Allo stesso tempo, le metodologie comportamentali e un approccio operativo differente assumono un ruolo centrale per garantire il rispetto del Codice deontologico.
In quest’ambito di uno scenario in costante evoluzione, ogni Commercialista, per le più diverse ragioni, può incorrere nell’apertura di un procedimento disciplinare o nell’applicazione di sanzioni disciplinari, a causa di comportamenti adottati sia nell’esercizio della professione, sia nella sfera personale.
Le vicende che possono portare un professionista ad incorrere in provvedimenti disciplinari e a subire le relative sanzioni – si legge nel documento – possono essere molteplici e legate a variabili non sempre governabili. Tra queste, una delle più rilevanti è la sospensione disciplinare, normata dall’art. 52, lett. b), del d.lgs. n. 139/2005.
Il documento analizza le conseguenze operative che originano dalla sospensione dall’esercizio della professione, ponendo particolare riguardo alle misure da adottare per garantire la continuità dello studio e della sua operatività, gli adempimenti per i clienti e la ripresa dell’attività al termine della sospensione.
Sotto il profilo operativo, l’attenzione è rivolta agli obblighi a carico del professionista temporaneamente subentrante in termini tanto di adempimenti da assolvere, quanto di responsabilità e oneri, nella logica di continuità, dunque, il documento si pone quale valida guida per l’iter procedurale da seguire.
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