Un fondo per impianti di energie rinnovabili a disposizione delle piccole e medie imprese


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Fondo di 320 milioni di euro a disposizione delle piccole e medie imprese per realizzare impianti fotovoltaici e minieolici per la produzione di energia elettrica destinata all’autoconsumo. Bonus a fondo perduto tra il 30% e il 40% del costo dell’impianto a seconda della dimensione dell’impresa. Le domande si possono presentare sul sito di Invitalia fino al 17 giugno prossimo.

Favorite le microimprese

L’incentivo si rivolge alle Pmi in tutta Italia, ad esclusione delle imprese che operano nel settore carbonifero e della produzione primaria di prodotti agricoli, pesca e acquacoltura. Il bando punta in particolare all’autonomia energetica delle imprese più piccole. La misura “Sostegno per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili nelle Pmi – FER” prevede contributi in conto impianti per i programmi di investimento finalizzati all’autoproduzione di energia elettrica ricavata da impianti solari fotovoltaici o mini eolici, per l’autoconsumo immediato e per l’installazione dei sistemi di accumulo. Sono disponibili 320 milioni di euro di fondi del PNRR. Di questi il 40% è riservato a Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Inoltre in ogni caso una quota del 40% del totale è destinato alle micro e piccole imprese. Per queste infatti è previsto un contributo del 40% per la realizzazione degli impianti, mentre il bonus per le medie imprese è pari al 30%. Il contributo per l’accumulo è del 30% in entrambi i casi. Arriva invece al 50% la quota di rimborso delle spese per la diagnosi energetica.

No agli impianti a terra

Per la realizzazione dei nuovi impianti è previsto un investimento minimo di 30.000. Non saranno comunque finanziati impianti che richiedono consumo di suolo. Il bando prevede infatti che i programmi di investimento possano riguardare esclusivamente su edifici esistenti alla data di presentazione della domanda, destinati all’esercizio dell’attività, ovvero, sulla coperture di strutture di pertinenza. L’energia elettrica prodotta dall’impianto installato può essere destinata all’intera unità produttiva anche se questa è articolata su più sedi (edificio e sue pertinenze), a condizione che le sedi facciano parte di un complesso unitario, siano confinanti tra di loro e collegate allo stesso punto di prelievo.

Bonus anche per gli ampliamenti

Per i nuovi impianti sono ammesse anche al contributo a fondo perduto tutte le spese di realizzazione, comprese quelle di tipo edilizio eventualmente necessarie. Il bonus è comunque riconosciuto anche per gli interventi di sostituzione di vecchi impianti, a condizione che la sostituzione riguardi l’intero impianto, e non singole componenti. Inoltre i nuovi beni devono comportare un miglioramento dell’efficienza energetica rispetto all’impianto sostituito. Il contributo può essere inoltre riconosciuto per l’ampliamento di quello preesistente. In tutti i casi l’installazione deve garantire la copertura dei consumi energetici dell’azienda, e deve essere dimostrato dalla relazione tecnica asseverata da allegare alla domanda di finanziamento.

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Le richieste devono essere presentate in formato elettronico, attraverso il portale di Invitalia fino alle ore 12.00 del giorno 17 giugno 2025. Le domande saranno valutate e inserite in una graduatoria che terrà conto di parametri quali capacità addizionale di produzione di energia da fonti rinnovabili, sostenibilità economica dell’investimento e certificazioni ambientali di processo. Previste inoltre premialità per le imprese in possesso del rating di legalità e/o di una certificazione della parità di genere.



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