UniCredit, finalizzato un finanziamento di 150 milioni al Gruppo Seri per l’ampliamento della prima Gigafactory italiana per la produzione di celle e batterie al litio
È stato finalizzato un finanziamento in pool pari a 150 milioni di euro a favore del Gruppo Seri, destinato a sostenere l’espansione della prima Gigafactory italiana dedicata alla produzione di celle e batterie al litio. Il finanziamento, garantito da SACE attraverso lo strumento Archimede, vede la partecipazione di UniCredit, in qualità di Global Coordinator, MLA e banca agente, e di Intesa Sanpaolo, BNL BNP Paribas e CDP, che ricoprono il ruolo di Mandated Lead Arrangers. L’assistenza legale per le banche è stata fornita dallo studio Legance.
La Gigafactory sorge a Teverola, in provincia di Caserta, dove FIB, controllata del Gruppo Seri, ha già dato il via al primo impianto italiano per la produzione di moduli, celle e accumulatori al litio, il primo in Europa gestito da aziende interamente europee. Il finanziamento servirà a coprire parte dei costi di un più ampio piano di investimento, noto come progetto Teverola 2, che prevede l’ampliamento significativo dell’impianto già operativo.
Il progetto Teverola 2 si colloca nell’ambito del più ampio IPCEI Batterie 1, un’iniziativa europea volta a sostenere lo sviluppo di una filiera continentale per le batterie agli ioni di litio. Questo programma è pensato per promuovere una transizione energetica che favorisca la mobilità elettrica, lo sviluppo delle fonti rinnovabili e la decarbonizzazione, riducendo la dipendenza da fornitori esterni all’Europa. Il piano complessivo prevede investimenti pari a circa 505 milioni di euro, supportati da contributi alla spesa concessi dalla Commissione Europea.
La nuova Gigafactory sarà costruita nella stessa area industriale del sito Teverola 1, che si estende su una superficie totale di 265.000 mq. Qui è già attiva una linea altamente tecnologica dedicata alla produzione di celle LFP e moduli al litio, con una capacità iniziale di circa 300 MWh annui, destinati a sistemi di accumulo energetico (ESS), trazione elettrica, applicazioni navali e mobilità sostenibile. Una volta completato l’ampliamento, l’impianto potrà raggiungere una capacità produttiva stimata in 8 GWh annui, contribuendo così in modo significativo a soddisfare la crescente domanda del mercato.
Teverola 2 includerà anche una linea pilota per il riciclo delle batterie esauste al litio e il recupero dei materiali attivi, in un’ottica di economia circolare e di utilizzo efficiente delle risorse naturali. È previsto il trattamento di circa 50 tonnellate al giorno di batterie a fine vita, con l’intento di replicare nel settore del litio il modello circolare già adottato dal Gruppo Seri per le batterie al piombo, facendo leva sull’esperienza pluriennale maturata nel campo.
Vittorio Civitillo, amministratore delegato di Seri Industrial, ha sottolineato l’importanza del sostegno ricevuto: “Ringraziamo il Global Coordinator UniCredit, Intesa Sanpaolo, BNL BNP Paribas e CDP per il finanziamento concesso, SACE per la garanzia emessa e gli advisors Legance, OC&C e WSP. E’ stata una operazione complessa, in un contesto di mercato e geopolitico difficile. Il sostegno ricevuto dalle principali banche italiane e europee e da CDP e SACE, rafforza la nostra convinzione che il sistema bancario e le istituzioni devono sostenere le imprese italiane ed europee per favorire la loro competitività e per ridurre un evidente gap tecnologico, figlio di politiche industriali troppo attendiste; stiamo assistendo ad una epocale fase di transizione energetica e industriale, che rischia di travolgere un sistema produttivo che non è stato finora capace di adattarsi, in tempo utile, ad un cambiamento che è oramai irreversibile, che è inutile tentare di fermare o rimandare. Ringrazio infine le persone che hanno reso possibile l’operazione, perché gli istituti finanziari e gli advisor sono capaci di sostenere le imprese e gli imprenditori quando alla loro guida ci sono uomini e donne che hanno grandi capacità professionali e umane”.
Anche Ferdinando Natali, Regional Manager Sud di UniCredit, ha espresso la sua soddisfazione per aver partecipato attivamente all’operazione: “Siamo lieti di aver contribuito in modo decisivo al successo di questa operazione, che consentirà al nostro Paese di disporre di un impianto di produzione ad alta tecnologia di dimensioni tali da contribuire a ridurre in modo significativo la dipendenza dai combustibili fossili. Per UniCredit la finanza sostenibile è essenziale per sostenere la transizione energetica, fornendo soluzioni concrete per accelerare il percorso dei nostri clienti e delle comunità in cui operiamo verso un futuro più equo e sostenibile”.
Giuseppe Nargi, Direttore Regionale Campania, Calabria e Sicilia di Intesa Sanpaolo, ha aggiunto: “Sostenere i piani di crescita di una realtà importante come il Gruppo Seri significa per noi che siamo parte della Banca dei Territori favorire interventi destinati a sostenibilità, innovazione e transizione green nell’intero Mezzogiorno. Progettualità che continuiamo a supportare per rafforzare il tessuto imprenditoriale campano attraverso risorse finanziarie e strumenti per accompagnare, come in questa operazione, le aziende del territorio nelle scelte di investimento di lungo periodo. Un impegno certificato dai dati: lo scorso anno abbiamo erogato alle imprese campane quasi un miliardo di euro di finanziamenti“.
Fulvio Egidi, Responsabile Large Corporate e Finanza Strutturata di BNL BNP Paribas, ha evidenziato come “la sinergia tra le nostre specializzazioni e la presenza diretta sul territorio ci permette di essere particolarmente vicini ai nostri clienti e, più in generale, di sostenere l’economia reale, supportando operazioni di valore strategico e nazionale come questa del Gruppo Seri, accompagnando investimenti in innovazione in grado di rispondere alle transizioni ed evoluzioni del business. Ciò anche grazie ad un approccio trasversale in seno al Gruppo BNP Paribas”.
Matteo Rusciadelli, Responsabile Relazioni Business Imprese Centro-Sud di CDP, ha dichiarato: “Questa operazione contribuisce alla creazione della prima Gigafactory italiana sostenendo la costituzione di una filiera europea per le batterie al litio. Siamo molto soddisfatti di aver dato il nostro contributo, insieme al sistema bancario e a SACE, a un’iniziativa che rappresenta un chiaro segnale di come le realtà del Mezzogiorno siano una risorsa importante per generare un impatto positivo sia sul territorio nazionale sia in tutta Europa”.
Infine, Gianluca Amero, Regional Director Sud di SACE, ha rimarcato l’importanza strategica del progetto: “Siamo orgogliosi di supportare un progetto così innovativo e cruciale per la transizione energetica del nostro Paese. La nostra garanzia Archimede contribuisce a rendere possibile la realizzazione della prima Gigafactory italiana, un passo fondamentale verso l’autonomia nella produzione di batterie al litio. Collaborare con il Gruppo Seri e le principali banche italiane ed europee dimostra il nostro impegno per un’economia sostenibile e circolare. Questo progetto incarna la visione di un futuro più verde e indipendente”.
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