(Adnkronos) – Il vescovo di Assisi, mons. Domenico Sorrentino, ha presentato un esposto-denuncia contro ignoti per fare luce su un’asta on line delle reliquie del ‘patrono di Internet’ Carlo Acutis che sarà canonizzato in Piazza San Pietro il prossimo 27 aprile . “Avevo letto di un commercio di reliquie – spiega all’Adnkronos mons. Domenico Sorrentino – mi sono documentato, ho fatto ricerche e ho visto che effettivamente c’era un commercio on line. Mi sono posto il problema perché sappiamo che dietro internet si celano tante insidie. E mi sono detto: vero non vero, questo tipo di commercio non va assecondato. Ho fatto la denuncia alla Procura perché intanto siamo davanti ad un’offesa al nostro sentimento religioso . Poi, se dietro ci sono ipotesi di reato, questo sarà frutto di indagine. Io ho ritenuto di rispondere in maniera forte e ho denunciato”. Il 27 aprile Carlo Acutis sarà canonizzato in piazza San Pietro a conclusione del Giubileo degli adolescenti. Per quella data è ancora prematuro dire con certezza se il Papa potrà esserci, si è anche ipotizzato un videocollegamento. Ma è tutto prematuro, i medici consigliano due mesi di convalescenza protetta a Santa Marta. “Per la canonizzazione – osserva mons. Sorrentino – non c’è bisogno che il Papa sia presente in maniera fisica . Io penso possa bastare una sua dichiarazione scritta. Non è la celebrazione in sé, ma la dichiarazione. Questo comunque è l’ultimo dei problemi: tutti ci auguriamo che il Papa stia bene”. Il vescovo di Assisi si dice fiducioso su una sorpresa: “Io sono fiducioso, se non sicuro, che una cosa del genere alla quale ha tenuto tanto non se la lasci scappare a costo di fare un salto in piazza San Pietro. Noi continuiamo a pregare. Per ora lo abbiamo già riavuto a casa. Ogni giorno, durante il ricovero al Gemelli, eravamo toccati da quella formula ‘migliora ma la prognosi resta riservata’ .Quindi ora siamo contenti che stia meglio e faccia una convalescenza tranquilla. Ma io sono convinto che quel giorno non sarà così facile per lui obbedire ai medici. Noi continuiamo a pregare. Penso che Carlo, che sta facendo tanto dall’alto, penserà anche al Papa”. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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