di una SICAF strutturata in comparti separati, che ha avviato una riorganizzazione dell’assetto societario e operativo, comprendente l’emissione di diverse categorie di azioni (incluse azioni carried) con diritti patrimoniali differenziati.
Con l’Interpello 99/2025, l’Agenzia delle Entrate ha fornito una serie di precisazioni interpretative riguardanti la possibilità di includere specifiche forme di investimento effettuate tramite piattaforme di crowdfunding all’interno di un PIR Alternativo, ossia un Piano Individuale di Risparmio a lungo termine conforme alla normativa introdotta dal decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, con riferimento all’articolo 13-bis del d.l. 124/2019. L’interpello è stato avanzato da una società fornitrice di servizi di crowdfunding, operante secondo il regolamento (UE) 2020/1503, e iscritta come PMI innovativa.
Con l’Interpello 98/2025, l’Agenzia delle Entrate affronta una complessa questione di qualificazione fiscale e riparto della potestà impositiva relativa a somme percepite da un ex dipendente di una società italiana, residente in Spagna al momento dell’incasso, a seguito di un accordo di conciliazione giudiziale successivo a un licenziamento. L’Istante, cittadino italiano, era stato distaccato per motivi lavorativi in diversi Paesi esteri (Federazione Russa, Cuba e Azerbaijan), risultando iscritto all’AIRE sin dall’anno x-11.
Con la Risposta con principi di diritto n. 4/2025, l’Agenzia delle Entrate ha fornito un importante chiarimento in materia di Controlled Foreign Companies (CFC), soffermandosi sul trattamento fiscale da riservare ai risarcimenti per danno derivante dall’interruzione di un’attività economica e sulla loro eventuale rilevanza ai fini dell’applicazione della disciplina antielusiva di cui all’articolo 167 del TUIR. La risposta è inserita nel contesto del rafforzamento della normativa CFC, come evolutasi a partire dal recepimento della Direttiva ATAD (UE) 2016/1164, dapprima con il d.lgs. n. 142/2018, e più recentemente con il d.lgs. n. 209/2023 (cosiddetto Decreto sulla fiscalità internazionale).
Il D.M. 25/10/2024 ha disciplinato le procedure per la concessione ed erogazione delle agevolazioni (avviene con procedura valutativa a sportello) nell’ambito del Fondo per la crescita sostenibile per il sostegno di progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale di rilevanza strategica per il sistema produttivo e, in particolare, per la competitività delle PMI, coerenti con i settori tecnologici rientranti nell’ambito applicativo del Regolamento STEP.
Il Governo ha approvato in via preliminare nella seduta del 13/03/2025 lo schema di D.lgs. recante disposizioni integrative e correttive in materia di adempimenti tributari, CPB, contenzioso tributario e sanzioni tributarie, di cui si riportano le misure previste, il quale è stato trasmesso alle competenti commissioni parlamentari per esprimere il parere.
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