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Assoesercenti: Polizza catastrofale, quanto costa alle Pmi? Le imprese siciliane pagheranno il prezzo più alto


Assoesercenti: Polizza catastrofale, quanto costa alle Pmi? Le imprese siciliane pagheranno il prezzo più alto.

Il presidente Politino: “Necessario introdurre un sistema di agevolazioni iniziali per le imprese”

La stipula della polizza catastrofale porta a nuove spese per le imprese italiane, con un costo che varia, sia in relazione all’attività svolta che alla zona di riferimento. La scadenza per sottoscrivere le assicurazioni a copertura dei danni causati dalle catastrofi naturali è fissata al 31 marzo 2025 e secondo le simulazioni pubblicate da Facile.it i costi possono superare i 1.000 euro.
Introdotto dalla Legge di Bilancio 2024, l’obbligo di polizza catastrofale per le imprese italiane debutta a marzo, con la scadenza per la stipula fissata al giorno 31 del mese. Numerosi i soggetti che saranno tenuti a rispettare l’adempimento (circa 4 milioni di polizze da stipulare) e, in linea generale, si tratta di tutte le imprese con sede legale in Italia, o con sede legale all’estero ma con stabile organizzazione in Italia, tenute all’iscrizione al Registro delle Imprese.
La portata dell’obbligo di assicurare i beni d’impresa contro i rischi legati a eventi catastrofali come terremoti o alluvioni è rilevante, anche dal punto di vista della spesa da sostenere.
Secondo il presidente di Assoesercenti Sicilia Salvo Politino “le simulazioni pubblicate da Facile.it, che prendono in esame tre tipologie di attività commerciali: ristorante, autofficina e hotel, nelle città di Milano, Roma e Palermo, evidenziano che un ristorante con un immobile da 300.000 euro e con attrezzature da 100.000 euro, dovrà pagare un importo di 343,50 euro a Milano, 401 euro a Roma e 469 euro a Palermo”. Per la copertura assicurativa di un’autofficina invece, considerando un fabbricato del valore di 400.000 euro e 200.000 euro di attrezzature, il costo della polizza catastrofale sarà di 359 euro a Milano, valore che diventa 434 euro a Roma e arriva a 551 euro, invece, a Palermo. Più alti i costi per gli hotel: in caso di struttura di valore pari a 1 milione di euro e attrezzature pari a 500.000 euro, il costo della polizza ammonterà a 703,5 euro a Milano, 720,5 euro a Roma e 1.033,5 euro a Palermo.

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Analisi del Centro Studi di Assoesercenti su dati elaborati da facile.it

Il costo del premio assicurativo terrà conto di una serie di fattori quali: la zona di ubicazione, la vulnerabilità dei beni assicurati, la rischiosità del territorio ma anche “modelli predittivi”.
Le polizze assicurative possono prevedere l’applicazione di massimali o limiti di indennizzo, secondo i seguenti criteri:
· per la fascia fino a 1 milione di euro di somma assicurata, trova applicazione un limite di indennizzo pari alla somma stessa assicurata;
· per la fascia da 1 milione a 30 milioni di euro di somma assicurata, trova applicazione un limite di indennizzo non inferiore al 70 per cento della somma assicurata.
Cosa succede a chi non si adegua all’obbligo?
· La normativa prevede che dell’obbligo si tenga conto nell’assegnazione di contributi, sovvenzioni o agevolazioni di carattere finanziario a valere su risorse pubbliche, anche con riferimento a quelle previste in occasione di eventi calamitosi e catastrofali. Questo significa che le aziende che non stipulano l’assicurazione contro le calamità naturali, entro i termini previsti dalla legge, possono quindi subire effetti pregiudizievoli nell’assegnazione di agevolazioni o contributi pubblici.

Secondo il presidente di Assoesercenti Salvo Politino “per le pmi, già messe a dura prova dalla crisi economica, questo adempimento rappresenta l’ennesimo onere di cui le aziende dovranno farsi carico.
Sarebbe stato più giusto e opportuno prevedere un supporto iniziale, ovvero un sistema di agevolazioni per abbattere i costi della polizza. Tutelare le imprese non significa introdurre nuovi adempimenti e oneri ma snellire la burocrazia e prevedere incentivi e sostegni”.



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