L’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Antitrust) ha avviato un’istruttoria sull’offerta pubblica di scambio promossa da Bper per acquisire la totalità delle azioni della Banca Popolare di Sondrio. L’operazione, che prevede anche la revoca della quotazione dell’istituto valtellinese da Euronext Milan, è ritenuta “suscettibile di ostacolare in modo significativo la concorrenza effettiva” in alcuni mercati locali del credito.
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Secondo quanto si legge nel bollettino settimanale dell’Antitrust, le analisi preliminari hanno evidenziato criticità nei mercati degli impieghi alle famiglie produttrici e piccole imprese nelle province di Varese, Pavia e Como. In queste aree, la fusione tra i due istituti potrebbe ridurre in maniera rilevante il grado di concorrenza nel settore bancario, penalizzando l’accesso al credito per il tessuto economico locale.
Al contrario, nei restanti mercati rilevanti l’operazione non sembrerebbe in grado di alterare gli assetti concorrenziali. Tuttavia, l’Autorità ha ritenuto necessario procedere ad approfondimenti istruttori per valutare con maggiore precisione gli effetti dell’operazione nei territori coinvolti, come previsto dall’articolo 6, comma 1, della legge 287 del 1990.
Nel provvedimento, è stato fissato un termine di dieci giorni dalla notificazione per consentire ai legali rappresentanti delle parti, o a persone da essi delegate, di esercitare il diritto di essere sentiti. Le eventuali richieste di audizione dovranno pervenire almeno tre giorni prima della scadenza del termine, alla “Direzione Credito, Assicurazioni, Poste, Servizi, Turismo e Sport del Dipartimento per la Concorrenza 2”. Il responsabile del procedimento è il dottor Matteo Zavattini.
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