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In un contesto economico e sociale in costante evoluzione, le aziende del terziario e dei servizi sono chiamate ad affrontare sfide sempre più complesse: innovare, aumentare la produttività e mantenere un vantaggio competitivo sul mercato. In questo scenario, le persone rappresentano il vero asset strategico. Il benessere dei dipendenti – e quindi anche dei dirigenti – non è più considerato un semplice beneficio accessorio, ma un investimento fondamentale per la crescita sostenibile delle imprese.
Recenti dati del Sistema Informativo Excelsior evidenziano una crescente difficoltà nel reperire e trattenere figure dirigenziali. Nel febbraio 2025, le imprese italiane hanno programmato 403.890 assunzioni, ma il 47,9% di queste posizioni risulta di difficile copertura, principalmente a causa della mancanza di candidati (30%). In particolare, le professioni intellettuali e scientifiche, tra cui rientrano molte posizioni dirigenziali, registrano tassi di reperimento problematici: ad esempio, gli analisti e specialisti nella progettazione di applicazioni presentano una difficoltà di reperimento del 68,6%.
La contrattazione collettiva nazionale (CCNL) assume così un ruolo centrale nel ridefinire diritti, tutele e strumenti di welfare, adeguandosi alle nuove esigenze dei lavoratori e delle imprese. I rinnovi dei ccnl non si limitano più alla sola definizione di retribuzioni e orari di lavoro, ma pongono l’accento sul benessere olistico del lavoratore e sulla qualità della vita, offrendo soluzioni innovative che favoriscono la motivazione, la produttività e il coinvolgimento.
Il CCNL Dirigenti Terziario, sottoscritto da Manageritalia e dalla controparte datoriale, rappresenta un modello avanzato di contrattazione collettiva che risponde alle mutate esigenze del contesto socioeconomico. Questo contratto è pensato per tutelare e valorizzare il ruolo dei dirigenti delle aziende dei servizi, fornendo un sistema articolato di tutele e servizi ad alto valore aggiunto.
Il contratto si distingue per un approccio innovativo, che integra welfare pubblico e privato, creando un sistema unico nel panorama contrattuale italiano. Un modello che garantisce sicurezza e protezione ai dirigenti e offre alle imprese strumenti concreti per attrarre, valorizzare e fidelizzare risorse altamente qualificate.
Insomma, oggi il CCNL Dirigenti Terziario è evoluto nel tempo ampliando il suo purpose dalla tutela allo sviluppo professionale e benessere personale, da facilitatore di accordi tra le parti a strumento di attrazione e fidelizzazione.
I pilastri del CCNL Dirigenti Terziario
- Tutela completa del rapporto di lavoro
Il contratto regola tutte le fasi del rapporto di lavoro del dirigente, dall’assunzione alla cessazione, includendo eventi come aspettativa, trasferimenti, maternità e paternità, malattia e infortuni professionali ed extraprofessionali, e tutele in caso di risoluzione del rapporto di lavoro.
- Assistenza sanitaria integrativa (Fasdac)
Il Fasdac eroga assistenza sanitaria integrativa al Servizio sanitario nazionale, coprendo le principali prestazioni mediche e odontoiatriche per i dirigenti e le loro famiglie, anche dopo il pensionamento. Questo sistema garantisce un livello di protezione sanitaria superiore rispetto a quello pubblico, favorendo il benessere fisico dei manager e dei loro cari.
- Previdenza complementare (Fondo Mario Negri)
Il Fondo Mario Negri rappresenta il secondo pilastro previdenziale, offrendo trattamenti pensionistici complementari e prestazioni fruibili già durante l’attività lavorativa, come anticipazioni di Tfr e prestazioni assistenziali. Il fondo prevede anche la possibilità di richiedere la Rita (Rendita integrativa temporanea anticipata), una sorta di ammortizzatore sociale fruibile nei 5-10 anni precedenti il pensionamento.
