Gli anni che ci attendono saranno pieni di grandi, ulteriori, scatti tecnologici che trasformeranno profondamente la vita di persone ed aziende e coloro che avranno gli strumenti per approcciare nel modo migliore la trasformazione digitale potranno vantare un bel vantaggio competitivo su tutti gli altri. E, a meno che non si possa contare su risorse interne specializzate, sarà sempre più strategico armarsi di consulenti esterni in grado di sopperire nelle aree della digital transformation in cui si è più carenti.
Le società che offrono questo tipo di servizi sono sempre di più, sia piccole che globali. Fra queste c’è Seidor, nata in Spagna e approdata da qualche anno nel mercato italiano, con oltre 9mila professionisti a livello globale, di cui 50% è rappresentato dai millennials, un fatturato di più di 894 milioni di euro e una presenza in ben 45 Paesi. Una realtà in costante crescita, anche grazie a importanti acquisizioni, come quelle di Eca Consult, Gunpowder e H.T. High Technology, in grado di offrire soluzioni Erp, Crm e innovative solutions attraverso una strategia multi-brand, collaborando con diversi partner tecnologici di rilievo come Sap, Microsoft, Salesforce, Ibm, Google e Aws.
«La nostra società offre in Italia un notevole valore aggiunto rispetto agli altri vendor», spiega Raul Cerda, direttore di Seidor Italia. «Possiamo vantare un portafoglio ampio di prodotti e servizi, che ci rende un’alternativa molto competitiva sul mercato e abbiamo acquisito diverse società con competenze a 360 gradi in vari settori. La nostra offerta è, quindi, completa, con un know-how specifico che ci permette di offrire molteplici soluzioni in vari ambiti, sempre restando vicini ai nostri partner e clienti». Ed è proprio questo il fulcro del modello di business della società spagnola. «Siamo una “glocal company” con una grande esperienza, frutto di più di quarant’anni di presenza sul mercato e con una vasta competenza nelle tecnologie, globale ma con un forte legame con il territorio», sottolinea Cerda.
«Non dimentichiamo le nostre origini, siamo nati a Barcellona e poi ci siamo espansi nel mondo, ma il nostro Dna si basa sulla prossimità: siamo un “close partner” per i nostri clienti, a cui possiamo offrire una copertura globale e una vasta esperienza in diversi Paesi. Quindi globalità e prossimità, e trovare una compagnia che offra entrambe le cose non è facile».
In Italia, la società ha già 230 professionisti che, supportati dal team globale, sono impegnati a rendere la trasformazione digitale non solo un obiettivo, ma una realtà quotidiana per oltre 250 clienti, con l’ambizione di raddoppiare questo numero nei prossimi anni.
«Siamo cresciuti raddoppiando a livello globale il nostro numero di persone ogni cinque anni, per cui il nostro obiettivo è diventare partner Ict in Italia raddoppiando il nostro personale e il nostro fatturato nei prossimi quattro anni, raggiungendo quota 50 milioni di euro, visto che personalmente sono arrivato in Italia solo lo scorso luglio», spiega Cerda.
Obiettivo non impossibile, vista la variegata offerta della società che spazia da soluzioni di Intelligenza artificiale e Cloud a Big Data ed Erp, pensate per rispondere alle specifiche esigenze di settori industriali differenti, e alla sua capacità di guidare, come partner strategico, le imprese italiane nel loro percorso di innovazione con un portafoglio diversificato di soluzioni, in primis nell’ambito della sicurezza informatica, sempre più cruciale per poter proteggere il proprio business e innovare. Topic al centro anche della Seidor Academy, creata per formare nuovi talenti tramite percorsi formativi su tematiche chiave come la cybersecurity appunto, ma anche il cloud computing e l’IA, con l’obiettivo di preparare le future leve del settore. «Dobbiamo educare il mercato sull’IA», sottolinea Cerda. «È importante capire come utilizzare questa tecnologia, perché se non ne fai parte, non esisti. Essa non deve spaventare, è uno strumento utile per migliorare l’efficienza: riducendo l’operatività, fa guadagnare tempo alle aziende da dedicare a strategia, innovazione e creatività, e alle persone per avere più tempo per sé stesse e per godersi la vita».
Non è un caso che il claim di Seidor sia “Humanize technology”, a delineare una precisa mission: contribuire a un mondo migliore attraverso una tecnologia al servizio degli esseri umani e non viceversa.
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