Banca d’Italia – Indagine sulle aspettative di inflazione e crescita – primo trimestre 2025


(AGENPARL) – Roma, 8 Aprile 2025

(AGENPARL) – Tue 08 April 2025 Statistiche
Indagine sulle aspettative
di inflazione e crescita
http://www.bancaditalia.it/statistiche/index.html
8 aprile 2025
I principali risultati
L’indagine è stata condotta tra il 21 febbraio e il 19 marzo 2025 presso le imprese italiane dell’industria e dei
servizi con almeno 50 addetti, su un campione ampliato da questa edizione da 1.500 a 2.500 unità.
Nel primo trimestre dell’anno continuano a prevalere le valutazioni di peggioramento sia della
situazione economica generale corrente sia delle proprie condizioni operative a breve termine.
Sono tuttavia migliorati i giudizi sull’andamento delle vendite, sia correnti sia per il trimestre successivo, in
particolare nella manifattura, grazie alla domanda estera. Per il prossimo trimestre si prefigura
un’espansione anche dell’occupazione in tutti i settori, con aumenti salariali nel complesso contenuti. Sulle
prospettive delle aziende per l’anno corrente gravano l’incertezza e le preoccupazioni derivanti dagli effetti
diretti o indiretti delle politiche commerciali degli Stati Uniti.
Nelle costruzioni i giudizi sulla domanda e sulle condizioni operative restano migliori che nel resto
dell’economia, ma è rallentata l’attività delle imprese operanti prevalentemente nel comparto residenziale.
Pur ritenendo le condizioni per investire ancora sfavorevoli, le imprese si attendono un aumento della spesa
nominale per investimenti nel 2025 in linea con quello previsto nella precedente indagine. Le valutazioni
sull’accesso al credito risultano stabili e la posizione di liquidità è ritenuta nel complesso soddisfacente.
I listini praticati dalle imprese negli ultimi 12 mesi sono cresciuti a un ritmo marginalmente più sostenuto
nell’industria e hanno rallentato nei servizi e nelle costruzioni; per i prossimi 12 mesi, la crescita dei prezzi
rimarrebbe nel complesso moderata. Le aspettative delle imprese sull’inflazione al consumo sono
aumentate su tutti gli orizzonti di previsione, pur rimanendo su valori inferiori al 2 per cento.
Situazione economica generale (1)
Aspettative di inflazione al consumo tra 12 mesi (1)
(saldo tra giudizi di miglioramento e di
peggioramento rispetto a 3 mesi prima)
(tasso di inflazione annuale; valori percentuali)
−25
−50
2025 1° trim
2024 1° trim
2023 1° trim
2022 1° trim
2021 1° trim
2020 1° trim
2019 1° trim
2018 1° trim
2017 1° trim
2016 1° trim
2015 1° trim
2014 1° trim
2025 1° trim
2024 1° trim
2023 1° trim
2022 1° trim
2021 1° trim
2020 1° trim
2019 1° trim
2018 1° trim
2017 1° trim
2016 1° trim
−100
2015 1° trim
2014 1° trim
−75
(1) Le aree ombreggiate rappresentano i rispettivi intervalli di confidenza al 95 per cento delle stime. Cfr. tavv. s1 e
s4 dell’appendice statistica.
Periodo di riferimento: 1° trimestre 2025
Indagine sulle aspettative di inflazione e crescita 1
I giudizi sulla
situazione
economica
generale sono
peggiorati nei
servizi e nelle
costruzioni…
…in un contesto
di domanda
ancora debole
Le domanda
attesa nei
prossimi tre
mesi è in
crescita in tutti
i comparti…
Nel primo trimestre del 2025, il saldo tra le valutazioni di miglioramento e di
peggioramento della situazione economica generale del Paese, negativo dall’inizio del
2022, si è ulteriormente deteriorato (a -30 punti percentuali, da -25 nella precedente
rilevazione; Tavola 1). Le valutazioni sono peggiorate soprattutto tra le imprese dei
servizi (a -29 da -19) e, nelle costruzioni, tra le aziende che operano maggiormente nel
comparto residenziale; il saldo è invece rimasto stabile, su valori bassi, nell’industria in
senso stretto (-32 punti).
