L’edizione di quest’anno, incentrata sul tema cruciale dell’acqua, ha offerto un ricco programma di conferenze, dibattiti, spettacoli teatrali, laboratori e incontri, fornendo un’opportunità unica per approfondire le sfide dell’agricoltura moderna. Il Festival ha offerto anche attività collaterali che hanno arricchito l’esperienza complessiva dei partecipanti e ne hanno ampliato il target di pubblico. Iniziative che hanno contribuito a rendere l’evento più coinvolgente e accessibile a un pubblico più ampio, andando oltre il mero aspetto formativo e informativo. Lo spettacolo con Laura Curino dedicato a Rachel Carson, “La Signora degli Oceani”, ha sapientemente unito divulgazione scientifica e performance artistica, ottenendo molto successo ed evidenziando il legame tra arte e scienza. Gli esperimenti pratici e il coinvolgimento attivo dei bambini hanno permesso di trasferire concetti complessi in modo semplice e divertente, stimolando curiosità e partecipazione dei più giovani
◆ L’articolo di MARIA LODOVICA GULLINO
► Il Festival Internazionale dell’Agricoltura Coltivato 2025, svoltosi a Torino dal 20 al 23 marzo, si è confermato un evento unico nel panorama nazionale (e non solo), dedicato all’innovazione e alla sostenibilità nel settore agroalimentare. L’edizione di quest’anno, incentrata sul tema cruciale dell’acqua, ha offerto un ricco programma di conferenze, dibattiti, spettacoli teatrali, laboratori e incontri, fornendo un’opportunità unica per approfondire le sfide dell’agricoltura moderna.
Un programma ricco e tematicamente profondo
Il programma del Festival si è distinto per la sua varietà e profondità tematica, spaziando dalla gestione responsabile dell’acqua e dei cambiamenti climatici all’innovazione tecnologica e alle sfide sociali ed economiche legate al settore agricolo. La scelta di focalizzarsi sull’acqua come risorsa vitale e sempre più scarsa si è rivelata particolarmente indovinata, data l’attuale crisi idrica globale.
Tra i temi trattati, spiccano:
Gestione dell’acqua: con una analisi approfondita delle problematiche legate alla scarsità idrica, un focus sulle cause, le conseguenze e le possibili soluzioni, dalle tecniche di irrigazione di precisione alla riqualificazione delle infrastrutture idriche. Il tema dell’acqua come impegno civico, trattato da Giulio Boccaletti e delle guerre contro l’acqua con Emanuele Fantini non possono non stimolare profonde riflessioni.
Cambiamenti climatici: un tema trasversale, strettamente legato alla gestione dell’acqua, con un’analisi degli impatti sull’agricoltura e delle strategie di adattamento per mitigare i rischi e garantire la produzione di cibo.
Innovazione tecnologica: con ampio spazio dedicato all’innovazione tecnologica applicata all’agricoltura, con la presentazione di soluzioni innovative per ottimizzare la produzione, ridurre l’impatto ambientale e migliorare l’efficienza delle risorse. Una peraltro insignificante incursione di alcuni contestatori (di professione) ha cercato, senza riuscirci, di disturbare la sessione dedicata alle “Tea” (Tecnologie per l’evoluzione assistita delle piante). A significare che c’è ancora tanto bisogno di informazione per contrastare inutili e ingiustificate paure.
Aspetti sociali ed economici: gli aspetti sociali ed economici dell’agricoltura sono stati trattati, con un focus sulle sfide legate alla sicurezza alimentare, alla gestione delle risorse idriche e al lavoro in agricoltura. Anche il ruolo delle donne in agricoltura è stato trattato in modo molto interessante, con uno sguardo anche al passato, ricordando l’impegno delle mondine a migliorare le condizioni di lavoro nei campi.
Coinvolgimento delle scuole e attenzione alle imprese
Il Festival ha dedicato una particolare attenzione alla formazione, coinvolgendo le scuole superiori e, in misura minore, le università del territorio. Gli studenti hanno avuto l’opportunità di fruire di lezioni e visite durante l’anno e di partecipare a laboratori interattivi, incontri con esperti del settore durante il Festival, acquisendo nuove conoscenze e competenze sulle tematiche della sostenibilità e dell’innovazione agricola. Il Premio Coltivato 2025 ha stimolato la creatività e l’impegno degli studenti, premiando i progetti più innovativi e originali. Il Festival ha contribuito a promuovere una cultura della sostenibilità fin dalle giovani generazioni, formando i futuri leader del settore agroalimentare.
Altrettanto rilevante è stata l’attenzione dedicata alle imprese del settore agroalimentare, con il Festival che ha rappresentato un’importante vetrina per presentare innovazioni, tecnologie e buone pratiche. Sono stati organizzati incontri e interviste per favorire il confronto e la collaborazione tra aziende, istituzioni e ricercatori, con l’obiettivo di stimolare l’innovazione nel settore e promuovere la sostenibilità e la competitività delle imprese italiane nel panorama internazionale.
Le attività collaterali
Oltre al ricco programma di conferenze e dibattiti, il Festival Coltivato 2025 ha offerto una serie di attività collaterali che hanno arricchito l’esperienza complessiva dei partecipanti e ne hanno ampliato il target di pubblico. Queste iniziative hanno contribuito a rendere l’evento più coinvolgente e accessibile a un pubblico più ampio, andando oltre il mero aspetto formativo e informativo. Lo spettacolo con Laura Curino dedicato a Rachel Carson, “La Signora degli Oceani”, ha sapientemente unito divulgazione scientifica e performance artistica, ottenendo molto successo ed evidenziando il legame tra arte e scienza. I laboratori dedicati ai più piccoli, organizzati in collaborazione con la ReSoil Foundation, hanno rappresentato un’iniziativa volta a sensibilizzare le nuove generazioni sui temi della sostenibilità e dell’importanza del suolo e dell’acqua. Il “SoilLab OilLab Kit For Teen”, gli esperimenti pratici e il coinvolgimento attivo dei bambini hanno permesso di trasferire concetti complessi in modo semplice e divertente, stimolando la curiosità e la partecipazione dei più giovani. La possibilità di far “aggiustare” le proprie piante da esperti, ha contribuito a rendere il Festival un’occasione di incontro e di scambio di conoscenze anche al di fuori dei programmi principali. Queste attività hanno reso l’evento più dinamico e coinvolgente, offrendo ai partecipanti opportunità di interazione e di approfondimento non previste nel programma principale.
Rilevanza sociale e impatto del Festival
Il Festival ha avuto un impatto significativo a livello sociale, incentivando la sensibilizzazione su temi cruciali come la gestione dell’acqua, i cambiamenti climatici e la sostenibilità nel settore agroalimentare. Ha contribuito ad accrescere la consapevolezza del pubblico su questi temi, stimolando il dibattito e promuovendo un approccio più responsabile alla produzione e al consumo di cibo.
In conclusione, Coltivato 2025 ha rappresentato un’importante occasione per affrontare le sfide e le opportunità del settore agroalimentare, promuovendo l’innovazione, la sostenibilità e la consapevolezza del pubblico. Nonostante alcune criticità (ad esempio la necessità di coinvolgere di più gli studenti universitari), l’evento ha generato un impatto significativo a livello locale e regionale, contribuendo a rafforzare l’immagine del settore agroalimentare piemontese come un’eccellenza a livello nazionale e internazionale. E, in tutto questo, il Circolo dei Lettori, un’istituzione culturale di grande prestigio a Torino, ha offerto un ambiente elegante, stimolante, offrendo un contesto ideale per la riflessione su temi complessi ed importanti come quelli trattati durante il Festival. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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