In maggio il Festival ASviS dello Sviluppo Sostenibile 2025


NEW YORK, 11 APRILE – Dal 7 al 23 maggio torna in tutta Italia il Festival dello Sviluppo Sostenibile, la più importante iniziativa italiana dedicata alla promozione dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e dei suoi 17 Obiettivi. Organizzato dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), una rete di 300 membri nata nel 2016 su iniziativa della Fondazione Unipolis e dell’Università di Roma Tor Vergata, il Festival coinvolgerà, in collaborazione con il governo italiano, istituzioni, enti locali, università, imprese e cittadini in centinaia di eventi diffusi su tutto il territorio nazionale, sia in presenza che online.

“Quest’anno il Festival assume un significato ancora più forte”, spiega Andrea Bonicatti, dell’area coordinamento operativo di ASviS, in una intervista con il podcast Voci dal Palazzo di Vetro della Rappresentanza Permanente d’Italia all’ONU. “Ricorrono i dieci anni dell’Agenda 2030 (fu adottata il 25 settembre 2015 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York), ma anche dell’Accordo di Parigi e dell’enciclica Laudato si’ di Papa Francesco, tre pietre miliari che ci hanno guidato e continuano a farlo. Siamo anche a cinque anni dai target dell’Agenda 2030 e questo di deve spingere a fare di piu’”.

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Tra i temi centrali di questa edizione, l’attenzione sarà posta sui costi dell’inazione: «Parliamo spesso dei costi – o meglio degli investimenti – legati alle politiche per la sostenibilità. Ma troppo poco si parla dei costi dell’inazione, che vediamo ogni giorno: dagli incendi in California alle alluvioni in Italia e in Spagna», sottolinea Bonicatti. «Dobbiamo essere consapevoli di questi costi. È ora di capire che investire nella sostenibilità significa investire nel futuro dei nostri figli e nipoti».

Il Festival si articolerà in sette tappe principali: Milano, Genova, Venezia, Torino, Bologna, Napoli e Roma, toccando tutti gli ambiti della sostenibilità – non solo ambientale, ma anche economica, sociale e istituzionale. Ma saranno moltissime le iniziative spontanee promosse dalla società civile in tutta Italia sia online che in presenza.

Non mancheranno riflessioni sul contesto politico-istituzionale. Bonicatti ha ricordato l’importanza della riforma costituzionale del 2022, che ha introdotto la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi tra i principi fondamentali della Repubblica: “È stata una modifica storica della nostra Costituzione, sostenuta da tutte le forze politiche. Ma purtroppo è avvenuta pochi giorni prima dell’invasione russa in Ucraina e non ha ricevuto in Italia l’attenzione mediatica che meritava”.

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Per colmare questo vuoto, ASviS ha lanciato la campagna “Diritto al futuro”, realizzata in collaborazione con la fondazione Pubblicità Progresso: “È stata una sfida comunicativa importante – racconta – ma volevamo spiegare in modo semplice e immediato quanto sia rivoluzionaria questa riforma”.

Guardando oltre il 2030, Bonicatti ha espresso preoccupazione per la crescente disaffezione alla cooperazione multilaterale: «Non siamo più nell’atmosfera del 2015, ma dobbiamo continuare a credere nel ruolo dell’ONU e nel coinvolgimento di tutti – governi, cittadini, imprese – per costruire un futuro sostenibile per il pianeta. Un futuro che, nonostante tutto, resta ancora possibile».

Il programma completo e tutti gli aggiornamenti sono disponibili sul sito ufficiale www.festivalsvilupposostenibile.it e sui canali di ASviS. La podcast si puo’ ascoltare su Spotify. (@OnuItalia)



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