Il debito dello Stato verso le aziende Fvg ammonta a 2 miliardi


Il debito dello Stato verso le aziende del Fvg.

Il Friuli Venezia Giulia si trova a fare i conti con un debito di almeno due miliardi di euro accumulato dallo Stato centrale nei confronti delle imprese fornitrici di beni e servizi alla Pubblica Amministrazione.

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Un problema che si inserisce in un contesto più ampio: a livello nazionale, il debito commerciale della PA ha raggiunto i 58,6 miliardi di euro, il dato più alto in Europa in rapporto al PIL. A denunciarlo è l’Ufficio Studi della CGIA di Mestre, che ha evidenziato come i ritardi nei pagamenti siano una piaga cronica per il sistema economico italiano, penalizzando in particolare le piccole imprese.

Un problema nazionale, ma il FVG si distingue per efficienza

Va sottolineato che la Regione Friuli Venezia Giulia, il sistema sanitario locale e i Comuni della regione risultano virtuosi nella gestione dei pagamenti, rispettando le scadenze previste dalla legge e in molti casi saldando in anticipo le proprie fatture.

Tuttavia, il problema si concentra soprattutto sugli enti dello Stato centrale, tra cui ministeri ed enti pubblici nazionali, che accumulano ritardi significativi nei pagamenti. Nel 2023, metà dei ministeri non ha rispettato le tempistiche stabilite, con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali che ha registrato un ritardo medio di oltre 13 giorni, seguito dal Ministero della Cultura (10,94 giorni) e dal Ministero dell’Interno (10,71 giorni).

Infrastrutture e liquidità: le cause dei ritardi

Le principali criticità nel 2024 hanno riguardato i lavori pubblici, in particolare quelli su ferrovie, autostrade e strade. La CGIA di Mestre evidenzia che le cause principali dei mancati pagamenti sono la mancanza di liquidità nelle casse pubbliche, l’inefficienza burocratica e le richieste, sempre più frequenti, di ritardare l’emissione delle fatture o degli stati di avanzamento lavori. Un fenomeno che colpisce in modo particolare le piccole e medie imprese, spesso senza il potere contrattuale necessario per imporsi sulle tempistiche imposte dalla PA.

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L’impatto sulle imprese del FVG

Le aziende friulane, che operano nel settore delle forniture pubbliche, si trovano quindi in una situazione di grande difficoltà. Molte di esse sono costrette ad affrontare problemi di liquidità, accumulando a loro volta debiti o ritardando investimenti e assunzioni. La situazione è resa ancora più critica dal fatto che le imprese fornitrici della PA non possono compensare direttamente i crediti maturati con i debiti fiscali e contributivi, creando un circolo vizioso di sofferenza economica.

La proposta della CGIA: compensazione automatica

Per risolvere il problema, la CGIA di Mestre propone una soluzione chiara: introdurre un meccanismo di compensazione automatica tra crediti commerciali e debiti fiscali. Questo permetterebbe alle imprese di ricevere un sollievo immediato, riducendo la pressione finanziaria e garantendo un sistema più equo. Si tratta di una riforma che il mondo imprenditoriale invoca da anni, ma che non ha ancora trovato una concreta attuazione legislativa.



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