Vigili a Napoli, fuga dei giovani in 70 si sono già dimessi: «Stressati dal lavoro»

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Vigili urbani: uno su quattro va via dal Comune di Napoli poco dopo l’assunzione. È questo il dato fornito a Il Mattino dal sindacato Cisl Funzione Pubblica, ed è alla base della coperta cronicamente corta del corpo di polizia municipale in città. Le assunzioni non sono certo mancate, dall’insediamento dell’amministrazione Manfredi fino a oggi. I poliziotti locali in servizio sul territorio comunale del capoluogo partenopeo, al momento, sono 1170.

Negli ultimi mesi del 2021, quando cioè l’attuale amministrazione subentrò a Palazzo San Giacomo, i vigli urbani erano 1350. Le cifre che avete appena letto le ha in sostanza, ci sono 180 agenti in meno, a fronte delle 260 assunzioni che il Comune ha provveduto a fare negli ultimi 3 anni. Non sono state poche, ma il personale a disposizione è diminuito. Le cause di questo controsenso sono varie, articolate e hanno che vedere solamente in parte con i pensionamenti progressivi degli agenti.

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Le cause

Licenziamenti spontanei, cambi di profilo, progressioni. Alla base della fuga degli agenti da Napoli ci sono sostanzialmente questi fattori. Allo stress di chi lavora in una città difficile come Napoli si aggiunge il fatto che in altre realtà, «come Città Metropolitana, si guadagna di più, visto anche il predissesto di Palazzo San Giacomo», spiega Agostino Anselmi, della Cisl Funzione Pubblica. Tanti giovani agenti, insomma, dopo l’assunzione continuano a iscriversi a concorsi pubblici in altri enti o vanno in mobilità. «Al momento pendono circa 60 domande di mobilità – prosegue Anselmi – Il Comune non sta pagando i compensi legati agli istituti contrattuali, e alcuni li paga con ritardo. I turni sono poi spesso decisi a seconda delle esigenze. In generale servirebbe aumentare le indennità specialmente per gli agenti che sono impiegati nei servizi stradali. Gli ultimi assunti, per esempio, sono stremati e stressati essendo rimasti da soli a svolgere l’attività più usurante della viabilità. Bisogna cambiare registro rapidamente, l’amministrazione si cali maggiormente nella realtà e dialoghi di più con i sindacati». Intanto, si spera che con le assunzioni di cui ha dato notizia De Iesu, la situazione possa migliorare. In ogni caso, resta il dato: «A oggi il Comune di Napoli ha oltre 100 agenti di polizia municipale in meno rispetto al 2024 – conclude Anselmi – e circa duecento unità in meno rispetto al 2023».

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Le cifre

Secondo le cifre fornite da Cisl Funzione Pubblica, delle 260 assunzioni fatte nell’ultimo triennio, «oltre 70 agenti nuovi assunti già si sono dimessi spontaneamente». Poco meno di uno su 4, come detto. Inoltre, «40 dipendenti hanno ottenuto un cambio profilo con progressioni 2023 – prosegue il sindacato – 35 sono le promozioni da agente ad ufficiale, sempre nel 2023 e 40 nuove promozioni programmate da agente ad ufficiale nel 2025». Oltre alle dimissioni e ai cambi di profili, ovviamente, ci sono i pensionamenti: «160 in due anni». Ne sono previsti «altri 40 nell’anno in corso e oltre 100 nel triennio 2025/2027».

Le ricadute si riverberano sui servizi al cittadino, sulla viabilità, sui grandi eventi, sui controlli ai taxi e alle attività ricettive extralberghiere (con il nucleo della polizia turistica ridotto all’osso) e su altri temi (come per esempio il sottodimensionamento del servizio di carroattrezzi di cui ci siamo occupati nei giorni scorsi). Se si guarda allo “storico” della composizione del corpo di polizia municipale, il trend della carenza di agenti diventa ancora più chiaro. Secondo i numeri forniti a Il Mattino nei mesi scorsi dall’assessorato alla Sicurezza e alla Polizia Municipale di De Iesu, che sta facendo il possibile per fronteggiare la situazione, i vigili urbani nel 2019 erano circa 1500. Più si va indietro nel tempo, più gli agenti diminuiscono. Nel 2015 Palazzo San Giacomo c’erano addirittura 1800 vigili urbani. Un numero che oggi appare quasi irraggiungibile, nonostante le assunzioni in programma, ribadite dallo stesso De Iesu: «Il sindaco, in qualità di presidente Anci, ha lavorato molto con il governo per eliminare i vincoli di assunzione diretta dalle graduatorie a scorrimento. In pratica, lo scopo è stato quello di poter assumere senza dover fare nuovi concorsi. Stimiamo perciò che entro un mese arriveranno altri 60 nuovi agenti, assunti a tempo indeterminato. Seguirà poi l’assunzione di un’altra ventina di vigili».





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