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La Boccia a settembre scorso è stata oggetto di una perquisizione effettuata da parte dei Carabinieri del nucleo investigativo che sequestrarono materiale informatico tra cui i telefoni
Anna Maria Boccia si è presentata oggi in Procura a piazzale Clodio per essere interrogata dai pm di Roma nell’indagine che la vedeva indagata per violenza o minaccia a corpo politico e lesioni ai danni dell’ex ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano procedimento penale che prende origine da un esposto presentato dal giornalista. È durato oltre quattro ore l’interrogatorio fiume dei pm di piazzale Clodio. L’accusa di minaccia a corpo politico per le pressioni al ministro in relazione alla sperata nomina a consigliera del Mic è stato riformulato in “stalking“, a cui si aggiungono le “lesioni” (la ferita al capo del ministro), il “falso” per aver omesso il potenziale conflitto di interessi come imprenditrice nel suo curriculum, l’”indebita interferenza nella vita” di Federica Corsini moglie di Sangiuliano, (registrando una telefonata in viva voce fatta da Sangiuliano mentre parlava con lei e diffondendone poi i contenuti) e la “diffamazione” verso l’ex capo di gabinetto Gilioli, accusato da lei di aver controfirmato la sua nomina, un dato però che non risulta dagli atti acquisito al ministero dai Carabinieri del Nucleo investigativo di Roma.
Contestate anche false dichiarazioni nel curriculum redatto per l’organizzazione di eventi. Nel corso dell’interrogatorio davanti al procuratore aggiunto Giuseppe Cascini e alle pm Barbara Trotta e Giulia Guccione è stata affrontata anche la vicenda della ferita alla testa riportata dal ministro. Boccia avrebbe negato le accuse affermando che il taglio sulla fronte sarebbe dovuto ad una caduta.La donna non ha portato documentazione probatoria delle sue dichiarazioni se non una memoria scritta e su alcuni temi ha preferito non rispondere. Ancora da chiarire la presunta gravidanza della Boccia, che secondo uno scambio di messaggi rivelato da Sangiuliano, potrebbe essere frutto della loro relazione.
La 41enne imprenditrice di Pompei a settembre scorso è stata oggetto di una perquisizione effettuata da parte dei Carabinieri del nucleo investigativo che sequestrarono materiale informatico tra cui il cellulare, un pc e gli occhiali smart utilizzati per effettuare filmati abusivi all’interno della Camera dei Deputati che le sono costati un Daspo che le impedisce l’ingresso a Montecitorio. “Ha risposto alle domande e circostanziato le risposte che abbiamo dato” si è limitato a dire il legale difensore della Boccia uscendo dalla città giudiziaria di piazzale Clodio insieme alla sua assistita che non ha risposto ai cronisti.
Ieri il fratello Andrea Gaetano Boccia 44 anni, è stato arrestato dai Carabinieri di Torre Annunziata (Napoli) con l’accusa di furto di energia elettrica per il suo negozio di abbigliamento che si trova a Pompei. Durante un controllo nell’esercizio commerciale, i militari dell’arma hanno scoperto un magnete che, applicato al contatore della corrente dell’atelier di Andrea Gaetano Boccia , gli consentiva di non registrare i consumi, come accertato dai tecnici dell’Enel, intervenuti con i Carabinieri. È così scattata d’ufficio l’accusa di furto aggravato per il fratello della Boccia, che è in attesa del processo per direttissima dinnanzi al Tribunale di Torre Annunziata.
Al giudice Boccia ha rilasciato dichiarazioni per chiarire la sua posizione, sostenendo che il laboratorio dove è stato rinvenuto il bypass del contatore elettrico, era stato preso in affitto due anni fa, e di non essere a conoscenza della presenza di quel meccanismo fraudolento. L’atelier è risultato avere in vigore un regolare contratto di fornitura per il quale dal 2016 a oggi sono stati versati circa 35mila euro.
Il giudice Emma Aufieri, dopo avere ascoltato il commerciante, si è riservato la decisione sulla richiesta del suo difensore, l’avvocato Palomba di non applicare una misura cautelare al commerciante. La Procura di Torre Annunziata ha invece fatto istanza per la concessione dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria
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