Per le vendite realizzate nel trimestre precedente, il saldo negativo tra i giudizi di aumento
e di riduzione si è assottigliato (a -1 da -4), riflettendo un calo nei servizi (a -2 da 4) e nelle
costruzioni, dove resta comunque molto positivo (a 20 da 23), a fronte di un netto rialzo
nell’industria (a -4 da -16). Il saldo relativo alle sole esportazioni è tornato positivo dopo
il deterioramento osservato nello scorso trimestre, con un incremento marcato in tutti i
comparti.
La quota di imprese che prevedono un’espansione delle vendite nel secondo trimestre
supera quella di chi ne prefigura una contrazione: il saldo è di 22 punti percentuali
nell’industria in senso stretto (da 10 nella precedente rilevazione), di 24 nei servizi (da 16)
e di 32 nelle costruzioni (da 35). Nell’industria in senso stretto e nei servizi le attese
continuano a essere favorite dell’impulso fornito dalla domanda estera. Nelle
costruzioni, la quota di imprese che prevedono di beneficiare nel 2025 dei
provvedimenti connessi al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) resta
prevalente, in linea con la rilevazione precedente.
Al miglioramento delle attese sulla domanda si sono associate prospettive più favorevoli
per l’occupazione nel secondo trimestre dell’anno, specialmente fra le imprese di minore
dimensione. Nell’industria in senso stretto e nei servizi, la quota delle imprese che
prevedono di espandere la propria compagine è sensibilmente cresciuta, rispettivamente
al 21 per cento (da 17) e al 28 (dal 22), a fronte di un calo di chi ne prevede una
contrazione. Nelle costruzioni, la quota di aziende che si attendono un aumento del
numero degli occupati è rimasta pressochè invariata (al 30 per cento), a fronte di una riduzione di 2 punti di
chi ne prefigura un ridimensionamento (al 7 per cento). La percentuale di aziende che prevedono un aumento
delle retribuzioni orarie dei propri dipendenti nei prossimi 12 mesi è cresciuta sia nelle costruzioni sia, in misura
contenuta, nell’industria in senso stretto e nei servizi. Nelle valutazioni delle aziende, gli aumenti salariali
sarebbero nel complesso contenuti; per il 64 per cento delle aziende non supereranno il 2 per cento.
…con risvolti
positivi per
l’occupazione
Pur registrando un moderato progresso, le attese delle imprese sulle proprie condizioni
operative nei prossimi tre mesi rimangono complessivamente deboli, con dinamiche
settoriali eterogenee: nell’industria in senso stretto il saldo negativo tra i giudizi di
miglioramento e di peggioramento si è decisamente attenuato (a -8 punti percentuali da
-16 nella precedente rilevazione), mentre è marginalmente peggiorato nei servizi (a -6
punti); il saldo è rimasto appena positivo nelle costruzioni. Sulle prospettive continuano a
gravare principalmente l’incertezza economico-politica e l’andamento dei prezzi del gas,
dell’elettricità e, in misura più contenuta, del petrolio. Le imprese, soprattutto quelle
dell’industria in senso stretto, hanno segnalato anche crescenti timori connessi allo
scenario internazionale. In particolare, il 44 per cento delle imprese esportatrici si attende
che nei prossimi 12 mesi le politiche commerciali restrittive degli Stati Uniti avranno un
effetto negativo sul volume delle loro vendite in quel mercato, con un’intensità media o elevata in circa due
terzi dei casi. Le preoccupazioni sono più accentuate fra le aziende del Nord Ovest.
