In attesa della risposta da parte dell’Unione Europea ai dazi Usa, la Regione Toscana ha chiamato a raccolta le categorie economiche e i grandi sindacati per ascoltare la voce del mondo produttivo regionale ancora scosso dall’annuncio di Donald Trump. “Un tavolo che riattiveremo costantemente ogni 15 giorni, ci rincontreremo per poter supportare le azioni che le imprese ci chiedono”, ha spiegato il presidente della Regione, Eugenio Giani, che si è presentato a Palazzo Strozzi Sacrati con una “dote” di 50 milioni di euro per le imprese, suddivisi in tre bandi già attivi o da presentare.
“Con un bando da 8,5 milioni di euro – ha spiegato il governatore – la Regione ha già aperto le porte alle aziende estere pronte a investire sul nostro territorio. Ma non basta. Per sostenere le imprese toscane nei mercati internazionali, abbiamo fatto un bando da 12 milioni di euro: risorse fondamentali per partecipare a fiere, avviare campagne di marketing, promuovere i nostri prodotti ben oltre il mercato americano. E c’è un altro ulteriore bando da 30 milioni di euro che sarà dedicato all’innovazione di prodotto o di processi produttivi, per rendere le imprese toscane più competitive e pronte alle sfide globali”.
“Chiediamo azioni forti anche al governo”
L’attenzione, tuttavia, è alle mosse dell’Unione Europea al tavolo dei negoziati, e a quelle del governo nazionale. “Sono fra coloro che pensano che non si possa star fermi, perché di fronte a una una prepotenza messa in atto dal presidente degli Stati Uniti non si può stare fermi”, ha detto Maurizio Bigazzi, presidente di Confindustria Toscana, chiedendo che “l’Europa vada a dire che mette controdazi, per trattare, perché noi siamo disponibili alla trattativa a oltranza, anche perché noi siamo favorevoli anche a dazi zero da entrambe le parti. Noi siamo per i ponti, no per le barriere”.
Allo stesso modo, ha aggiunto Bigazzi, “chiediamo azioni forti da parte del governo” come “diminuzione a livello europeo del costo dell’energia, e burocratizzazione dei rapporti fra singoli Stati anche europei, perché noi parliamo dei dazi americani ma anche noi ci siamo messi una serie di gabelle in Europa: già questo vorrebbe dire un bel vantaggio, perché noi siamo mezzo milione di uomini e di donne fra i più ricchi del mondo, e quindi apriamo almeno il nostro mercato”. Una necessità, per il presidente di Confindustria Toscana, perché “veniamo da un periodo molto brutto, abbiamo l’energia a costi esagerati in confronto ai nostri partner europei, quindi siamo in un periodo in cui l’industria ha motivi di seria preoccupazione per poter andare avanti e svolgere il proprio ruolo, un ruolo che è polo di sviluppo per tutto il paese. Se l’industria chiude, chiude l’intera Europa, non solo l’Italia”.
“Più salario per rilanciare la domanda interna”
Cgil, Cisl e Uil, a loro volta, hanno chiesto di intraprendere politiche di rilancio della domanda interna, incrementando i salari. Secondo Rossano Rossi, segretario generale Cgil Toscana, la combinazione di “rilancio dei salari e allargamento a nuovi mercati potrebbe ridurre l’impatto dei dazi Usa”. Quindi, osserva Paolo Fantappiù, segretario generale Uil Toscana, “chiederemo alle imprese di fare la loro parte per rivitalizzare i salari dei toscani e degli italiani in generale, a partire dai rinnovi di contratti di lavoro a livello nazionale, ma anche a partire dai rinnovi di contratti integrativi e dei premi di produzione”. E Silvia Russo, leader regionale della Cisl, lancia un messaggio a Giani: “Se vogliamo aiutare i toscani in un momento di difficoltà, sarebbe un segnale apprezzato anche la riduzione dell’aumento dell’addizionale regionale Irpef”.
Al tavolo convocato in Regione erano presenti i rappresentanti delle Camere di commercio regionali, di Confindustria Toscana, Confapi Toscana, Confapi Pisa e del Tirreno, Cna Toscana, Confartigianato Toscana, Confcommercio Toscana, Casartigiani Toscana, Legacoop Toscana, Confcooperative Toscana, Agci Toscana, Coldiretti Toscana, Cia Toscana, Confagricoltura Toscana, Confesercenti Toscana, Confservizi Toscana, Cgil, Cisl e Uil Toscana.
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