Attivata la misura 23 del Psr 2014-2022 “Assistenza supplementare agli Stati membri colpiti da calamità naturali”. Potranno accedere ai contributi le aziende agrumicole, olivicole, pistacchicole e mandorlicole
Con gli ultimi 35 milioni di euro, trovati raschiando il barile delle risorse del Psr Sicilia 2014/2022, l’assessorato regionale all’Agricoltura guidato da Salvatore Barbagallo ha deciso di fornire un ristoro agli agricoltori colpiti dalla severa siccità del 2024.
Con questa misura si completa la raffica di interventi decisi dalla Regione Siciliana per fronteggiare l’emergenza siccità di tutti i comparti dell’agricoltura e della zootecnia dell’Isola.
«Questo bando è un’altra misura di sostegno alle aziende agricole siciliane che si aggiunge agli aiuti forniti al comparto cerealicolo e zootecnico e a quello dell’apicoltura» ha sottolineato Barbagallo. Il riferimento è al bonus fieno, agli aiuti per i produttori di cereali, legumi e fieno, a quelli destinati alla viticoltura con l’aumento della dotazione del fondo peronospora, fino allo sgravio delle cartelle esattoriali dei ruoli dei consorzi di bonifica per le aziende colpite da siccità.
Quest’ultimo aiuto destinato ai conduttori di aziende agrumicole, olivicole, pistacchicole e mandorlicole, a differenza dei precedenti rivolti ad allevatori, cerealicoltori e viticoltori che sono stati finanziati da risorse regionali, è a totale carico del Feasr perchè è stata è attivata la misura 23 “Assistenza supplementare agli Stati membri colpiti da calamità naturali”.
I 35 milioni di euro messi a disposizione delle aziende colpite dalla siccità sono stati ripartiti tra le tre principali categorie di impianti arborei presenti in Sicilia. Così 18 milioni sono stati assegnati per il comparto agrumicolo, 11 milioni per quello dell’olivo e 6 milioni per i comparti del mandorlo e del pistacchio.
Il bando è stato pubblicato sul sito della Regione il 9 aprile ma non sono ancora note le date di inizio e fine della finestra temporale in cui si possono presentare le domande. Tutto dipenderà da quando Agea disporrà l’implementazione del Sian dove devono essere caricate le domande.
Chi può presentare domanda di aiuto
Chi potrà fare domanda? Praticamente tutti: l’intero territorio regionale ha subito danni per almeno il 30% e i beneficiari sono gli imprenditori, singoli o associati, che esercitano attività agricola, ai sensi dell’articolo 2135 del Codice Civile. L’aiuto potrà essere erogato solo a chi nel fascicolo aziendale presente sul Sian ha almeno due ettari, cumulativamente, di colture eleggibili, cioè agrumi, olivo, mandorlo, pistacchio.
Massimo 25mila euro ad azienda
L’importo massimo del ristoro per singolo beneficiario non potrà superare 25mila euro. Il contributo erogato in conto capitale è definito in forma forfettaria. Sarà erogato entro il 31 dicembre 2025 (termine ultimo previsto per la rendicontazione del Psr). È prevista comunque una gradualità nell’attribuzione del contributo.
Per tenere conto della diversa entità del danno subìto da ciascuna azienda, la regione è stata divisa in tre aree, ciascuna caratterizzata da una diversa intensità del danno (basso, compreso tra 30 e 50%; medio, compreso tra 50 e 70%; alto, superiore al 70%). Per ciascuna coltura sono così state previste tre intensità di ristoro, in funzione della classe di danno individuata.
Ma non c’è da farci molto affidamento. Si tratta di importi teorici che sicuramente saranno ridotti in modo proporzionale perché, come già si può leggere nel bando, “sulla base della dotazione finanziaria e delle superfici eleggibili risultanti al Sian, si stima che l’entità effettiva di ristoro sarà significativamente inferiore rispetto agli importi teorici”. Difficile, dunque, che la misura possa garantire il recupero di competitività e redditività delle imprese. Dopo un annus horribilis come il 2024, ci vuole ben altro.
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