Le attese sulle
proprie
condizioni
operative
risentono
dell’incertezza
connessa con
le politiche
commerciali
internazionali
1 Il testo è stato curato da Marco Bottone e Valentina Aprigliano.
L’Indagine raccoglie i dati, esclusivamente per finalità di analisi economica, che vengono trattati ed elaborati in forma
aggregata, nel rispetto della normativa sulla privacy. Si ringraziano le 2.444 imprese con almeno 50 addetti (1094
dell’industria in senso stretto, 1107 dei servizi e 243 del settore delle costruzioni) che hanno partecipato alla rilevazione. Il
questionario utilizzato, l’appendice statistica e la nota metodologica sono disponibili ai seguenti indirizzi:
http://www.bancaditalia.it/statistiche/basi-dati/bird/inflazione-e-crescita/questionario-inflazione/documenti/quest_I_trim_2025.pdf
http://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/indagine-inflazione/2025-indagine-inflazione/03/dati_2025_03.zip
https://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/metodi-e-fonti-note/metodi-note-2022/IAI_metodi_e_fonti.pdf
Il saldo tra i giudizi favorevoli e quelli sfavorevoli sulle condizioni per investire è risultato
negativo ed è pressochè uguale in tutti i settori (in media a -17 punti percentuali, da -11
nell’ultimo trimestre del 2024; Figura 3): nell’industria in senso stretto è lievemente
risalito, mentre nei servizi e nelle costruzioni è peggiorato in misura significativa,
riducendosi di 12 e di 9 punti percentuali rispettivamente; la flessione è particolarmente
acuta (22 punti) fra le imprese di costruzione più attive sul mercato residenziale.
Secondo le imprese dell’industria in senso stretto e dei servizi, le condizioni di accesso al credito sono rimaste
sostanzialmente stabili, così come la posizione complessiva di liquidità, che per oltre il 90 per cento delle
imprese non prefigura significative criticità nel prossimo trimestre. Nel comparto delle costruzioni si sono
invece lievemente deteriorati i giudizi sulle condizioni di accesso al credito; la quota di imprese che valutano
sufficiente la posizione complessiva di liquidità è salita (al 73 per cento, dal 68) a scapito principalmente di chi
la considera più che sufficiente.
Le condizioni
per investire
rimangono
sfavorevoli…
…e le previsioni
di crescita per
gli investimenti
restano nel
complesso
invariate
I prezzi di
vendita
continueranno a
crescere con
moderazione
Le aspettative di
inflazione sono
cresciute su tutti
gli orizzonti ma
restano sotto al
2 per cento
Le imprese continuano a prefigurare un’espansione della spesa nominale per
investimenti nell’anno in corso. Il saldo tra la quota di imprese che prevedono un
incremento degli investimenti e quella di chi si attende un calo è rimasto nel complesso
pari a circa 13 punti percentuali: è cresciuto nell’industria in senso stretto (a 13 da 8),
mentre si è ridimensionato nei servizi (a 14 da 17) e soprattutto nelle costruzioni (a 10
da 18). Il saldo è sceso fra le imprese di maggiore dimensione.
Nel primo trimestre del 2025 la crescita rispetto all’anno precedente dei prezzi di vendita
fissati dalle imprese è nel complesso rimasta stabile, accentuandosi di 2 decimi di punto
percentuale nell’industria in senso stretto (a 1,6) e attenuandosi di 3 decimi nei servizi
(a 1,8) e di 2 decimi nelle costruzioni (a 3,1). Nei prossimi 12 mesi la variazione dei listini
rimarrebbe moderata nell’industria e nei servizi (all’1,7 e 1,9 rispettivamente) e sarebbe
più sostenuta nelle costruzioni (al 3,6 per cento). Sulla dinamica attesa dei prezzi
incidono soprattutto l’aumento del costo del lavoro e quello delle materie prime.
L’inflazione al consumo attesa dalle imprese è leggermente salita su tutti gli orizzonti di
previsione, attestandosi in media all’1,8 per cento a 6 e a 12 mesi (da 1,4 e 1,5 per cento,
rispettivamente) e all’1,9 per cento a 24 e 48 mesi (da 1,5 e 1,6). Le aspettative si
confermano omogenee fra imprese di comparti e dimensioni diversi e nelle differenti aree
del Paese.
Tavola 1
Principali risultati dell’indagine (1)
(valori percentuali e punti percentuali)
Industria in s.s.
2024 4o tr.
Servizi
2025 1o tr.
2024 4o tr.
Costruzioni
2025 1o tr.
