DA APRILE A GIUGNO UN GROVIGLIO DI DATE CHE RIDISEGNA IL SETTORE BANCARIO


Il panorama bancario italiano si prepara a un mese di aprile cruciale, seguito da un maggio e un giugno altrettanto densi di appuntamenti che potrebbero ridisegnare gli equilibri del settore. Tra assemblee, offerte pubbliche e finestre temporali ancora da definire con precisione, il calendario delle operazioni finanziarie si presenta come un intricato puzzle, con implicazioni che potrebbero riverberarsi a lungo termine. È quanto emerge da un rapporto finanziario del Centro studi di Unimpresa, secondo cui il rischio bancario, che da tempo tiene con il fiato sospeso analisti e investitori, entra ora in una fase operativa, con una serie di cadenze ravvicinate che metteranno alla prova la capacità di esecuzione degli istituti coinvolti. Ecco tutti i dettagli del cronoprogramma tracciato dal Centro studi di Unimpresa. Il primo tassello è già in movimento.

L’offerta di Banco Bpm su Anima sgr, uno dei principali gestori patrimoniali italiani, si chiuderà il prossimo 4 aprile. Si tratta di un’operazione che rappresenta un’eccezione nel panorama attuale, essendo l’unica con un dato certo di conclusione. L’esito di questa mossa potrebbe rafforzare la posizione di Banco Bpm nel segmento del risparmio gestito, ma anche fornire indicazioni sulle strategie future dell’istituto guidato da Giuseppe Castagna, da tempo al centro delle speculazioni di mercato. Più avanti, a metà maggio, dovrebbe prendere il via l’offerta di UniCredit su Banco Bpm, con una chiusura prevista nella prima metà di giugno.

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L’operazione, se confermata, segnerebbe un passo decisivo nel consolidamento del settore bancario italiano, con UniCredit che punta a rafforzare la propria leadership sotto la guida di Andrea Orcel. Tuttavia, la finestra temporale indicata resta per ora un’ipotesi, soggetta a variazioni in base all’evoluzione delle trattative e alle autorizzazioni regolamentari.

Un altro appuntamento chiave è fissato per il 17 aprile, quando l’assemblea di Monte dei Paschi di Siena (MPS) sarà chiamata a deliberare sull’aumento di capitale. L’offerta, che dovrebbe concretizzarsi a giugno, vede Mediobanca tra i protagonisti, in un’operazione che potrebbe stabilizzare ulteriormente la banca senese dopo anni di incertezze.

La riuscita di questa mossa sarà fondamentale non solo per Mps, ma anche per il Tesoro, ancora azionista di riferimento, che guarda a una progressiva uscita dal capitale. Sempre il 17 aprile, Banca Ifis terrà la propria assemblea, un passaggio propedeutico all’offerta su Illimity, attesa tra metà maggio e giugno. L’operazione si inserisce in un contesto di crescente interesse per il segmento delle banche digitali e innovative, con Ifis che cerca di ampliare il proprio raggio d’azione in un mercato sempre più competitivo.

Il giorno successivo, il 18 aprile, sarà la volta dell’assemblea di Bper , che prepara il terreno per un’offerta su Popolare Sondrio, prevista tra maggio e la prima metà di giugno. Anche qui, la finestra temporale resta indicativa, ma l’eventuale successo dell’operazione potrebbe consolidare il ruolo di Bper tra i big del credito italiano, in un’ottica di aggregazione che guarda al Nord Italia. In questo intreccio di data, spicca anche l’assemblea di Generali, in programma il 24 aprile, questione che si incrocia con la partita di Mps su Mediobanca ovvero il principale azionista proprio del Leone di Trieste. 

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Secondo gli analisti di Unimpresa, il groviglio di scadenze ravvicinate evidenzia la complessità di un rischio bancario che, tra offerte pubbliche, aumento di capitale e strategie di consolidamento, potrebbe ridisegnare la mappa del settore. Tuttavia, l’incertezza sulle date precise – con l’eccezione del Banco Bpm-Anima – lascia spazio a possibili slittamenti o sorprese. Le variabili in gioco sono molteplici: dalle decisioni delle assemblee alle mosse dei regolatori, fino alle condizioni di mercato che, in un contesto globale volatile, potrebbero influenzare sui tempi e sull’appetito degli investitori. Il mese di aprile sarà un banco di prova decisivo, con le assemblee che fungeranno da termometro per misurare la determinazione degli attori coinvolti.

Maggio e giugno, invece, potrebbero trasformarsi in un vero e proprio “redde rationem”, con offerte che si sovrappongono e una corsa contro il tempo per chiudere le operazioni. In un settore che cerca stabilità e scala, il rischio bancario italiano si conferma un gioco ad alta tensione, dove ogni mossa può cambiare gli equilibri».

Ufficio Stampa Unimpresa
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