L’incentivo è riservato alle piccole imprese e non si applica ai rapporti di lavoro domestico e a quelli di apprendistato.
Nel decreto attuativo le modalità applicative dell’esonero per l’avvio delle attività.
È stato firmato il decreto attuativo degli incentivi all`autoimpiego nei settori strategici per lo sviluppo di nuove tecnologie e la transizione digitale ed ecologica. Lo ha riferito nei giorni scorsi una nota del ministero del Lavoro.
Il provvedimento è stato trasmesso al vaglio degli organi di controllo, superato il quale potrà essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.
Nel documento si definiscono i criteri di qualificazione necessari alla richiesta del beneficio da parte dell`impresa che opera nei settori strategici individuati e le modalità di accesso.
Per ottenere il beneficio sono rilevanti i valori medi percentuali degli investimenti in tecnologie green e digitali sul totale delle risorse investite dall`impresa, la media della domanda di lavoro e i valori medi di competitività delle imprese per ogni singolo dipendente rispetto a ricavi totali, salario medio, investimento totale e in tecnologie digitali e green.
L’incentivo è riservato alle piccole imprese e non si applica ai rapporti di lavoro domestico e a quelli di apprendistato.
L’esonero, inoltre, non è cumulabile con altri esoneri o riduzioni delle aliquote di finanziamento ma compatibile, senza riduzioni, con la maxi-deduzione per nuove assunzioni introdotta dalla riforma dell’Irpef e prorogata fino al 2027.
Il decreto riconosce due tipologie di contributi.
Il primo specifico sull’attività imprenditoriale dedicato alle persone disoccupate con meno di 35 anni che, tra il primo luglio 2024 e il 31 dicembre 2025, abbiano avviato o avviino un’impresa in Italia nei settori individuati come strategici. Per loro è previsto un contributo di 500 euro mensili, liquidati annualmente in forma anticipata dall’Inps, per massimo tre anni e comunque non oltre la fine del 2028.
Il secondo è dedicato alle assunzioni di under 35, con contratti a tempo indeterminato, in queste nuove realtà: fino a 800 euro mensili per ciascun dipendente a titolo di esonero contributivo per i contratti siglati tra il primo luglio 2024 e il 31 dicembre 2025, sempre per tre anni e al massimo fino al 31 dicembre 2028.
Restano a carico del datore di lavoro premi e contributi dovuti all’Inail.
Le domande di ammissione dovranno essere presentate per via telematica all’Inps che ne verificherà l’ammissibilità e, in caso di esito positivo, quantificherà gli importi fruibili per ogni anno dal datore di lavoro.
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