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Riceviamo e pubblichiamo

Un intervento sul tema rifiuti in seguito alla delibera della Giunta regionale dello scorso 11 febbraio che ha disposto l’ampliamento della discarica di Ugento e l’apertura della discarica di Corigliano d’Otranto.

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Il documento che segue è a firma delle associazioni:

Amanti della Natura- Coordinamento Ambiente e Salute della Provincia di lecce- Isde Lecce- Lilt Lecce- Campagna Aria Pulita- Naturalmente No Rifiuti- Nuova Messapia- NoiAmbiente e B. C.- AEEOS Onlus Lecce- Circolo di Legambiente Leverano e Terra d’Arneo-Wwf Lecce

Introduzione

“Di seguito il comunicato depositato alla convocazione della Consulta provinciale e sottoscritto da alcune associazioni presenti in sede.
Senza avere la presunzione della veggenza, nel nostro comunicato, sono raccolte molte delle osservazioni espresse un po’ da tutti i partecipanti all’assemblea.
Con l’esclusione, ovviamente, degli interventi del sindaco di Corigliano, Dina Manti, che ha chiaramente rimarcato l’irresponsabilità da parte della Regione verso la riapertura della discarica di Corigliano a causa della fragilità del sito verso il rischio di inquinamento della falda, e del dr. Prisco Piscitelli presente durante quasi tutto l’incontro. Prisco è stato molto esaudiente riguardo il tema che ha visto riunita la consulta, ha dato il suo parere da medico e lo ha specificato, dicendo riguardo la discarica di Corigliano, che la soluzione dei monitoraggi in auto gestione non può essere attendibile e per tale motivo ha volutamente fatto riferimento agli stessi -monitoraggi- in autogestione rilasciati dalla Provincia a Colacem con L’Aia 2021.
Invece per il sopraelevamento della discarica di Ugento ha dato la sua disponibilità per un incontro di approfondimento sui risultati dei relativi dati sanitari che Asl ha già. Secondo tali dati è molto probabile che la discarica non abbia i requisiti per l’ampliamento.
Restiamo in attesa della risposta e quindi delle scelte che la Provincia intende adotterà per evitare l’apertura delle due Discariche, quella di Burgesi di Ugento e quella di Corigliano.
Che, vogliamo sperare, non sia quella pubblicata sul proprio blog dal “Centro studi agronomi” presenti in consulta, dove scrivono:
“Utilizzo Limitato della Discarica Il vicepresidente della Provincia di Lecce, Fabio Tarantino, suggerisce di destinare la discarica di Corigliano solo ai comuni che praticano una raccolta differenziata spinta”
.”

Il documento

La Provincia di Lecce e la Consulta Ambiente decida l’assoluto NO alla apertura e ampliamento di discariche sia a Corigliano d’Otranto che a Ugento che in qualsiasi altra parte della Puglia.

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Per queste sottoindicate ragioni:

1. Convenzione di Aarhus sulla partecipazione nelle decisioni in tema ambientale. La

Convenzione sottoscritta dall’Italia che attribuisce al pubblico (individui e associazioni

che li rappresentano) il diritto di accedere alle informazioni e di partecipare nelle

decisioni in materia ambientale, così come ad avere diritto di ricorso se questi diritti non

vengono rispettati. Questo prima che le decisioni vengano prese.

2. Patto dei sindaci sottoscritto dalla Regione Puglia alla presenza del Ministro

dell’Ambiente Frattin durante la Fiera del Levante 2023. Già ad Aprile 2018 il

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Presidente della Regione Puglia ha sottoscritto la dichiarazione di impegno dei

Coordinatori territoriali al fine di sostenere la visione del Patto dei Sindaci. Patto

ufficializzato nel 2023 durante la Fiera del Levante alla presenza del Ministro

dell’Ambiente Frattin (vedi link). La Regione Puglia, in linea con quanto proposto a

livello internazionale e nazionale, si è impegnata nell’avvio di politiche di contrasto al

dissesto idrogeologico, di tutela delle acque e di decarbonizzazione e lotta ai

Cambiamenti Climatici a partire da azioni che interessano alcuni contesti industriali fino

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a promuovere e supportare, in un’ottica di complementarità, un impegno “dal

basso” delle comunità locali attraverso le proprie amministrazioni.

