Conto alla rovescia per i nuovi incentivi pubblici al comparto tessile e concia: il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) ha ufficializzato lo stanziamento da 30 milioni di euro per la valorizzazione della filiera.
Circa 20 milioni sono erogati come contributi a fondo perduto e 10 milioni concessi tramite finanziamenti agevolati.
Le domande possono essere inviate dalle ore 12:00 del 3 aprile alle ore 12:00 del 3 giugno tramite sportello online Invitalia.
L’obiettivo è di potenziare l’autonomia di approvvigionamento di materie prime nell’industria tessile nazionale, promuovendo al contempo la sostenibilità e l’innovazione dei processi produttivi.
Il decreto interministeriale 10 dicembre 2024 (a firma MIMIT, Economia e Ambiente) stabilisce le modalità di attuazione degli incentivi destinati alle micro, piccole e medie imprese operanti nei settori tessile (codice ATECO 13) e concia del cuoio (codice ATECO 15.11).
L’iniziativa fa parte di un piano più ampio, che prevede un finanziamento totale di 30,5 milioni di euro, di cui 15 milioni già stanziati per il 2025 e ulteriori 15,5 milioni per il triennio 2025-2027, come previsto dalla Legge di Bilancio 2025 (Legge 30 dicembre 2024, n. 207). Le risorse saranno erogate sotto forma di contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati, nei limiti del Regolamento de minimis.
- Per investimenti fino a 100mila euro, il contributo a fondo perduto coprirà il 60% delle spese.
- Per investimenti tra 100mila e 200mila euro, il contributo coprirà il 60% fino a 100mila euro, mentre la quota restante sarà coperta da un finanziamento agevolato all’80%.
Linee di intervento e spese ammissibili
Gli incentivi sono suddivisi in due programmi:
- Crescita e innovazione: investimenti per l’aumento della capacità produttiva con criteri di sostenibilità ambientale e riduzione degli sprechi; certificazioni ambientali rilasciate da enti qualificati.
- Sostenibilità ambientale: acquisizione di beni strumentali per la produzione eco-sostenibile; utilizzo di fibre tessili di origine naturale e materiali derivati da processi di riciclo e scarti di lavorazione.
I programmi di investimento devono prevedere spese di investimento a partire da 30mila euro, successive alla presentazione delle domanda. Le agevolazioni saranno concesse per i seguenti investimenti.
- Acquisto e installazione di macchinari, impianti e attrezzature nuove di fabbrica.
- Formazione del personale dedicato all’uso dei nuovi macchinari [massimo del 20% del bene ammesso all’agevolazione].
- Acquisto di brevetti, licenze d’uso e certificazioni di sostenibilità di prodotto o processo.
- Nuove licenze software per la tracciabilità della filiera.
- Attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, nel limite del 30% della somma delle spese di cui ai punti precedenti:
- spese per il personale dipendente [tecnici, ricercatori e altro personale ausiliario, adibito alle attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale oggetto del progetto, con esclusione del personale con mansioni amministrative, contabili e commerciali];
- strumenti e attrezzature nuovi [diversi da quelli previsti dall’art. 7 comma 1 lettera a] del decreto 10 dicembre 2024] nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto.
Modalità di accesso agli incentivi
Sarà Invitalia a gestire l’istruttoria per l’ammissione alle agevolazioni, valutando le domande presentate dalle imprese. Il nuovo decreto direttoriale 26 febbraio 2025 ha definito i termini per la presentazione delle richieste, che bisogna effettuare compilando la scheda contatto nell’area riservata del sito Invitalia oppure chiamando il numero verde gratuito 800 77 53 97 (lu-ve, 9-18).
Maggiori informazioni al link Investimenti nella filiera delle fibre tessili naturali e della concia – Invitalia
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