2024 4o tr.
Totale
2025 1o tr.
2024 4o tr.
2025 1o tr.
Valori percentuali
Aspettative di inflazione a 6 mesi
Aspettative di inflazione a 12 mesi
Variazione prezzi propri fra 12 mesi
Saldi tra giudizi di miglioramento e peggioramento (punti percentuali)
Giudizi sul trimestre precedente
Situazione economica generale
-31,9
-32,3
-19,0
-29,4
-17,9
-23,4
-24,8
-30,3
Domanda totale
-16,2
Domanda estera
-10,8
Condizioni per investire
-18,8
-17,1
-17,2
-14,1
-11,3
-17,0
Domanda estera
Condizioni economiche delle imprese
-16,0
Nel I sem. del 2025 rispetto al II sem. 2024
Nel 2025 rispetto al 2024
Previsioni a 3 mesi
Domanda totale
Occupazione
Previsioni sulla spesa per investimenti
(1) Le tavole statistiche contenenti tutti i dati commentati nell’indagine sono disponibili all’indirizzo:
http://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/indagine-inflazione/2025-indagine-inflazione/03/dati 2025 03.zip
Figura 1.1
Andamento dei propri prezzi di vendita e della domanda (1)
(imprese dell’industria in senso stretto; valori percentuali)
Propri prezzi di vendita
(variazioni sui 12 mesi)
Domanda
(saldi tra giudizi di aumento e diminuzione)
−1,5
−25
−3,0
−4,5
−50
−6,0
variazione prevista
2026 1° trim
2025 1° trim
2024 1° trim
2023 1° trim
2022 1° trim
2021 1° trim
2020 1° trim
2019 1° trim
2018 1° trim
2017 1° trim
2016 1° trim
2015 1° trim
2014 1° trim
2026 1° trim
2025 1° trim
2024 1° trim
2023 1° trim
2022 1° trim
2021 1° trim
2020 1° trim
2019 1° trim
2018 1° trim
2017 1° trim
2016 1° trim
2015 1° trim
2014 1° trim
−75
variazione realizzata
Figura 1.2
Andamento dei propri prezzi di vendita e della domanda (1)
(imprese dei servizi; valori percentuali)
Propri prezzi di vendita
(variazioni sui 12 mesi)
Domanda
(saldi tra giudizi di aumento e diminuzione)
−1,5
−25
−3,0
−4,5
−50
−6,0
variazione prevista
2026 1° trim
2025 1° trim
2024 1° trim
2023 1° trim
2022 1° trim
2021 1° trim
2020 1° trim
2019 1° trim
2018 1° trim
2017 1° trim
2016 1° trim
2015 1° trim
2014 1° trim
2026 1° trim
2025 1° trim
2024 1° trim
2023 1° trim
2022 1° trim
2021 1° trim
2020 1° trim
2019 1° trim
2018 1° trim
2017 1° trim
2016 1° trim
2015 1° trim
2014 1° trim
−75
variazione realizzata
Figura 1.3
Andamento dei propri prezzi di vendita e della domanda (1)
(imprese di costruzione; valori percentuali)
Propri prezzi di vendita
(variazioni sui 12 mesi)
Domanda
(saldi tra giudizi di aumento e diminuzione)
−1,5
−25
−3,0
−4,5
−50
−6,0
variazione prevista
2026 1° trim
2025 1° trim
2024 1° trim
2023 1° trim
2022 1° trim
2021 1° trim
2020 1° trim
2019 1° trim
2018 1° trim
2017 1° trim
2016 1° trim
2015 1° trim
2014 1° trim
2026 1° trim
2025 1° trim
2024 1° trim
2023 1° trim
2022 1° trim
2021 1° trim
2020 1° trim
2019 1° trim
2018 1° trim
2017 1° trim
2016 1° trim
2015 1° trim
2014 1° trim
−75
variazione realizzata
(1) Stime winsorizzate: i valori esterni all’intervallo compreso tra il 5o e il 95o percentile sono stati posti pari al valore
soglia dei percentili stessi. Nella figura sui prezzi di vendita, la variazione realizzata (linea rossa) si riferisce alla variazione
dei prezzi nei 12 mesi precedenti, mentre la variazione prevista (linea blu) si riferisce alle previsioni su un orizzonte di 12
mesi, formulate nello stesso trimestre dell’anno precedente. Nella figura sulla domanda, i saldi si riferiscono all’andamento
della domanda nel trimestre (linea rossa) e alle previsioni sull’andamento della domanda nei tre mesi successivi, formulate
nel trimestre precedente (linea blu).
