Bertelli, Ceo della holding del lusso: “La nostra organizzazione è pronta per scrivere una nuova pagina nella storia del brand della Medusa”
Prada ha acquistato Versace. L’annuncio è arrivato giovedì, 10 aprile, proprio dalla holding di lusso milanese, che ha riferito di aver stipulato un accordo definitivo per l’acquisizione del 100 per cento del brand della Medusa da Capri Holdings. Il corrispettivo cash sarà basato su un valore finale di 1,25 miliardi di euro, al netto di eventuali variazioni economico-patrimoniali che potrebbero sorgere tra il momento in cui è stato stimato il valore dell’azienda e la chiusura vera e propria dell’operazione. “La nostra organizzazione è pronta e ben posizionata per scrivere una nuova pagina nella storia di Versace“, ha affermato l’amministratore delegato del gruppo Prada, Patrizio Bertelli. “Siamo lieti di avviare un nuovo capitolo per un marchio con cui condividiamo un impegno costante verso la creatività”.
La vendita del brand ideato da Gianni Versace permetterà adesso a Capri Holding, che lo aveva rilevato nel 2018 per 1,83 miliardi di euro, di concentrarsi sugli altri suoi marchi: Michael Kors e Jimmy Choo. “Questa operazione riflette il nostro impegno ad aumentare il valore per gli azionisti, a rafforzare il nostro bilancio e ad alimentare la crescita futura di Michael Kors e Jimmy Choo”, ha infatti commentato il presidente e Ceo John D. Idol dopo la firma dell’accordo con Prada. “Un marchio storico del Made in Italy torna italiano: un’operazione che rappresenta un segnale forte al mercato e consolida la leadership del nostro Paese nel settore della moda”, ha commentato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.
La chiusura definitiva delle operazioni è prevista nel corso del secondo semestre del 2025 ed è subordinata alle consuete condizioni, incluso l’ottenimento delle necessarie approvazioni regolamentari. L’accordo prevede l’acquisizione del 100 per cento di Versace per un controvalore (enterprise value) pari a 1,25 miliardi di euro o 1,375 miliardi di dollari su base cash-free e debt-free. Il corrispettivo in contanti finale verrà determinato al closing, tenendo conto di aggiustamenti basati su capitale circolante e posizione finanziaria netta. Il controvalore indicato include un valore significativo di perdite fiscali riportabili a nuovo. L’operazione è stata approvata dai consigli di amministrazione dei due gruppi.
Per la holding americana la vendita di Versace “dovrebbe apportare una serie di benefici, tra cui rafforzare il bilancio – si legge in una nota – consentire investimenti strategici accelerati in Michael Kors, aumentare il valore per gli azionisti”. I proventi della vendita di Versace “saranno utilizzati per sostenere le priorità di Capri Holdings nell’allocazione del capitale, tra cui investimenti aziendali, riduzione del debito, futuri riacquisti di azioni”. “L’infrastruttura del gruppo è forte, abbiamo verticalizzato le organizzazioni dei nostri brand, e abbiamo rafforzato le nostre routine ed i nostri processi. Ci sentiamo pronti ad aprire questo nuovo capitolo. Versace ha un potenziale enorme. Il cammino sarà molto lungo e richiederà pazienza e disciplina nell’esecuzione”, ha commentato Bertelli. “L’evoluzione di un marchio necessita di tempo e di cura continua. Voglio ringraziare Capri Holdings per aver preservato e ulteriormente arricchito l’heritage di questo magnifico brand. Nonostante il periodo di grande incertezza, guardiamo al futuro con fiducia, proiettati su una visione strategica di lungo termine”.
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