Busta paga massacrata, nuovo taglio sul netto mensile | Per questi lavoratori è peggio di un incubo


Novità non proprio esaltanti in vista per molti lavoratori dipendenti. Le misure relative al taglio del cuneo fiscale non piacciono

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Il Governo italiano con l’entrata in vigore della Legge di bilancio 2025 ha scelto di intervenire sulla riduzione del cuneo fiscale, che per chi non lo sapesse consiste nella differenza tra lordo e netto in busta paga , passando da un meccanismo di decontribuzione previdenziale ad un più complesso ed elaborato sistema di defiscalizzazione.

La cosiddetta manovra finanziaria ha introdotto significative novità in materia di taglio del cuneo fiscale, con l’obiettivo di aumentare il potere d’acquisto dei lavoratori dipendenti e ridurre il costo del lavoro per le imprese. Le misure, che diventano strutturali, si concentrano in particolare sui redditi medio-bassi.

Per tutti i redditi fino a 20.000 euro è stata confermata e resa strutturale l’erogazione di una somma aggiuntiva in busta paga, che non concorre alla formazione del reddito imponibile ai fini IRPEF. L’importo di questa somma è calcolato in percentuale sul reddito da lavoro dipendente, con aliquote differenziate per scaglioni di reddito.

Contabilità

Buste paga

 

Nello specifico il 7,1% per redditi fino a 8.500 euro, il 5,3% per redditi compresi tra 8.501 e 15.000 euro e infine il 4,8% rivolto a tutti i redditi che vanno da un minimo di 15.001 a un massimo di 20.000 euro.

Ecco la ‘nuova’ busta paga, d’ora in poi cambia tutto

Meccanismo diverso invece per tutti i redditi compresi tra 20.001 e 40.000 euro: in questi casi il meccanismo del taglio del cuneo fiscale si trasforma in una detrazione fiscale. In particolare: per i redditi fino a 32.000 euro si prevede una detrazione fissa di 1.000 euro annui, proporzionata al periodo di lavoro.

Per i redditi superiori a 32.000 euro e fino a 40.000 euro la detrazione diminuisce progressivamente fino ad azzerarsi. Questi interventi si traducono in un aumento del netto in busta paga per milioni di lavoratori italiani. L’entità del beneficio varia ovviamente in base al livello di reddito, ma i lavoratori con redditi medio-bassi percepiranno un incremento più cospicuo.

Arriva il taglio del cuneo fiscale – Depositphotos – Lagazzettadiviareggio.it

Busta paga, il taglio del cuneo fiscale fa esultare le imprese

La conferma  del taglio del cuneo fiscale rappresenta anche un segnale positivo per le imprese, in quanto contribuisce a ridurre il costo del lavoro incentivando nuove assunzioni e favorendo un aumento della competitività.

Una delle novità più importanti della Legge di Bilancio 2025 è la decisione di rendere strutturali sia il meccanismo della somma non imponibile per i redditi più bassi che la detrazione fiscale per i redditi medi. Questo significa che tali misure non avranno una scadenza prefissata, garantendo una maggiore stabilità e prevedibilità per lavoratori e imprese.



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