Sostegno concreto alle micro e piccole imprese del commercio, con credito agevolato e misure per digitalizzazione e sostenibilità
ROMA – Confcommercio Lazio e Intesa Sanpaolo hanno siglato oggi, 10 aprile 2025, un nuovo accordo a favore delle imprese associate del territorio, mettendo a disposizione 310 milioni di euro in finanziamenti per rafforzare la competitività e sostenere le transizioni digitali ed ecologiche. A firmare l’intesa sono stati il presidente di Confcommercio Lazio, Giovanni Acampora, e il direttore regionale di Intesa Sanpaolo per Lazio e Abruzzo, Roberto Gabrielli.
L’iniziativa prevede anche l’azzeramento delle commissioni sui micropagamenti POS per tutto il 2025, una misura pensata per agevolare soprattutto le attività commerciali più piccole e incentivare l’uso dei pagamenti digitali. L’accordo si inserisce nel quadro della collaborazione nazionale tra Confcommercio e Intesa Sanpaolo, che nel periodo 2020-2024 ha erogato 18 miliardi di euro alle imprese del commercio al dettaglio e all’ingrosso.
Tra i principali strumenti previsti, l’accesso al credito attraverso piattaforme digitali, soluzioni evolute per i pagamenti come gli SmartPOS, supporto a investimenti in energie rinnovabili e digitalizzazione, oltre a percorsi per lo sviluppo dell’imprenditoria femminile e giovanile, anche grazie ai Laboratori ESG della banca.
“L’accesso al credito è fondamentale per le piccole imprese – ha dichiarato Acampora – e questo accordo fornisce strumenti concreti per affrontare le sfide economiche, favorendo innovazione e sostenibilità. Si tratta di un passo importante per sostenere lo sviluppo del commercio nel Lazio”.
Sulla stessa linea Gabrielli, che ha parlato di “una risposta concreta alle esigenze delle realtà commerciali del territorio, anche le più piccole”, sottolineando il valore delle misure digitali e dell’efficienza energetica per migliorare la competitività.
Secondo i dati diffusi, nel Lazio operano 97.580 imprese del commercio, di cui circa 71.000 nella provincia di Roma. Il settore impiega oltre 343.000 addetti e genera un valore aggiunto di oltre 21 miliardi di euro. Le microimprese, che rappresentano il 96% del totale, impiegano il 59% degli addetti nella regione.
Dopo il forte calo registrato nel 2020 a causa della pandemia, il settore ha mostrato segnali di ripresa, con una crescita degli investimenti e un valore aggiunto superiore ai livelli pre-Covid. Le prospettive per il 2025 sono positive, sostenute anche dall’effetto Giubileo atteso a Roma.
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