boom di domande, oltre un milione i dipendenti coinvolti


Il 10 aprile è scaduto il termine di domanda per i contributi del Fondo Nuove Competenze 2025. Sono oltre 23.000 le richieste inviate per oltre un milione di lavoratori e lavoratrici coinvolte in progetti di formazione

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Comincia la seconda fase per il Fondo Nuove Competenze 2025: il 10 aprile si è chiusa la finestra per l’invio delle domande di contributo.

La nuova edizione è anche quella di maggiore successo finora, sono oltre 23.000 le domande presentate dalle aziende che vedono coinvolti in progetti di formazione più di un milione di lavoratori e lavoratrici.

A fornire una panoramica è il Ministero del Lavoro che alla chiusura dello sportello ha fornito i dati aggiornati.

Fondo Nuove Competenze 2025: boom di domande, oltre un milione i dipendenti coinvolti

Sono oltre un milione i dipendenti coinvolti nei diversi progetti di formazione previsti nell’ambito del Fondo Nuove Competenze 2025.

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Numeri record che dimostrano il successo della terza edizione dell’agevolazione, in crescita anno dopo anno.

I dati aggiornati alla chiusura dello sportello per la presentazione delle domande di contributo lo scorso 10 aprile, sono stati diffusi dal Ministero del Lavoro.

Entro tale termine sono state presentate 23.105 domande di accesso ai contributi, quasi integralmente a valere sul Programma nazionale Giovani, donne e lavoro, cofinanziato dall’Unione europea. Il 91,6 per cento delle aziende partecipa a un Fondo Paritetico Interprofessionale.

Come anticipato la platea per cui è stato chiesto il contributo del Fondo Nuove Competenze, che quest’anno poggia su un finanziamento da 731 milioni di euro, conta più di un milione di dipendenti (1.093.390, di cui 4.932 stagionali).


“Rivedere l’impostazione dell’investimento in formazione dei lavoratori attraverso la terza edizione del Fondo Nuove Competenze ci consegna una significativa risposta da parte delle imprese, anche in termini qualitativi e rispetto alle precedenti edizioni infatti cresce sia il numero delle domande sia quello dei lavoratori che potranno accedere alla formazione, con un ampio ricorso a un approccio di sistema attraverso filiere e sistemi formativi. Per la prima volta poi utilizziamo lo strumento anche come politica attiva. Il risultato è senza dubbio positivo: tra le domande infatti, ci sono quelle riferite a 1.970 persone selezionate per l’assunzione dopo la data di presentazione dell’avviso pubblico”

Questo il commento della Ministra del Lavoro, Marina Calderone, come riportato nel comunicato pubblicato sul sito.

La nuova edizione del bonus, infatti, permette anche di ottenere il rimborso del 100 per cento dei contributi previdenziali e un contributo di 800 euro e di 300 euro per i disoccupati preselezionati, per i lavoratori e le lavoratrici assunti con contratto di formazione e ricerca e per gli stagionali destinati a turismo ed agricoltura.

FNC 2025: contributi e progetti formativi

Come previsto dall’Avviso pubblico del Fondo Nuove Competenze 2025 quest’anno i datori di lavoro hanno avuto la possibilità di presentare la domanda di contributo scegliendo fra le 3 linee di intervento previste:

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  • Sistemi formativi, cioè i sistemi/gruppi di imprese caratterizzati dalla presenza di grandi datori di lavoro di riferimento, cosiddetti Big Player (25 per cento delle risorse totali);
  • Filiere formative, cioè i sistemi organizzati e non organizzati di datori di lavoro di imprese micro, piccole e medie che operano preferibilmente in distretti territoriali, specializzazioni produttive, reti o filiere con una vocazione produttiva ed economica (25 per cento delle risorse totali);
  • Singoli datori di lavoro (50 per cento delle risorse totali).

L’obiettivo era quello di favorire la nascita di reti tra imprese e favorire la partecipazione delle PMI nella progettazione di percorsi condivisi per la formazione dei lavoratori.

Come si legge nel comunicato del Ministero 1.920 imprese hanno presentato istanza tramite 175 filiere, mentre 857 risultano raggruppate in 121 sistemi formativi con un grande player capofila.

Ricordiamo che il FNC riconosce un rimborso della retribuzione oraria che varia dal 60 al 100 per cento. Nello specifico spetta:

  • al 60 per cento per i singoli datori di lavoro;
  • all’80 per cento per le filiere e i sistemi formativi;
  • al 100 per cento per la formazione di specifiche categorie di lavoratori e lavoratrici.

Ora si passerà alla formazione vera e propria. Sarà svolta nell’orario di lavoro con percorsi che vanno da un minimo di 30 ore ad un massimo di 150 ore.

Il progetto formativo dovrà ottenere l’approvazione e sarà monitorato attraverso l’attività dei fondi paritetici interprofessionali.

Dopo il rendiconto delle attività si otterrà il bonifico del contributo a fondo perduto, per il totale dell’importo calcolato oppure per il contributo al netto dell’anticipazione che l’azienda può chiedere all’inizio del progetto.

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