L’obiettivo è quello di rivitalizzare le attività artigianali e industriali del cratere sismico attraverso l’innovazione e il trasferimento tecnologico, I laboratori a Montegiorgio e Massa Fermana.
Montegiorgio. Tre Università: Politecnica delle Marche coordinatore, Università di Camerino, Università di Urbino, un privato: NextLab srl, e due comuni: Montegiorgio e Massa Fermana.
Ecco Fermo Tech Extended, progetto finanziato dalla Agenzia per la Coesione Territoriale del Consiglio dei Ministri attraverso il bando Sisma 2016, con un contributo di 5.000.000 di euro, di cui circa il 50% alla UNIVPM e il restante importo a ciascuno degli altri 3 partner.
L’obiettivo è quello di rivitalizzare le attività artigianali e industriali del cratere sismico attraverso l’innovazione e il trasferimento tecnologico, facilitando l’introduzione di nuove tecnologie nelle aziende del territorio, formando gli addetti con l’introduzione di laureati e ricercatori all’interno delle aziende, supportando la creazione di imprese innovative (spin-off start.up), fornendo servizi avanzati.
Partendo dall’analisi del territorio in termini di aziende presenti con i relativi fabbisogni, si andrà a sviluppare laboratori legati alle tecnologie individuate, formando gli addetti aziendali, gli start upper e gli studenti degli istituti scolastici territoriali.
Un progetto con due sedi, quella di Montegiorgio inaugurata stamattina in frazione piane e quella di Massa Fermana nel centro storico vicino al Comune, che terminerà nel maggio 2027 e dal giugno successivo si integrerà con Fermo Tech, già in corso negli spazi dell’ex mercato coperto a Fermo, che si è già dotato di una vera società.
Almeno questo nelle intenzioni di tutti i protagonisti, che stamattina l’hanno presentato nella sede appena inaugurata a Piane di Montegiorgio ( ex sede della Banca lungo la statale) con la partecipazione di ospiti istituzionali e di categoria ( Luciani di Confindustria, Mestichelli di Confartigianato, Tomassini di Cna) diversi titolari di azienda e sindaci del territorio (Rapagnano, Monte Vidon Corrado, Montappone, Servigliano) , del consigliere regionale Putzu e del Commissario straordinario alla ricostruzione Guido Castelli.
Che ha detto: ” La bontà e la qualità del progetto è devoluta alla verifica degli esiti che si avranno quando non ci saranno più risorse pubbliche. Fermo Tech extended deve essere un attivatore di energie la cui qualità sarà misurata nel momento in cui dimostrerà di avere prodotto crescita economica e di avere gambe per camminare da solo. Oggi ci stiamo mettendo in campo e per quando le risorse verranno meno, dovremmo aver consolidato questo processo di mobilitazione di cui c’è grande bisogno. Con questa iniziativa, tra le tante, proviamo a mitigare la tendenza all’esodo che anche il fermano sta registrando e favorire la “restanza” dei nostri giovani, affinché trovino dove vivono ciò che li seduce altrove, creando un ecosistema fatto di imprese e competenze con più sguardo futuro”.
Nel suo intervento iniziale Il Sindaco di Montegiorgio Michele Ortenzi ha ringraziato le Università per aver scelto di coinvolgere il Comune nel progetto insieme a quello di Massa fermana che è partner.
“ Tutto è nato un paio di anni fa parlando con il Sindaco di Fermo Calcinaro- ha raccontato Ortenzi- Mi disse di un bando per i comuni del cratere da preparare insieme con le Università. Da lì il contatto con il Prof Germani che è il vero ideatore del percorso che poi è stato finanziato”. Gilberto Caraceni , Sindaco di Massa Fermana, ha sottolineato ha quanto sia fondamentale l’innovazione tecnologica per il Distretto del cappello che rappresenta. Mentre il consigliere regionale Putzu ha ricordato l’importanza di avere sempre al proprio fianco il Commissario Castelli.
Nel merito degli interventi fattivi sono poi entrati: il Direttore Univpm Gian Luca Gregori, il responsabile ricerca Andrea Paolini dell’Unicam, Giovanni Piersanti dell’ Uniurb e il titolare Roberto Bedini di Nextlab.
È attivo il servizio di notizie in tempo reale tramite Whatsapp e Telegram di Vivere Fermo.
Per Whatsapp iscriversi al canale https://vivere.me/waVivereFermo oppure aggiungere il numero 351.8341319 alla propria rubrica ed inviare allo stesso numero un messaggio.
Per Telegram cercare il canale @vivere_fermo o cliccare su t.me/vivere_fermo.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link