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«Einstein telescope, le miniere di Lula come la Silicon valley»


Nuoro «Il sito di Sos Enattos può rappresentare la nostra Silicon valley». Così la presidente della Regione, Alessandra Todde, rivolgendo il suo saluto alle imprese che oggi (mercoledì 19 marzo 2025) hanno partecipato all’incontro “Einstein telescope e enabling technologies (Ket): sfide innovative, opportunità e prospettive future”, organizzato da Regione, Sardegna Ricerche e Istituto nazionale di fisica nucleare nella sala convegni della Camera di commercio di Nuoro, per presentare l’avviso pubblico dedicato alle aziende sarde interessate a realizzare attività di ricerca e sviluppo per Et.

«Proprio come accadde nel sito californiano – ha spiegato la presidente –, dove l’insediamento di una comunità di scienziati cambiò per sempre la storia dell’America, mi piace immaginare che grazie al progetto Einstein telescope, il nostro territorio possa vivere una trasformazione simile, diventando un punto di riferimento della ricerca e della tecnologia. Ogni anno cinquemila giovani lasciano la nostra isola, accettare la sfida dell’Et può rappresentare il “game changer” che cambi il paradigma e inverta la tendenza: un motore di crescita capace di attrarre investimenti, sviluppare imprese e start-up e creare un ecosistema di innovazione».

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L’incontro di oggi con ha lo scopo di rendere partecipi le imprese sarde delle potenzialità del progetto, con numerosi settori, tecnologici e non, per i quali l’Et può diventare uno strumento per fare un salto significativo dal punto di vista economico e innovativo. «La Regione – ha affermato Todde – ha già stanziato 350 milioni di euro per il progetto e il Governo ne ha destinati altri 950. Parliamo di un investimento complessivo di 1 miliardo e 300 milioni di euro, che, a prescindere dall’esito della candidatura, avrà ricadute concrete sul nostro territorio, sia dal punto di vista delle infrastrutture, che da quello economico-sociale».

«Siamo consapevoli che l’Et rappresenti un’occasione unica per l’economia dell’intera Sardegna – ha affermato l’assessore della Programmazione Giuseppe Meloni – e abbiamo il dovere di sostenere il percorso intrapreso. Oltre i 350 milioni già stanziati, abbiamo anche cofinanziato la nascita del centro ricerche Et-Sunlab e siamo pronti a compiere ogni sforzo necessario per sostenere il tessuto produttivo sardo».

L’illustrazione del progetto è stata curata da Alessandro Cardini, direttore della sezione di Cagliari dell’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn), Giovanni Bisoffi, Michele Punturo e Gaetano Schillaci dell’Infn. L’avviso pubblico dedicato alle imprese è stato da Mara Mangia di Sardegna Ricerche. L’obiettivo della rilevazione è quello di fare un quadro dettagliato del potenziale interesse delle imprese operanti in Sardegna in diversi ambiti tecnologici, così da orientare in modo efficace le attività future e rispondere alle esigenze di innovazione del sistema produttivo regionale. Gli ambiti tecnologici sono in fase di definizione e potranno essere aggiornati in base all’evoluzione delle esigenze e alle opportunità tecnologiche emergenti. Attualmente includono coibentazione tubi a vuoto, realtà virtuale e intelligenza artificiale, produzione di O-Rings, compatibilità elettromagnetica, sviluppo di strumenti magnetometri o nuove tecnologie, monitoraggio ambientale indoor e outdoor, progettazione acustica delle infrastrutture sotterranee e logistica.



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