Confindustria Cuneo attiva una task force per supportare le aziende sui dazi USA

INDUSTRIA In risposta all’introduzione dei nuovi dazi americani sulle importazioni, Confindustria Cuneo ha avviato una serie di iniziative per sostenere le imprese del territorio. Tra le misure adottate, una task force tecnica è stata messa a disposizione delle aziende associate per fornire consulenze specifiche e mirate alla gestione dell’impatto delle nuove tariffe doganali.

Parallelamente, l’Unione degli industriali cuneesi ha attivato una sezione speciale sul proprio sito web, interamente dedicata all’emergenza dazi USA/UE. L’area, accessibile direttamente dalla home page, offre documenti di approfondimento, circolari tecniche, webinar, podcast e contatti utili per le aziende che necessitano di supporto.

Un ciclo di incontri per approfondire il tema

Oltre alle risorse online, Confindustria Cuneo ha organizzato un ciclo di incontri di approfondimento. Il primo appuntamento è previsto per lunedì 7 aprile alle ore 10, con il webinar “Dazi e futuro: la nuova era delle relazioni commerciali con gli Usa”. L’evento sarà un’occasione per analizzare l’evoluzione del contesto internazionale e le strategie di adattamento per le aziende esportatrici.

L’incontro sarà coordinato da Nicola Calvano, Policy Advisor and Liaison Officer-International & European Affairs di Confindustria Cuneo presso la sede di Bruxelles. Tra i relatori, interverranno Alessandro Battaglia, Presidente della Commissione Internazionalizzazione e Attrazione Investimenti di Confindustria Piemonte, Fabio Marazzi, Founding Partner Lexacta-Global Legal Advice, e Andrea Noris, esperto dello stesso studio.

Preoccupazioni e strategie di adattamento

“I dazi americani – dichiara Alessandro Battaglia – hanno generato una forte incertezza sui mercati mondiali e, come sempre, l’incertezza crea timore nelle imprese. Finché non si conoscerà l’esito delle negoziazioni è difficile fare valutazioni definitive, ma occorre comunque prepararsi a gestire l’impatto di una guerra commerciale senza precedenti. L’auspicio è che l’Italia resti compatta insieme agli altri Paesi Ue. Per dirla con le parole di Mario Draghi: “L’Europa dovrà agire come se fosse un solo Stato”. Detto questo, possiamo anche cogliere delle opportunità: l’introduzione dei dazi potrebbe stimolare ulteriormente l’internazionalizzazione delle aziende, che resta una strategia vincente a prescindere dalle politiche commerciali degli Stati Uniti”.

A confermare il quadro arriva anche il Rapporto di previsione del Centro Studi di Confindustria, “Energia, Green Deal e dazi: gli ostacoli all’economia italiana ed europea”. Secondo le stime, le nuove misure protezionistiche rischiano di rallentare l’economia italiana, con un possibile calo del PIL 2025 dal +0,6% al +0,2%. Un rischio che coinvolge direttamente anche le imprese della provincia di Cuneo, fortemente orientate all’export. Nel 2024, il territorio ha esportato prodotti manifatturieri per un valore complessivo di 10,7 miliardi di euro, registrando una crescita del +5,5% rispetto all’anno precedente. Di questi, 699 milioni di euro (pari al 6,5%) sono stati destinati al mercato statunitense.

Un’opportunità per l’Europa

“Un effetto positivo, se vogliamo trovarlo, i dazi americani lo hanno determinato – commenta Mariano Costamagna, Presidente di Confindustria Cuneo -: far comprendere all’Unione Europea che bisogna agire subito e che occorre farlo muovendosi in maniera unitaria. Serve una reazione forte da parte dell’Europa. Le imprese non possono essere lasciate sole di fronte a decisioni che mettono a rischio l’equilibrio delle filiere. La preoccupazione, quindi, si avverte, ma ci sono anche opportunità. Noi imprenditori dobbiamo sempre cercare di riempire il mezzo bicchiere vuoto e affrontare queste complessità con fiducia e coraggio. Dalla nostra, nel Cuneese, abbiamo un modello imprenditoriale solido, capace di raggiungere con efficacia diversi mercati e di garantire qualità. Questo significa che i consumatori saranno disposti a riconoscere il valore dei nostri prodotti, anche a fronte di un aumento dei costi. Certo, non sarà un percorso facile, ma siamo, con tanta consapevolezza, pronti a raccogliere la sfida”.

Andrea Olimpi