Dopo settimane di pressioni e appelli da parte delle associazioni di categoria, il Consiglio dei Ministri ha deciso di prorogare l’obbligo di sottoscrivere polizze assicurative contro eventi catastrofali per le imprese. La misura, inizialmente prevista per il 1° aprile, aveva sollevato forti preoccupazioni tra gli imprenditori artigiani e le piccole imprese, già alle prese con l’aumento dei costi e la scarsa offerta di polizze accessibili e trasparenti.
Grazie all’azione di Confartigianato, il Governo ha introdotto una proroga differenziata: l’obbligo slitta al 1° ottobre 2025 per le medie imprese e al 1° gennaio 2026 per le piccole e micro imprese. Per le grandi imprese la scadenza resta fissata al 1° aprile 2025, ma per i primi 90 giorni non saranno applicate sanzioni, garantendo così un periodo di transizione senza penalizzazioni nell’accesso a contributi e agevolazioni pubbliche.
Il presidente di Confartigianato Imprese Veneto, Roberto Boschetto, ha espresso soddisfazione per la decisione del Governo:
“Accogliamo con favore questa proroga, che riconosce le difficoltà reali delle piccole imprese e offre il tempo necessario per individuare soluzioni assicurative eque e comprensibili. Abbiamo segnalato fin da subito che l’obbligo, così com’era stato introdotto, era inapplicabile, con scadenze irrealistiche e senza chiarezza sulle modalità di attuazione.”
La norma, nata per rafforzare la resilienza del sistema produttivo italiano di fronte ai sempre più frequenti eventi calamitosi, rischiava di pesare soprattutto sulle micro e piccole imprese, spesso prive delle risorse economiche e delle competenze per affrontare autonomamente un mercato assicurativo complesso.
Boschetto ha sottolineato come l’incertezza normativa avrebbe potuto favorire una giungla di offerte poco confrontabili, con costi elevati e senza garanzie reali sulla copertura dei danni:
“Senza regole chiare, le imprese rischiavano di restare in balìa delle compagnie assicurative, senza sapere quali beni fossero effettivamente coperti e quali danni risarciti.”
Secondo le stime di Confartigianato, il costo complessivo dell’obbligo assicurativo, una volta a regime, avrebbe potuto superare i 2 miliardi di euro a carico delle imprese, senza assicurare tutele adeguate. Per questo, l’associazione aveva chiesto con forza un rinvio, accompagnato da un confronto strutturato con il Governo, le compagnie assicurative e le organizzazioni imprenditoriali, per definire standard minimi, criteri trasparenti e offerte realmente sostenibili.
“La proroga non è un punto di arrivo, ma un’opportunità da non sprecare”, ha concluso Boschetto. “A partire dal tavolo convocato per il 31 marzo al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, dobbiamo lavorare insieme per costruire regole condivise e soluzioni concrete per le aziende.”
L’obiettivo ora è garantire un sistema assicurativo più chiaro, accessibile e realmente utile alle imprese, evitando di trasformare un obbligo di tutela in un ulteriore peso economico per il tessuto produttivo italiano.
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