Autorità portuali hanno impegnato oltre il 99% delle risorse previste per elettrificazione e sviluppo di accessibilità e resilienza
Roma. La Relazione sullo stato di attuazione degli interventi PNRR e PNC esaminati nel 2024 dalla Sezione centrale di controllo sulla gestione delle amministrazioni dello Stato della Corte dei Conti (Delibera n. 41/2025/G) evidenzia che il raggiungimento degli obiettivi qualitativi e quantitativi, stabiliti a livello nazionale e concordati a livello europeo, è in linea con le previsioni, mentre permangono alcune criticità che richiedono attenzione costante e interventi mirati, soprattutto in vista della scadenza del Piano fissata a giugno 2026. Di fronte ai ritardi sul PNRR, indiscrezioni di stampa parlano delle intenzioni del Ministro Giorgetti di chiedere una proroga al 2027.
Sul fronte finanziario, “i dati della piattaforma ReGiS mostrano un rinvio di spese programmate per il biennio 2023-2024 pari a circa 2,4 miliardi di euro, con un conseguente incremento della spesa di 1,2 miliardi nel 2025 e 680 milioni nel 2026.
“La carenza di personale negli uffici di rendicontazione e controllo ha prodotto un rallentamento sulle verifiche di spesa”, prosegue la nota della Corte. I giudici contabili pongono attenzione soprattutto sul “mancato regolare aggiornamento dei dati sulla piattaforma ReGiS da parte di alcune amministrazioni coinvolte”. Questo è “causa di frequenti disallineamenti tra dati interni e ufficiali” e “rappresenta, inoltre, un elemento di criticità, soprattutto alla luce della recente normativa, che rafforza le responsabilità nella gestione degli obiettivi PNRR”.
Nel documento si evidenziano anche i progressi raggiunti per le missioni legate alla digitalizzazione, alla transizione ecologica, alle infrastrutture e mobilità, con livelli di spesa tra il 37% e il 40% delle risorse assegnate (esclusi i crediti d’imposta).
Più lento invece, lo stato di avanzamento delle missioni relative a istruzione, inclusione e coesione e salute. Secondi i dati della Corte in questi ambiti il livello di spesa si attesta, rispettivamente “al 25%, 14% e 27% dei finanziamenti destinati”.
I giudici hanno rimarcato “la particolare delicatezza del tema della sostenibilità della spesa corrente, soprattutto per gli Enti locali, vista la necessità di garantire continuità e una gestione efficiente delle opere avviate attraverso una programmazione che assicuri un adeguato supporto finanziario nel medio-lungo periodo, ben oltre il termine del 2026”.
Il report della Corte dei Conti – non tiene conto dell’effettivo sviluppo dei progetti – evidenzia anche lo scarso risultao del settore dello shipping per quanto riguarda il rinnovo delle flotte del PNRR-PNC; mentre a livello di impegno dei fondi il bilancio è positivo, con risultati migliori regiatrati sul fronte degli investimenti previsti per il potenziamento e miglioramento delle infrastrutture portuali.
Il progetto ‘cold ironing’ si pone l’obiettivo di elettrificare le banchine al fine di ridurre la dipendenza dal petrolio e diminuire l’impatto ambientale nel settore dei trasporti, in linea con la Direttiva 2014/94/UE (Direttiva DAFI) che richiede la realizzazione di una rete di fornitura di energia elettrica lungo le coste e della relativa infrastruttura di connessione alla rete nazionale di trasmissione, con l’obiettivo di completarla entro il 31 dicembre 2025.
In particolare, in merito a questo programma di “Elettrificazione delle banchine (cold Ironing)”, in capo ad Autorità di Sistema Portuale e Regioni, il documento spiega che “Le risorse relative al quadriennio 2021-2024 (pari a 440 milioni di euro, contro uno stanziamento complessivo di 700 milioni per l’intera durata del Piano) sono state impegnate per 438,85 milioni (99,74%) e pagate alle Autorità Portuali interessate dagli interventi.
Inoltre, nel documento si evidenzia che il D.L. n. 19/2024 ha disposto il parziale de-finanziamento della misura per 170 milioni con riferimento agli anni 2024 e 2025, posticipando lo stanziamento di tale importo al 2027 (90 milioni) e 2028 (80 milioni)”.
“Sono in corso – si legge nel report – le attività di rendicontazione alla Commissione europea della milestone M3C2-7 relativa all’aggiudicazione degli appalti per la costruzione di almeno 15 impianti di cold ironing in almeno 10 porti. Tale milestone risulta conseguita con la stipula dei contratti o l’efficacia dell’aggiudicazione relativa a 20 impianti di cold ironing in 13 porti”.
Risultati più che positivi, sono stati registrati sul fronte dello “Sviluppo dell’accessibilità marittima e della resilienza delle infrastrutture portuali ai cambiamenti climatici”, per i quali nel 2021 erano stati stanziati 1.470 milioni di euro.
I magistrati contabili affermano che “gli stanziamenti relativi al quadriennio 2021-2024 ammontano a 1.220 milioni di euro, dei quali impegnati per 1.219,59 milioni (99,96%), mentre i pagamenti alle Autorità Portuali interessate dagli interventi sono risultati pari a 1.211,56 milioni (99,31% circa)”.
Anche in questo caso “l’intervento è stato oggetto di rifinanziamento ad opera del D.L. n. 19/2024, che ha disposto una riduzione di risorse per il 2024 (-70 milioni) ed il 2025 (-30 milioni) e l’aumento delle stesse riguardo a 2026 (+50 milioni), 2027 (+210 milioni) e 2028 (+170 milioni), per un incremento complessivo pari a 330 milioni. Conseguentemente, le risorse previste sono state modificate da 1.470 milioni a 1.800 milioni”, con l’incremento tutto destinato alla nuova diga foranea del porto di Genova.
Ritornando al fallimento del PNRR sul rinnovo ‘flotte green’, la Corte dei Conti certifica che degli 800 milioni di euro inizialmente stanziati e gestiti dal Ministero Mit e da Rfi, verrà impiegato il 13%.
Infatti, degli 800 milioni di euro, si tratta di 500 milioni per nuove navi green e retrofit delle esistenti, 220 per la filiera Gnl marittima e 80 per i servizi Rfi sullo Stretto di Messina: questi sonoi stati lungo l’iter definanziati fino a scendere a 257,7 milioni di euro di stanziamenti attualmente disponibili.
Per dovere di cronaca, si riportano le tabelle (16- 17-19-21) in riferimento al settore dello shipping: le prime (Rinnovo flotte di bus, treni e navi. Navi) mostrano le risorse finora effettivamente erogate (poco più di 43,6 milioni di euro); le ultime tabelle (Sviluppo accessibilità marittima…) riguardano gli impegni delle varie AdSP.
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