Proroga obbligo polizze catastrofali: le nuove scadenze per le imprese – Artser


Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legge 31 marzo 2025 n.39, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 31 marzo scorso, che modifica i tempi per l’entrata in vigore dell’obbligo, previsto dalla Legge di Bilancio 2023, per le micro, piccole e medie imprese di stipulare assicurazioni contro eventi catastrofali (terremoti, frane, alluvioni, esondazioni). Il termine di adesione alla polizza era in scadenza il 31 marzo.

Questo il nuovo calendario in base alla dimensione dell’impresa:

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  • micro e piccole imprese: obbligo a partire dal 1° gennaio 2026
  • medie imprese: obbligo dal 1° ottobre 2025
  • grandi imprese: obbligo confermato dal 1° aprile 2025, con una moratoria di 90 giorni sulle sanzioni

Questa differenziazione tiene conto delle diverse capacità economiche e organizzative delle aziende, secondo le definizioni europee:

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

  • Microimprese: meno di 10 dipendenti e fatturato o bilancio ≤ 2 milioni di euro
  • Piccole imprese: meno di 50 dipendenti e fatturato o bilancio ≤ 10 milioni
  • Medie imprese: meno di 250 dipendenti e fatturato ≤ 50 milioni o bilancio ≤ 43 milioni
  • Grandi imprese: superano i limiti sopra indicati

Il rinvio risponde a:

  • difficoltà riscontrate nella fase di attuazione, in particolare per i costi elevati delle polizze,
  • complessità nel reperire coperture adeguate, soprattutto per le imprese più piccole,
  • Microcredito

    per le aziende

     

  • esigenza di offrire più tempo per valutare le offerte disponibili,
  • necessità di permettere al mercato assicurativo di sviluppare prodotti mirati per le diverse tipologie di aziende.

È in arrivo un decreto attuativo che chiarirà gli aspetti tecnici e operativi ancora incerti. Le nuove scadenze verranno comunicate ufficialmente nei prossimi giorni tramite i canali istituzionali.

Il Ministero precisa che la proroga non riduce l’importanza dell’obbligo, ma serve a garantire un’applicazione più realistica e sostenibile per tutto il tessuto produttivo italiano, in particolare per le PMI.



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