Cattive notizie dall’INPS: revoca pensione o sussidi in arrivo, ecco per chi


Che sia la pensione integrata al minimo o con dentro le maggiorazioni sociali. O che sia l’Assegno Sociale. Poco importa della tipologia di trattamento percepito. Ciò che diciamo adesso dovrebbe allarmare tanti beneficiari di prestazioni del tutto o in parte assistenziali. L’INPS annuncia la revoca della prestazione collegata alle condizioni reddituali del diretto interessato se quest’ultimo continua a fare “orecchie da mercante” non rispondendo ai solleciti di alcuni adempimenti a cui è annualmente obbligato. Ed una volta subita la revoca della prestazione, tornare a poterla percepire è un qualcosa di tremendamente complicato.

Cattive notizie dall’INPS: revoca pensione o sussidi in arrivo, ecco per chi

L’INPS è l’ente previdenziale nazionale, che eroga pensioni e indennità che però sfociano anche nel perimetro assistenziale.

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In pratica l’INPS non solo eroga le pensioni ai contribuenti che si sono iscritti alla previdenza obbligatoria. Eroga anche indennità, sussidi e prestazioni a chi magari non ha mai versato contributi. Lo dimostra per esempio il fatto che l’INPS è l’ente che eroga l’Assegno Sociale. Ma anche perché è l’ente che eroga l’Assegno di Inclusione. Ed anche se diverse tra loro, queste ultime due misure citate, sono misure che di previdenza non hanno nulla non prevedendo l’obbligo di aver versato contribuito per poterle percepire. Ma se per poter percepire l’Assegno di Inclusione l’interessato deve solo rinnovare ogni anno l’ISEE, per l’Assegno Sociale che è distaccato all’ISEE, serve altro. Così come serve altro per chi prende una prestazione previdenziale ma su cui ci sono integrazioni e maggiorazioni atte a far salire gli importi di queste stesse prestazioni.

Le prestazioni a rischio revoca, pensioni e sussidi e poi?

Alcune misure e prestazioni INPS vengono assegnate a chi vive in condizioni economiche limitate. Disagi reddituali che non vengono valutati dall’INPS in base all’ISEE come invece accade con l’Assegno di Inclusione. Infatti in questo caso si parla di redditi. Solo chi ha limiti di reddito entro le soglie prestabilite può vedere la propria pensione salire ed essere riempita come importi delle maggiorazioni sociali. E solo chi ha limiti di reddito entro delle soglie altrettanto prestabilite può prendere l’Assegno Sociale. Ma i redditi sotto soglia devono essere mantenuti non solo quando si richiede la prestazione, ma anche durante tutti i periodi di godimento. Perché ogni anno questi soggetti sono tenuti a presentare all’INPS le comunicazioni reddituali. In assenza delle quali, ecco che si rischia la revoca della pensione o del sussidio.

L’anno 2020 è quello finito sotto la lente di ingrandimento dell’INPS

Sotto la lente di ingrandimento sono finiti i redditi 2020. Da questa annualità parte adesso l’allarme rosso, con l’INPS che ha già provveduto ad avvertire i soggetti che hanno omesso di comunicare i redditi relativi all’anno 2020, che perdurando l’omissione, perderanno la prestazione. Dall’INPS, prima la sospensione e poi la revoca della prestazione.

Per chi prende l’Assegno Sociale la situazione è peggiore di chi invece prende una pensione con dentro le maggiorazioni. In quest’ultimo caso infatti è probabile che la revoca della prestazione riguardi solo le maggiorazioni. Nel senso che l’interessato inizierà a prendere una pensione neutra da queste somme aggiuntive se queste stesse saranno revocate dall’INPS. Per l’Assegno Sociale invece si corre il rischio di perdere l’intera prestazione. Perché come dicevamo è totalmente collegata ai redditi. Tanto è vero che per prendere l’Assegno Sociale bisogna avere un reddito non superiore all’importo stesso dell’Assegno Sociale per i singoli, e non superiore al doppio per i coniugati.

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Ecco come risolvere il problema revoca pensioni e sussidi INPS

 

Pare che siano in procinto di partire delle raccomandate INPS con cui si minaccia la sospensione e la revoca successiva del beneficio a chi si è reso colpevole di questa inadempienza. Sono i redditi percepiti nell’anno 2020 quelli finiti sotto la lente di ingrandimento. E lo sottolinea ufficialmente l’INPS con il messaggio numero 1173/2025. La raccomandata in arrivo è una sorta di nuovo sollecito per la comunicazione reddituale che è adesso carente. tale comunicazione può essere effettuata adesso con la solita procedura telematica disponibile sul sito dell’INPS in area riservata. Per adempiere servono le credenziali dello SPID, oppure quelle della Carta Nazionale dei Servizi (CNS) o della Carta d’Identità Elettronica (CIE).



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