Dal 20 maggio 2025 le piccole e medie imprese del Mezzogiorno potranno inviare domande per accedere ai fondi del nuovo bando “Investimenti sostenibili 4.0”. La misura, che dispone di 300 milioni di euro, prevede contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati fino al 75% delle spese ammissibili, sostenendo la transizione verde e digitale delle imprese meridionali.
Chi può beneficiare delle agevolazioni
Il bando si rivolge esclusivamente alle micro, piccole e medie imprese localizzate nelle regioni del Mezzogiorno: Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna. Un’opportunità mirata per stimolare lo sviluppo sostenibile e la competitività in aree tradizionalmente meno sviluppate del paese.
Le agevolazioni sono destinate a progetti che puntano sulla sostenibilità energetica, l’economia circolare e l’innovazione tecnologica. Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha infatti dato priorità agli investimenti finalizzati a perseguire obiettivi di sostenibilità definiti dall’UE.
Progetti e investimenti ammissibili
I programmi d’investimento devono prevedere l’utilizzo preponderante di tecnologie abilitanti riferibili al piano Transizione 4.0. Gli interventi finanziabili rientrano in diverse categorie:
- Realizzazione di nuove unità produttive;
- Ampliamento della capacità di produzione esistente;
- Diversificazione della produzione;
- Cambiamento fondamentale del processo produttivo;
- Miglioramento dell’efficienza energetica;
- Sviluppo dell’economia circolare.
Per ottenere il finanziamento, le spese devono risultare complessivamente non inferiori a 750 mila euro e non superiori a 5 milioni di euro. C’è anche un limite relativo al fatturato: l’investimento non può superare il 70% del fatturato risultante dall’ultimo bilancio approvato e depositato, oppure dall’ultima dichiarazione dei redditi per le imprese individuali e società di persone.
Spese ammissibili e limiti specifici
Le spese finanziabili comprendono diversi tipi di investimento, ciascuno con specifici limiti:
- Acquisto di macchinari, impianti e attrezzature nuove;
- Opere murarie (nel limite del 40% del totale costi ammissibili);
- Programmi informatici e licenze;
- Acquisizione di certificazioni ambientali;
- Servizi di consulenza per diagnosi energetica (max 5% delle spese ammissibili);
- Applicazioni delle tecnologie abilitanti (max 3%).
Per i programmi caratterizzati da particolare contenuto di sostenibilità, sono previsti specifici criteri di valutazione che permettono all’impresa di conseguire un punteggio aggiuntivo nell’ambito della procedura di accesso alle agevolazioni.
Entità e forma delle agevolazioni
La particolarità di questo bando è l’entità significativa del sostegno fornito, con un importo complessivo che può arrivare fino al 75% delle spese ammissibili. L’agevolazione è articolata in base alle dimensioni dell’impresa:
- Per le micro e piccole imprese: contributo in conto impianti per il 50% e finanziamento agevolato per il 25% delle spese ammissibili;
- Per le imprese di media dimensione: contributo in conto impianti per il 40% e finanziamento agevolato per il 35% delle spese ammissibili.
Il risultato è un mix equilibrato di supporto diretto non rimborsabile e prestiti a condizioni vantaggiose, pensato per sostenere concretamente lo sviluppo delle PMI meridionali.
Tempistiche e procedura di accesso
La compilazione delle domande inizierà dal 30 aprile 2025, mentre l’invio ufficiale sarà possibile a partire dal 20 maggio 2025. La valutazione seguirà una procedura a sportello, cioè in base all’ordine giornaliero di presentazione.
Questo significa che la rapidità nella preparazione della documentazione necessaria rappresenterà un fattore determinante per l’accesso ai fondi. Gli imprenditori interessati dovrebbero già iniziare a pianificare i propri progetti d’investimento per essere pronti alla scadenza.
Cumulo con altre agevolazioni
Una caratteristica vantaggiosa del bando è la possibilità di cumulare le agevolazioni con altre misure di supporto, in particolare:
- Credito d’imposta per la Transizione 4.0;
- Credito d’imposta ZES Unica (Zone Economiche Speciali).
La cumulabilità è consentita entro i limiti stabiliti dalla normativa europea, fermo restando che l’insieme delle agevolazioni non può superare il 100% del costo complessivo dell’investimento.
Obiettivi strategici e impatto atteso
Il bando si inserisce nell’ambito del Programma nazionale “Ricerca, Innovazione e Competitività per la transizione verde e digitale 2021-2027”, specificamente nell’azione 1.3.2. L’obiettivo è rafforzare la crescita sostenibile e la competitività delle PMI nelle regioni meno sviluppate.
L’impatto atteso è duplice: da un lato stimolare l’innovazione tecnologica e digitale, dall’altro promuovere la transizione ecologica. In questo modo, le imprese del Mezzogiorno potranno colmare parte del divario tecnologico e competitivo rispetto ad altre aree del paese.
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