Decreto bollette, via libera alla Camera con 182 voti favorevoli, 113 contrari. Ecco cosa prevede


Con 182 voti favorevoli, 113 contrari e 4 astenuti l’Aula della Camera dei Deputati ha ha dato via libera alla questione di fiducia posta dal governo sul disegno di legge bollette, recante misure urgenti in favore delle famiglie e delle imprese di agevolazione tariffaria per la fornitura di energia elettrica e gas naturale nonché per la trasparenza delle offerte al dettaglio e il rafforzamento delle sanzioni delle Autorità di vigilanza. I lavori riprenderanno alle 16 con l’esame degli odg e il voto finale.

Cosa prevede per punti

  • Un bonus da 200 euro sulle bollette elettriche per gli utenti con Isee fino a 25mila euro, di cui beneficeranno circa 8 milioni di famiglie. Un aiuto a mitigare il caro bollette spetterà anche alle aziende energivore – con potenza impegnata superiore a 16,5 kW – e alle Pmi vulnerabili. Attualmente il bonus sociale bollette prevede che il cittadino o il nucleo familiare abbia diritto al contributo con un Isee non superiore a 9.530 euro per famiglie con massimo 3 figli a carico (20.000 euro per quelle numerose con almeno 4 figli). Per coloro che gia’ percepiscono il sostegno, il contributo potrà arrivare fino a 500 euro.
  • L’introduzione di tutele graduali per i clienti vulnerabili. Un emendamento della Lega approvato in Commissione consente ai clienti vulnerabili del sistema a tutele graduali di essere inseriti in un mercato controllato, e non in quello libero, anche alla cessazione del servizio il 31 marzo 2027. Stop anche al pignoramento degli immobili dei soggetti vulnerabili con il blocco delle esecuzioni immobiliari sulla prima casa per debiti condominiali sotto i 5.000 euro.
  • Il Dl prevede alcune misure per aumentare la trasparenza e la possibilità di mettere a confronto le offerte di energia elettrica e gas ai clienti domestici sul mercato libero, affidando dei poteri sanzionatorio all’Arera.
  • Criteri per ottenere il bonus elettrodomestici, è stato scelto lo sconto in fattura. Un emendamento di Fratelli d’Italia disciplina le modalità di utilizzo: niente click day ma, appunto, sconto in fattura. Il contributo copre fino al 30% del costo, con un limite massimo di 100 euro per ogni elettrodomestico. Il limite viene elevato a 200 euro per le famiglie con un ISEE inferiore a 25.000 euro.
  • Una deroga al nuovo regime fiscale dei fringe benefit per le auto aziendali già prenotate. I veicoli ordinati entro il 31 dicembre 2024 – concessi in uso promiscuo dal primo gennaio 2025 al 30 giugno 2025 – saranno esclusi dal nuovo sistema di tassazione dei fringe benefit introdotto con la legge di Bilancio.
  • 10 milioni di euro per il 2025 per l’erogazione di contributi a fondo perduto volti a ridurre il costo dell’energia sostenuto dalle piscine ‘energivore’, gestite da associazioni e società sportive iscritte nel registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche.
  • Un emendamento prevede misure per la transizione energetica delle Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza e delle strutture sanitarie e socio sanitarie no-profit.

 

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Il testo, varato dal Cdm il 28 febbraio scorso (nel video qui sotto il ministro dell’Economia Giorgetti mentre lo spiega), è stato approntato per venire incontro alle difficoltà di imprese e famiglie in un momento di importanti oscillazioni del mercato dell’energia, contiene norme per circa 3 miliardi di euro, di cui 1,4 destinati alle imprese e 1,6 alle famiglie.    

Viene poi previsto un salvagente per le auto aziendali: i veicoli ordinati entro il 31 dicembre 2024 e “concessi in uso promiscuo dal primo gennaio 2025 al 30 giugno 2025”, saranno esclusi dal nuovo sistema di tassazione dei fringe benefit introdotto dalla manovra. Previsti inoltre 10 milioni in più nel 2025 “per l’erogazione di contributi a fondo perduto” per ridurre il costo dell’energia nelle piscine. Viene anche riconosciuta ufficialmente la figura del consulente per la gestione delle utenze, una sorta di ‘utility manager’.   

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Superati infine gli ostacoli legati all’utilizzo del maggior gettito Iva, derivante dall’aumento del gas, per gli eventuali nuovi interventi sulle bollette energetiche di famiglie e imprese: in attesa della riforma della legge di contabilità, l’utilizzo delle risorse sarà condizionato al parere delle commissioni parlamentari competenti sui profili finanziari.



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