Interporto Padova promuove la prima Comunità Energetica Rinnovabile della Zona Industriale
Nasce la Comunità Energetica Rinnovabile della Zona industriale di Padova: Interporto ospita il primo impianto fotovoltaico da 1 MW
Prende vita infatti la prima Comunità Energetica Rinnovabile (CER) su scala industriale della città. A guidare questa svolta è Interporto Padova, che ospiterà sulla copertura di un proprio magazzino in Corso Stati Uniti un impianto fotovoltaico da 1 MWp su 20 mila mq di superficie, capace di produrre oltre un milione di chilowattora all’anno di energia elettrica da fonte solare.
L’iniziativa rappresenta una risposta concreta agli obiettivi di neutralità climatica previsti dall’Unione Europea per il 2030, e offrirà benefici ambientali, economici e sociali alle imprese e agli attori pubblici del territorio. Secondo le stime, l’impianto fotovoltaico permetterà di evitare l’emissione in atmosfera di circa 520 tonnellate di CO2 ogni anno.
La produzione di energia sarà condivisa tra i membri della Comunità Energetica, che includerà aziende, enti pubblici e, in futuro, anche cittadini. Le imprese insediate nella zona industriale di Padova potranno fare richiesta per accedere alla CER, usufruendo di incentivi statali. L’impianto fotovoltaico verrà finanziato e realizzato dalla società GIFT Srl, realtà veneta specializzata nella progettazione e gestione di Comunità Energetiche. Il progetto è stato reso possibile grazie a un mix di fondi privati e agevolazioni del PNRR gestite dalla società Ambico, che insieme alle altre società del gruppo sostiene la diffusione delle CER come leva strategica per la decarbonizzazione.
“Per chiunque abbia una superficie disponibile per realizzare un impianto fotovoltaico, questo è il momento di agire”, dichiara Jonathan Morello Ritter, imprenditore padovano a capo di Ambico Group e promotore della Comunità Energetica. “Grazie ai nostri fondi e agli incentivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, oggi il fotovoltaico è una scelta conveniente per tutti. Anche la pubblica amministrazione ha un ruolo chiave: mettere a disposizione tetti, parcheggi e aree inutilizzate può generare valore ambientale ed economico per le comunità”.
Con questa iniziativa, Padova si candida a diventare un modello nazionale di transizione energetica nei distretti industriali, puntando a sviluppare ulteriori impianti fotovoltaici in collaborazione con aziende e istituzioni locali per raggiungere l’obiettivo dei 300MW. L’obiettivo a medio termine è creare una rete diffusa di CER in grado di coprire fino al 30% del fabbisogno energetico della zona industriale, riducendo la dipendenza dai combustibili fossili e rendendo più competitivo il tessuto produttivo locale.
Il presidente di Interporto Padova Luciano Greco sottolinea: “Siamo stati pionieri quindici anni fa nell’installazione di un grande impianto fotovoltaico su tetto, quando tanti guardavano ancora con scetticismo questa tecnologia. Oggi manteniamo questo impegno nell’innovazione sostenendo lo sviluppo della prima Comunità Energetica Sostenibile della Zona Industriale. Si tratta di un primo esempio concreto della rigenerazione della Zona industriale sulla quale, come società a maggioranza pubblica, ci impegneremo nei prossimi anni”
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