Margine di interesse (2,9 miliardi) e performance del portafoglio partecipativo (1,7 miliardi) spingono il risultato 2024 di Cdp a 3,3 miliardi, in aumento del 7% rispetto al 2023, contribuendo a superare gli obiettivi del piano 2022-2024, quando sono stati sviluppati 202 miliardi di investimenti complessivi. Il gruppo della spa di via Goito ha approvato il bilancio 2024 da cui emerge che ha attivato risorse per circa 24,6 miliardi (+ 23%) e la sua operatività ha sostenuto investimenti per complessivi 68,8 miliardi (+ 28%). Dei 2,1 miliardi di dividendi, 1,8 miliardi è l’assegno staccato al Tesoro, 300 milioni alle fondazioni. «Cassa è in salute e pronta a fare la sua parte di sostegno all’economia in un 2025 caratterizzato da tensioni e che avranno impatto dal punto di vista della crescita», ha spiegato il presidente Cdp, Giovanni Gorno Tempini, aprendo l’incontro con la stampa a proposito del sostegno sui dazi. «Abbiamo registrato un ottimo anno ma contestualizzare il 2024 sembra quasi inopportuno se guardiamo agli eventi di queste ultime settimane», ha precisato l’ad Dario Scannapieco. L’apporto all’economia si sostanzia in un Pil generato da Cdp pari all’1,5% in rapporto al Pil nazionale e 400 mila posti di lavoro «creati o mantenuti grazie a Cdp». «La forza patrimoniale ci consente di aumentare il dividendo – ha affermato l’ad che ritiene possa essere sostenibile anche in futuro. Il payout dal 55% al 65%.
Gli investimenti sostenuti salgono del 28% a 68,8 miliardi, anche grazie all’attrazione di capitali addizionali, con un effetto leva di 2,8 volte le risorse impegnate. Il totale dei crediti in essere a favore di imprese, Pa, infrastrutture e cooperazione internazionale ammonta a 126 miliardi (+2%). La raccolta complessiva è pari a 356 miliardi e include il risparmio postale per 290 miliardi e la raccolta obbligazionaria per 20 miliardi.
Il patrimonio netto di Cdp spa è pari a 30 miliardi, in crescita del 7%. L’utile netto consolidato di Cassa è pari a 6 miliardi, in aumento rispetto ai 5 miliardi di fine 2023. Superati gli obiettivi del Piano Strategico 2022-24, con risorse impegnate nel triennio pari a 75 miliardi, rispetto al target di 65 miliardi. Nel triennio i 202 miliardi di investimenti, hanno scavalcato i 128 miliardi stimati nel piano.
«L’Italia può essere impattata» dai dazi «con un approccio diverso a seconda delle regioni», ha proseguito l’ad di Cdp, ma «c’è un elemento che ci conforta», in quanto «ha avuto anche in passato una grande capacità di reazione». Scannapieco ha sottolineato che «l’Italia è molto diversificata dal punto di vista merceologico, qualità e ampiezza della gamma produttiva che oggi si vende. Riteniamo che il sistema imprese italiane abbia dimostrato sempre una grande reazione».
Per il presidente «non siamo ancora nella condizione di avere stime o proiezioni sull’effetto dei dazi per l’Italia, ma è evidente che con la volatilità che stiamo osservando, il clima non induce ad attività economiche di investimento, dal punto di vista dell’investitore e consumatore l’incertezza in questo momento la fa da padrone». In un sistema economico come quello italiano, «basato sulla capacità di essere competitivo su piano internazionale», la riduzione delle esportazioni «inciderà sulla crescita». Bisognerà quindi valutare «la possibilità di espansione su altri mercati».
SU NEXI TUTTO APERTO
Cdp non esclude «alcuna opzione» riguardo alla sua presenza in Nexi, la società attiva nel cruciale mercato dei pagamenti. Scannapieco fa riferimento al recente swap di partecipazioni con Poste che ha portato in dote a via Goito una quota aggiuntiva di Nexi (3,8%) in cambio del 9,8% di Tim «Riteniamo Nexi una struttura importante di pagamento in Europa, la nostra quota è al 18% e non siamo chiusi a nessuna opzione».
Intanto a latere del cda che ha approvato il bilancio 2024 trapela la conferma che Antonino Turicchi è stato designato alla presidenza di Aspi e Arrigo Giana – oggi ad di Atm Milano – capo azienda. In uscita dal cda Massimo Romano, che in relazione ai vari incarichi ricoperti, ha comunicato da tempo la propria indisponibilità ad secondo mandato. Turicchi, oggi ad di Fintecna, è un manager di lungo corso, di grande esperienza, capacità e rettitudine ed ha gestito la cessione di Ita a Lufthansa. Le nomine avverranno all’assemblea Aspi di giovedì 17.
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