Negli ultimi anni, la digitalizzazione è diventata un elemento imprescindibile per lo sviluppo economico e sociale. Tuttavia, molte aree dell’Emilia-Romagna restano escluse da una connessione veloce ed efficiente, con ripercussioni dirette su imprese, scuole e cittadini. Colmare il divario digitale è una necessità urgente per garantire competitività e inclusione. “Una connessione veloce per tutti significa più opportunità per cittadini e imprese. Dobbiamo garantire tempi certi, superare i ritardi e sollecitare il Governo e gli operatori a completare la copertura della banda ultra-larga”, afferma la consigliera regionale Francesca Lucchi.
Con la risoluzione presentata da Lucchi, la Giunta regionale sarà chiamata a rafforzare la pressione sul Governo, Open Fiber e Infratel per superare i ritardi e garantire tempi certi sulla realizzazione degli interventi, evitando anche situazioni come le criticità emerse a Cesenatico nella posa della fibra ottica si ripetano. È essenziale intensificare i contatti con il livello nazionale per coprire ogni frazione e borgo: “solo così il nostro territorio potrà diventare un modello di innovazione, inclusività e competitività”, sottolinea Lucchi.
Esistono ancora criticità che rallentano il progresso: ritardi nei collaudi impediscono l’attivazione dei servizi e molte infrastrutture nelle zone montane e collinari necessitano di investimenti. “Non possiamo permettere che le zone più fragili e isolate restino indietro – ribadisce Lucchi -. È nostro dovere intervenire per superare questi blocchi e garantire pari opportunità di accesso alla rete”.
Il territorio cesenate è tra quelli maggiormente penalizzati. Il Comune di Cesena, ad esempio, è escluso dal piano Banda Ultra-Larga originale, mentre il Piano Italia a 1 Giga previsto dal Pnrr pare fermo sulla linea di partenza. “Questa situazione dimostra che il divario digitale è ancora una realtà concreta – afferma Lucchi -. Chiederemo e continueremo a sollecitare il Governo, le società incaricate, insieme agli operatori, a livello nazionale dell’attuazione dei Piani di realizzare quanto previsto per la banda ultra-larga, senza ulteriori ritardi o esclusioni. Non basta prevedere investimenti, è necessario che si traducano in connessioni reali ed efficienti per tutti.” La Regione continuerà a verificare lo stato di avanzamento degli investimenti in essere, affinché nessuna area rimanga esclusa dalla trasformazione digitale.
Per le scuole, la situazione è migliore: su 336 plessi in tutta la Provincia, 266 sono già connessi con una rete ad almeno a 1 Gbps (78,87%), mentre 70 attendono ancora il completamento. “In questi anni come Regione Emilia-Romagna si è proceduto ad un piano di collegamento di tutte le scuole – afferma Lucchi -. Alcune sono poi state ricomprese nella programmazione nazionale e quindi stralciate da quella regionale. Monitoreremo perché le 70 scuole in attesa vengano connesse al più presto.”
Anche la manutenzione delle infrastrutture deve essere garantita per mantenerle efficienti e rispondere a emergenze naturali o sviluppi tecnologici futuri. L’obiettivo è completare la copertura della BUL in tutta la regione, assicurando che ogni civico abbia almeno 30 Mbps, con l’85% che raggiunga o superi i 100 Mbps. “Non si tratta solo di numeri, ma di persone. Ogni famiglia, impresa e studente deve poter accedere a Internet con standard adeguati, senza discriminazioni geografiche.”
Un’adeguata connessione digitale è cruciale anche per il turismo montano e il sistema museale: avere reti veloci valorizza i borghi, incentiva il ripopolamento e migliora l’esperienza degli escursionisti che utilizzano strumenti digitali lungo i percorsi. “Una regione moderna e connessa non può permettersi zone d’ombra digitali. Ogni area dell’Emilia-Romagna deve essere messa nelle condizioni di crescere e innovare grazie alla connettività”.
La risoluzione impegna inoltre la Giunta a garantire un monitoraggio costante dello stato di avanzamento dei lavori e ad attuare iniziative di comunicazione per informare i cittadini sulle tempistiche e le opportunità offerte dalla banda ultra-larga. “Non ci accontenteremo di promesse e progetti sulla carta – conclude la consigliera Lucchi -. Vogliamo risultati concreti, monitoraggio continuo e un coinvolgimento costante di tutti gli attori in campo. La digitalizzazione deve essere un traguardo reale, non un’illusione.”
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