Consiglio regionale, ok alla legge su innovazione aperta e intelligenza artificiale


Approvato all’unanimità dal Consiglio regionale pugliese il disegno di legge “Misure di promozione in materia di innovazione aperta ed intelligenza artificiale”: intende, “in linea con altre azioni portate avanti dalla Regione, diffondere l’approccio strategico dell’Open Innovation, responsabilizzando e coinvolgendo gli attori del territorio. Con gli emendamenti approvati in aula su propsota dell’assessore Alessandro delli Noci, la legge estende il campo di riferimento anche all’intelligenza artificiale”, si legge in un’agenzia regionale. 

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Tredici articoli per sostenere lo sviluppo e l’innovazione tecnologica del sistema produttivo regionale, promuovere la collaborazione tra le imprese e l’ambiente esterno, in particolar modo start-up, università, organismi di ricerca e altre istituzioni, e determinare sinergie tali da accelerare e migliorare i processi produttivi. La Puglia è una delle prime regioni italiane a legiferare in materia di Intelligenza Artificiale, nell’alveo delle proprie competenze e conformemente al Regolamento UE 2024/1689, al fine di delineare direttrici di azione e possibili iniziative di sostegno nei confronti delle pubbliche amministrazioni, delle imprese – con particolare riferimento alle micro, piccole e medie imprese che caratterizzano l’ecosistema regionale – e dei singoli cittadini.

Da una parte dunque una piattaforma sull’Innovazione aperta (Open Innovation) in Puglia, che favorisca lo scambio di flussi di conoscenza tra gli attori dei processi produttivi e quelli della ricerca e che stimoli l’incontro tra la domanda di innovazione e l’offerta innovativa; dall’altra l’Intelligenza artificiale come strumento in grado di agevolare l’adozione di pratiche e soluzioni innovative.

“Lo sviluppo dell’innovazione passa dall’Open Innovation – ha dichiarato l’assessore allo Sviluppo economico, Alessandro Delli Noci -, che è anche un paradigma nuovo, un modo di concepire le attività di ricerca e sviluppo nell’era dell’informazione e della globalizzazione basato sull’apertura alle risorse esterne, alla partecipazione e alla collaborazione tra soggetti. Rafforzare questo circuito virtuoso e questo scambio di conoscenze e competenze tra attori diversi – startupper, innovatori, nomadi digitali, studenti, università, imprese, distretti tecnologici, centri di ricerca – è uno degli obiettivi di questa Legge che intende da una parte favorire l’incontro e la contaminazione, dall’altra rendere possibile lo sviluppo economico e occupazionale proprio attraverso lo scambio di idee”.

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