Figura 2
Previsioni a 3 mesi sulle condizioni economiche in cui operano le imprese (1)
(punti percentuali)
−10
−20
−30
−40
−50
−60
−70
industria in s. s.
servizi
2025 1° trim
2024 3° trim
2024 1° trim
2023 3° trim
2023 1° trim
2022 3° trim
2022 1° trim
2021 3° trim
2021 1° trim
2020 3° trim
2020 1° trim
2019 3° trim
2019 1° trim
2018 3° trim
2018 1° trim
2017 3° trim
2017 1° trim
2016 3° trim
2016 1° trim
2015 3° trim
2015 1° trim
2014 3° trim
2014 1° trim
−10
−20
−30
−40
−50
−60
−70
costruzioni
(1) Saldi tra giudizi di miglioramento e giudizi di peggioramento.
Figura 3
Giudizio sulle condizioni per l’investimento rispetto al trimestre precedente (1)
(punti percentuali)
industria in s. s.
servizi
2025 1° trim
2024 3° trim
2024 1° trim
2023 3° trim
2023 1° trim
2022 3° trim
2022 1° trim
2021 3° trim
2021 1° trim
2020 3° trim
2020 1° trim
2019 3° trim
2019 1° trim
2018 3° trim
2018 1° trim
2017 3° trim
2017 1° trim
2016 3° trim
2016 1° trim
2015 3° trim
2015 1° trim
2014 3° trim
−10
−20
−30
−40
−50
−60
−70
2014 1° trim
−10
−20
−30
−40
−50
−60
−70
costruzioni
(1) Saldi tra giudizi di miglioramento e giudizi di peggioramento.
Figura 4
Aspettative sull’andamento dei prezzi al consumo in Italia: indagini a confronto (1)
(variazioni percentuali sul periodo corrispondente)
rilevazione 2024 2° trim
rilevazione 2024 4° trim
2027 1° trim
2026 4° trim
2026 3° trim
2026 2° trim
2026 1° trim
2025 4° trim
2025 3° trim
2025 2° trim
2025 1° trim
2024 4° trim
2024 3° trim
2024 2° trim
rilevazione 2024 3° trim
rilevazione 2025 1° trim
(1) Il primo punto di ciascuna curva è il dato definitivo disponibile al momento della realizzazione dell’indagine, fornito
agli intervistati nel questionario come riferimento per la formulazione delle loro aspettative; il secondo punto si riferisce
alla media delle previsioni per i successivi 6 mesi; il terzo punto alla media delle previsioni per i successivi 12 mesi; il
quarto punto alla media delle previsioni per i successivi 24 mesi.
Figura 5
Distribuzione delle aspettative del tasso di inflazione al consumo a 12 mesi (1)
(stima non parametrica)
Densità di probabilità
aspettative formulate nel 2025 1° trim
aspettative formulate nel 2024 4° trim
Figura 6
Distribuzione delle aspettative del tasso di inflazione al consumo (1)
(stima non parametrica per diversi orizzonti temporali)
Densità di probabilità
aspettative a 6 mesi
aspettative a 12 mesi
aspettative a 24 mesi
(1) Stime ottenute utilizzando una finestra di Parzen (kernel density) gaussiana con fattore di smoothing (bandwidth)
pari a 0,75.
Tutti i fascicoli della collana Statistiche sono disponibili sul sito Internet della Banca d’Italia:
http://www.bancaditalia.it/statistiche/
Eventuali chiarimenti sui dati contenuti in questa pubblicazione possono essere richiesti
Pubblicazione non soggetta a registrazione ai sensi dell’art. 3 bis della L. 103/2012

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