2° Rapporto su formazione continua


Giovedì 10 aprile 2025 si è svolto a Roma il convegno “La formazione continua tra opportunità da cogliere e ostacoli da rimuovere”, in occasione del quale è stato presentato il 2° Rapporto di Fondoprofessioni, a cura dell’Osservatorio delle Libere Professioni.

A commentare i dati emersi sono intervenuti rappresentanti delle Istituzioni, tra i quali Massimo Bitonci, Sottosegretario Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Virginio Merola, Deputato PD e Componente VI Commissione (Finanze), Maurizio Politi, Esperto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, oltre ai rappresentanti delle Parti sociali (Confprofessioni, Cgil, Cisl, Uil) e ad esperti in materia di formazione, lavoro e ricerca.

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Formazione ICT in Italia: dati e confronto con l’Europa

Il nostro Paese sconta ancora ritardi nell’ambito dell’accesso alla formazione continua rispetto alla media UE, anche nell’area più strategica dell’Information and Communication Technologies – ICT. Nel 2024 in Italia circa il 17,9% delle imprese ha fatto formazione sull’ICT per il proprio personale, il 26,4% in Germania, il 21,2% in Spagna, il 13,1% in Francia e il 22,3% nell’UE. Con un tasso di partecipazione notevolmente più basso nelle imprese di più piccola dimensione.

«I Fondi interprofessionali, che erogano risorse per il finanziamento di percorsi di formazione continua, giocano un ruolo fondamentale per sostenere l’accesso al training nel nostro Paese e lo sviluppo delle competenze necessarie, ma si potrebbe fare molto di più – ha spiegato Marco Natali, Presidente di Fondoprofessioni – Occorre ripensare l’attuale normativa, rimuovendo gli ostacoli ad un pieno sviluppo della formazione continua nelle micro-imprese, per poter recuperare il ritardo rispetto agli altri Paesi Europei».

Le micro-imprese italiane e la sfida della formazione continua

Il 2° Rapporto di Fondoprofessioni costituisce uno spaccato particolarmente rappresentativo del mondo delle imprese di più piccola dimensione, infatti, ben il 93% delle strutture iscritte al Fondo occupa da 1 a 9 dipendenti e il 70% circa non supera i tre addetti: un unicum nel panorama dei Fondi interprofessionali.

Fondoprofessioni: focus sull’innovazione digitale e formazione

Da parte sua Fondoprofessioni negli ultimi anni ha premuto l’acceleratore sul finanziamento della formazione in ambito digitale e sull’innovazione. Mettendo a confronto il 2024 con il 2019 i corsi formativi finanziati nell’ambito dell’”Innovazione e digitalizzazione” sono cresciuti del 173,8%. «Negli ultimi anni, accanto alle tematiche settoriali tipiche delle attività professionali, abbiamo portato avanti un programma di sostegno alle competenze digitali, all’utilizzo di software, e alla capacità innovativa degli studi e delle aziende», ha spiegato Natali.

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Intelligenza artificiale e digitalizzazione: il futuro del lavoro professionale

Nell’ambito del 2° Rapporto sono state presentate le Indagini sul campo sottoposte a datori di lavoro e dipendenti del comparto professionale, finalizzate a rilevare le rispettive necessità. Complessivamente il Fondo ha raccolto quasi 10 mila risposte, dalle quali è emersa una crescente consapevolezza nei confronti dei temi del digital. Circa il 75% dei dipendenti intervistati ritiene che la conoscenza dell’uso dei software specifici avrà una importanza cruciale nei prossimi due anni, il 47% considera centrale la conoscenza e l’utilizzo degli strumenti di intelligenza artificiale, il 23% riconosce come prioritaria la sicurezza informatica e il cyber risk. «I modelli di lavoro all’interno del comparto professionale stanno rapidamente evolvendo nella direzione di una completa digitalizzazione dei processi e delle attività, anche a fronte della diffusione dell’intelligenza artificiale – ha commentato Natali – Fondoprofessioni si propone quale facilitatore per accompagnare il processo di evoluzione organizzativa attraverso lo sviluppo di adeguate competenze».

Tra le proposte evolutive emerse nel corso del dibattito, il superamento degli Aiuti di Stato alla formazione, l’incremento del contributo destinato alla formazione continua, attualmente uno dei più bassi in Europa, l’utilizzo della leva fiscale per incentivare l’accesso ai programmi di training, in particolare nelle micro-piccole imprese, e la necessità di un migliore coordinamento tra gli attori del sistema nazionale.

Premio Chirone 2024: riconoscimenti alla qualità formativa

Nella sessione conclusiva dei lavori è stato consegnato il Premio Chirone 2024, il riconoscimento alla qualità formativa istituito da Fondoprofessioni e destinato agli operatori della formazione, anch’esso giunto alla sua seconda edizione. Per la categoria “Attività professionali” il Premio è stato assegnato all’ente formatore Human Factory srl, per la categoria “Aziende” ad Aresfoa Soc.Coop., per l’”Innovazione” ad Associazione Other, mentre il riconoscimento della categoria ”Ente proponente” è andato a Resforma srl.

Scarica il volume “Fondoprofessioni e la formazione continua – Anno 2024”. All’interno il 2° Rapporto





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