Banca Progetto, i commissari di Banca d’Italia chiedono aumento di capitale da almeno 100 mln euro


Serve un aumento di capitale da almeno 100 milioni per mettere subito in sicurezza Banca Progetto, la banca controllata da Oaktree Capital Managementcommissariata da Banca d’Italia lo scorso  18 marzo (si veda altro articolo di BeBeez), dopo che lo scorso ottobre era già stata sottoposta ad amministrazione giudiziaria dalla Guardia di finanza su delega del Tribunale di Milano – Sezione autonoma misure di prevenzione, a seguito di un’inchiesta penale aperta dalla Procura che ha coinvolto nove pratiche di finanziamenti garantiti da MCC a favore di società che in via indiretta farebbero capo alla ‘ndragheta (si veda altro articolo di BeBeez). Una notizia che aveva messo in stand-by l’annunciata vendita della banca a Centerbridge Partners  (si veda altro articolo di BeBeez), il quale nel frattempo ha depositato presso un tribunale di Londra la richiesta per l’annullamento immediato del contratto, poiché Banca Progetto non ha rispettato le condizioni concordate. In particolare, la banca non avrebbe risolto le “carenze relative ai controlli antiriciclaggio” prima della firma dell’intesa (si veda altro articolo di BeBeez).

Ora, secondo quanto riferito ieri dal Sole 24 Ore, i commissari inviati da Banca d’Italia Lodovico Mazzolin e Livia Casale hanno chiesto a Oaktree l’immediato rafforzamento patrimoniale della banca, dato che a fine marzo l’istituto non ha rispettato il requisito minimo obbligatorio del leverage ratio (rapporto tra patrimonio ed esposizione finanziaria) fissato al 3% dalle regole di Basilea 3. E così facendo, la banca non può accedere allo sportello d’emergenza (ELA – Emergency Liquidity Assistance), che consente alla banca centrale di erogare finanziamenti straordinari a istituzioni finanziarie solvibili in crisi temporanea di liquidità.  La palla quindi è ora nelle mani di Oaktree, che dovrà decidere il da farsi in tempi brevi.

Dilazione debiti

Saldo e stralcio

 

Come già segnalato da BeBeez lo scorso marzo, i numeri del bilancio 2024 di Banca Progetto non sono ancora disponibili, ma un articolo pubblicato dal Corriere della Sera (oggi rimosso dal sito del quotidiano, ma ancora leggibile su msn), rivela una serie di dettagli che emergono dall’ispezione di Bankitalia. In particolare, sembra che sia stata evidenziata “una marcata sottostima del rischio del portafoglio prestiti” e che l’NPL ratio sia “salito al 17% contro l’11,2% del 30 settembre 2024. Ne sono derivate gravi perdite patrimoniali non ancora contabilizzate dall’azienda: al 31 dicembre 2024 i fondi propri scendono da 296,4 milioni di euro a 188 milioni al netto degli effetti fiscali”. Inoltre, il TCR (cioé il rapporto tra il capitale totale della banca e gli attivi ponderati per il rischio) “si è ridotto dal 13,9% al 9,3%, inferiore al livello minimo (10,10%) imposto dalla Vigilanza con anche il coefficiente di leva sotto la soglia normativa (1,9% invece del 3%)”. In più “la presenza di una rilevante aliquota di posizioni ancora in preammortamento (23%) e in moratoria (6%) rappresenta un ulteriore fattore di possibile aggravamento prospettico della rischiosità e della situazione patrimoniale”. Già solo limitandosi al campione esaminato dagli ispettori di Banca d’Italia, si è imposta “a riclassificazione fra i deteriorati di 96 debitori in bonis (74% del totale dei crediti della specie inseriti nel campione)”, si sono contate “maggiori perdite per 91 milioni”», e si profilano “ulteriori rettifiche sui crediti deteriorati non rientranti nel campione ispettivo per 24 milioni”.

Ricordiamo che Banca Progetto aveva chiuso il bilancio consolidato 2023 (si veda altro articolo di BeBeez) con nuovi finanziamenti alle imprese per 2,8 miliardi di euro (+4% dal 2022), acquisti pro-soluto di crediti IVA a 196 milioni di euro (+100%) mentre la nuova linea di servizi factoring, lanciata nel corso del primo semestre 2023, aveva raggiunto i circa 194 milioni, a fronte di una raccolta totale da conti di deposito in Italia, Germania, Spagna e Olanda per circa 5,4 miliardi (da 4,4 miliardi) e di 1,7 miliardi raccolti attraverso quattro operazioni di cartolarizzazione con sottostante portafogli di finanziamenti erogati dalla banca a pmi italiane e garantiti dal Fondo Centrale di Garanzia e da SACE, di cui l’ultima chiusa a inizio dicembre 2023 (si veda altro articolo di BeBeez). Il bilancio si era chiuso con un utile netto di 71,9 milioni di euro (+38,3%) un ROE rettificato de 30% e un cost/income ratio rettificato del 30% (34% nel 2022) e, sul fronte patrimoniale, con un totale attivo di  8,5 miliardi di euro (da 6,7 miliardi) e un CET 1 Ratio al 17,4% (dal 17,2%) (si veda qui il comunicato stampa).

Banca Progetto e Oaktree Capital Management
sono monitorati da BeBeez Private Data,
il database del private capital di BeBeez, supportato dal fondo FSI

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