- Programma assicurativo contrattuale (Associazione Antonio Pastore)
Il terzo pilastro è rappresentato dall’Associazione Antonio Pastore, che gestisce un programma assicurativo volto a garantire forme di previdenza integrativa individuale e coperture assicurative specifiche. Attraverso Assidir vengono offerte soluzioni personalizzate a favore dei dirigenti e delle loro famiglie, anche al di fuori del contratto di lavoro.
- Formazione continua e politiche attive (Cfmt)
Il Cfmt garantisce un sistema integrato di formazione permanente per i dirigenti, offrendo percorsi di aggiornamento e sviluppo professionale. Il centro gestisce anche le politiche attive per la ricollocazione, collaborando con agenzie specializzate come XLabor e offrendo servizi di outplacement, supporto alla carriera e formazione continua.
- Benessere personale e familiare
L’ultimo pilastro introdotto dal CCNL riguarda il benessere personale e familiare dei dirigenti. Il contratto prevede un credito welfare annuo, che può essere utilizzato per servizi e benefit dedicati non solo ai dirigenti, ma anche ai familiari estesi (oltre al coniuge e ai figli – naturali, adottivi, affidati o affiliati – le parti delle unioni civili, i genitori, i nonni e i bisnonni). Le aziende possono aumentare questo credito attraverso regolamenti o accordi aziendali, offrendo così un ulteriore supporto ai propri manager.
Un sistema equilibrato tra costi e benefici
Il CCNL Dirigenti Terziario offre vantaggi tangibili sia alle imprese che ai dirigenti, creando un equilibrio sostenibile tra costi e benefici.
- Per le imprese: nonostante il costo aziendale sia leggermente superiore rispetto ad altri contratti dirigenziali, il sistema di welfare garantisce un ritorno significativo in termini di attrattività, fidelizzazione e produttività. Le aziende possono inoltre beneficiare di vantaggi fiscali e di un miglioramento del clima organizzativo.
- Per i dirigenti: il contratto assicura una retribuzione netta più elevata, grazie alla possibilità di dedurre integralmente i contributi versati alla previdenza complementare del Fondo Mario Negri. Inoltre, il maggiore onere contributivo del sistema di welfare è sostenuto principalmente dalle aziende (oltre il 90%), incidendo positivamente sulla retribuzione netta del dirigente.
- Personalizzazione del welfare: Il contratto offre strumenti per ampliare e personalizzare l’investimento in welfare, consentendo ai dirigenti di versare contributi addizionali al Fondo Mario Negri o di incrementare il credito welfare attraverso accordi o regolamenti aziendali.
La contrattazione come strumento di innovazione sociale
Il CCNL Dirigenti Terziario si distingue non solo per la completezza delle tutele offerte, ma anche per la capacità di interpretare la contrattazione collettiva come un motore di innovazione sociale. Non si tratta solo di un insieme di norme, ma di un sistema dinamico che evolve insieme alle esigenze dei dirigenti e delle aziende.
La contrattazione collettiva non è più uno strumento statico, ma un mezzo per anticipare i cambiamenti del mercato del lavoro e favorire la crescita sostenibile delle imprese. Il contratto si adatta ai nuovi bisogni di benessere, flessibilità e sicurezza, rispondendo alle sfide di un contesto economico in continua evoluzione. L’esperienza di Manageritalia e Confcommercio rappresenta un modello virtuoso di contrattazione collettiva che valorizza il capitale umano, favorendo l’innovazione e la produttività senza sacrificare il benessere delle persone. Questo contratto dimostra come sia possibile creare un sistema di tutele e servizi che soddisfi le esigenze dei dirigenti e, al contempo, supporti le aziende nel loro percorso di crescita.
In un mondo in cui le persone sono il vero motore dell’innovazione, investire nel benessere dei dirigenti non è solo una scelta etica, ma una strategia vincente. Il futuro della contrattazione collettiva passa da qui: mettere le persone al centro, offrendo loro strumenti concreti per crescere, innovare e costruire aziende sane, competitive e socialmente responsabili.
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