3. Tra i vari punti di pianificazione si legge “la valutazione della vulnerabilità e della

propensione al rischio finalizzata alla conoscenza degli elementi ambientali (es.

idrogeologici, risorse idriche, suolo, biodiversità, etc), infrastrutturali oltre che sociali ed

economici che determinano la vulnerabilità del territorio e la comprensione della loro

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interazione con il clima che cambia;” ( Link: https://pugliacon.regione.puglia.it/web/sit-puglia-

dipartimento/news-cambiamenti-climatici/-/asset_publisher/wYPmta9j5r4g/content/patto-dei-sindaci-per-clima-ed-

energ-1 – Comunicato Regione Puglia: https://press.regione.puglia.it/-/fdl-2023.-il-ministro-dell-ambiente-pichetto-

fratin-e-il-presidente-della-regione-puglia-emiliano-al-convegno-sul-cambiamento-climatico – Il patto Anci siglato:

https://www.anci.puglia.it/web/wp-content/uploads/2023/09/Patto-per-il-Clima-.pdf )

4. Fallimento obiettivi nella gestione dei rifiuti. Sulla apertura della discarica di Corigliano

e l’ampliamento di Ugento si discuteva e decideva ben 30 anni fa. Oggi nel 2025 stiamo

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ancora a discutere della “necessità” di aprire la discarica di Corigliano e ampliare

Ugento, sapendo benissimo che sotto le discariche c’è la falda salentina e che parlare

ancora di discariche certifica il fallimento totale della gestione virtuosa dei rifiuti?

5. La provincia di Lecce è stracolma di rifiuti e si vogliono aggiungere a quelli

presenti altri. In provincia di Lecce, leggendo i documenti pubblicati sui siti

istituzionali impianto per impianto, e sommando le tonnellate di rifiuti, sia già

autorizzate che in fase di progetto, si arriva ad un totale di 3 milioni tonnellate/anno.

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Già questo dato dovrebbe far riflettere e portare a prendere provvedimenti.6. Dati epidemiologici del Salento. Corigliano d’O., come Ugento, ricadono ancora

nell’ultimo report sui tumori presentato in queste settimane dall’Asl (Atlante dei tumori)

in due aree rosse definite “cluster” perché i dati di incidenza tumorale sono più alti e di

gran lunga superiori a quelli attesi. La presenza di effetti così impattanti sulla salute

umana, e soprattutto sui bambini che sono i più esposti e vulnerabili, sono dovuti alla

presenza di impianti industriali insalubri e le discariche con tutta la filiera di gestione,

trattamento, incenerimento sono compresi tra i maggiori detrattori di salute. La

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sottrazione di salute per cause ambientali, oltre ad impattare sulle vite dei cittadini di

tutte le comunità, rappresenta un altissimo costo in termini di spesa pubblica sanitaria.

Tra ammalarsi e curarsi è meglio non ammalarsi affatto e rimuovere le cause a monte!

7. Differenziata ferma ancora al palo per molti comuni nel Salento e in Puglia. Infatti,

la motivazione che porta a decidere la Regione, come riferito in questi giorni

dall’assessore regionale all’Ambiente Triggiani è che bisogna aprire perché molti

comuni pugliesi e, soprattutto salentini, non riescono a fare la raccolta differenziata dei

rifiuti.

8. Adottare un piano di produzione di Rifiuti senza preoccuparsi di ridurli, e avviarli

verso l’incenerimento in modalità CSS, è contro le direttive Direttiva 2008/98/CE e

2018/851 recepite negli ordinamenti nazionali entro il 12 dicembre 2010. Che

mirano alla piena economia circolare senza alcuna distruzione quale

l’incenerimento.

9. La falda del Salento è vulnerabilissima e non si possono posizionare discariche.

Questo è certificato da vari studi pubblicati nel corso degli anni e soprattutto dallo studio

realizzato nel 2002 dal prof. Cotecchia università di Bari IRPI CNR sulla Vulnerabilità

dell’acquifero di Corigliano d’Otranto e ad oggi 2025 ancora si insiste nel voler aprire

discariche?

10. A Corigliano d’Otranto c’è già una vecchia discarica colma di rifiuti accanto alla

cava dove aprire la nuova che pone a rischio di contaminazione il suolo e l’acqua di

falda. Nel 2010 su mandato della Regione Puglia il CNR ha realizzato uno studio dove

accertava l’avvenuta contaminazione dell’acqua di falda e che i valori erano rientrati nei

parametri di legge. Ma lo stesso CNR ammetteva l’assurdità di posizionare una

discarica sulla falda freatica del Salento.

11. Crisi idrica. La Regione Puglia proprio in questi giorni rilancia l’allarme che già

paventato che la Puglia è in emergenza idrica e l’acqua potabile nei prossimi mesi potrà

essere razionata. E non si sa se per l’estate i rubinetti avranno ancora acqua da

erogare.

12. Consumo di suolo. La provincia di Lecce è in cima da anni alle classifiche nazionali

Ispra per il Consumo di Suolo naturale. Le discariche come la filiera dei rifiuti

consumeranno centinaia di ettari di suoli naturali cancellando aree naturali e forestali

vera barriera agli inquinanti e garanzia di aria pulita e salute pubblica. In piena crisi

climatica, ecologica ed oggi idrica si continua ancora lanciati in questa china?

13. L’unica via virtuosa da percorrere oggi, come nel 2009, è la Strategia Rifiuti Zero

che pone quale primo punto il “Non produrre rifiuti” perché il migliore rifiuto da

gestire, trasportare, trasformare, smaltire è quello mai prodotto.



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