A febbraio, i prestiti alle imprese non finanziarie hanno registrato una contrazione del 2,1%, in linea con il mese precedente, mentre quelli alle famiglie sono aumentati dello 0,7%. È quanto emerge dai dati pubblicati da Banca d’Italia nella serie statistica “Banche e moneta”, che evidenziano una certa difficoltà per le imprese nel fronteggiare la domanda di credito.
Il calo dei prestiti alle aziende
Nonostante il calo dei prestiti alle aziende, i depositi del settore privato sono cresciuti dell’1,4%, mostrando una solida propensione al risparmio da parte delle famiglie e delle imprese, seppur in rallentamento rispetto al +2,1% registrato a gennaio. La raccolta obbligazionaria ha continuato a salire, segnando un +6,3%, con un leggero incremento rispetto al mese precedente.
I tassi di interesse
Anche se i tassi di interesse sui prestiti alle società non finanziarie sono diminuiti leggermente al 3,99%, il contesto economico e i tassi di interesse più elevati potrebbero continuare a influenzare negativamente la domanda di credito da parte delle imprese, soprattutto quelle di piccole e medie dimensioni.
I tassi sui mutui
Dall’altro lato, i tassi sui mutui per l’acquisto di abitazioni sono aumentati al 3,58%, un segno di come il costo del credito per le famiglie stia gradualmente aumentando. Questi dati riflettono un panorama economico caratterizzato da un risparmio più solido ma da una continua difficoltà di accesso al credito per le imprese.
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