Bando sicurezza urbana a Bologna, 90mila euro di fondi: chi ha fatto richiesta


Bologna, 9 aprile 2025 – Sono 29 le domande e 34 le attività economiche che hanno chiesto il contributo per realizzare azioni con finalità di sicurezza, promozione della vivibilità e cura dello spazio pubblico. Questi gli esiti del bando Sicurezza Urbana lanciato dal Comune nelle scorse settimane, rivolto ai commercianti per interventi di potenziamento della sicurezza urbana e di promozione della vivibilità e cura dello spazio pubblico.

Nuovo bando in arrivo

Non solo. Luisa Guidone, assessora Economia di vicinato e Commercio, ha annunciato la preparazione di un nuovo bando – sulla falsa riga dei precedenti – che riguarderà i negozi colpiti dai cantieri della Linea Verde. “Confermiamo l’impegno di aggiungere risorse per le attività che risulteranno idonee – racconta Guidone –. Vogliamo permettere alle attività commerciali di non investire denaro di tasca propria per progetti che permettano loro di convivere con il cantiere”. Nulla è ancora definito, “stiamo delimitando l’area di azione insieme alle associazioni di categoria. Vogliamo stanziare le risorse necessarie affinché le attività mantengano il flusso di cassa che avevano prima dei lavori”, afferma Guidone. La domanda sorge spontanea: palazzo d’Accursio coprirà tutta la Linea Verde? Risponde l’assessora: “Le zone vivono in modo concatenato, quindi bisogna agire unitariamente su tutte le attività di questa linea. Le risorse finali poi dipenderanno dalle domande che riceveremo”.

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Gli esiti del bando

Tornando agli esiti del bando Sicurezza Urbana, Pierina Martinelli, direttrice comunale Settore Economia, fa il punto della situazione: “Le risorse disponibili ammontano complessivamente a 90mila euro. Il contributo massimo previsto è di 4mila euro per progetti in forma singola e di 8mila euro per progetti in forma aggregata – afferma Martinelli. In ogni caso il contributo non può superare il 90% delle spese sostenute e rendicontate”. Tra le domande ricevute, “quattro sono state presentate da gruppi di attività, 25 da attività singole – elenca Martinelli –. Relativamente alla zona di interesse, 14 richieste provengono dall’area San Felice/Riva Reno, nove dall’area San Vitale, sei da altre zone. Le azioni previste riguardano in tre casi l’ambito degli eventi, in 17 casi quello della sicurezza interna ed esterna, in dieci casi il campo della pubblicità e dei social media, e in tre casi quello dell’accessibilità”. Un bando di “sicurezza partecipata” perché “coinvolge direttamente il commercio locale, riattivando attraverso finanziamenti pubblico il protagonismo delle attività commerciali”, conclude Guidone. Più nello specifico, la partecipazione era aperta agli esercizi commerciali di somministrazione di alimenti e bevande, artigianali alimentari e non, di servizi che hanno sede nella zona nord del centro storico al piano terra e che rientrano nella definizione di micro, piccola e media impresa. Sono stati esclusi: imprese che esercitano compro oro, money transfer, attività di vendita mediante apparecchi automatici effettuata in locali adibiti in modo esclusivo, sale da gioco e sale scommesse studi e attività professionali, cannabis shop.

Contributi a fondo perduto

Inoltre, ammontano a 730mila euro i contributi a fondo perduto che saranno assegnati ad attività economiche attraverso bandi. Infatti, oltre a quello relativo alla sicurezza urbana (90mila euro in due tranche), gli altri bandi per cantieri e alluvione sono: Ravone (importo stanziato 100mila euro), Bolognina (100mila euro), Centro storico (260mila euro in due tranche), Garisenda (importo stanziato 100mila euro), Borgo-Reno (in corso, stanziamento iniziale 80mila euro).



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