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In Umbria il turismo lento, dato il grande legame della regione tra cultura e spiritualità, rappresenta un punto di forza. Il tutto viene ancora di più valorizzato pensando all’edizione 2025 di Cammini Aperti che torna il 10 e 11 maggio. In questo focus ci si concentra sui percorsi e i luoghi perfetti da vedere tra cultura e spiritualità.
Cammini Aperti 2025: ecco l’edizione Giubileo
L’edizione Cammini Aperti 2025 sarà, come prevedibile, decicata al Giubileo e un modo speciale di promuovere l’Umbria unendo storia, cultura e spiritualità. Tantissimi i percorsi per camminate e pellegrinaggi in Umbria ma in questo caso si vanno ad analizzare tre cammini specifici.
Per il calendario dell’anno, infatti, la tematica della spiritualità collegata al cammino è ancora più forte e i sentieri scelti non sono frutto della casualità ma ripercorrono luoghi di culto di rilevanza internazionale.
Si tratta della possibilità di farsi accompagnare da guide specializzate lungo percorsi dai 7 ai 12 km, in tre distinti cammini: Vie e Cammini di San Francesco, Vie e Cammini Lauretani, Cammino di San Benedetto.
La Via di Francesco
La Via di Francesco è un viaggio spirituale, un itinerario che collega tra loro alcuni luoghi della vita e della predicazione di San Francesco d’Assisi. Questo percorso di pellegrinaggio vuole riproporre l’esperienza francescana nelle terre che il Poverello ha calcato.
In onore del Giubileo si omaggia il Santo Patrono italiano partendo da Firenze o da Rimini e toccando Toscana, Emilia Romagna, Umbria e Lazio attraverso i luoghi simbolo della vita di San Francesco giungendo fino alla valle santa di Rieti.
La via di Francesco consiste in due distinti percorsi che portano ad Assisi. Il percorso del Nord parte da La Verna ed è lungo 189 chilometri, il percorso del Sud parte da Roma ed è lungo 247 chilometri. Entrambi presentano delle varianti, itinerari alternativi o suggerimenti per poter raggiungere e visitare qualche significativo luogo francescano.
Via e Cammini Lauretani
Il pellegrinaggio Lauretano rappresenta un cammino di antica tradizione che collega alcuni luoghi di culto italiani come il santuario della Santa Casa di Loreto nelle Marche, la basilica di San Francesco ad Assisi e il convento francescano delle celle di Cortona in Toscana. Il percorso arriva fino a Siena dove parte la via Francigena.
Dalla fine del ‘500 la principale via verso Loreto è stata la “Via Lauretana” che collegava Roma al porto di Ancona, e si impose come percorso privilegiato anche per i pellegrini che intendevano testimoniare la fede, unendo in un unico percorso i tre centri spirituali della Cristianità: Roma, Loreto ed Assisi. Con la Via Francigena e la Via Romea, la Via Lauretana era il maggior itinerario di fede in Italia ma non era l’unica via per raggiungere Loreto: da nord a sud, da est ed ovest, si intrecciava un fitto reticolo di connessioni, deviazioni e percorsi alternativi, ossia i “Cammini Lauretani”.
Itinerari di fede come la Via di Jesi, la Via Clementina, la Via Aprutina, la Via di Visso-Macereto, il percorso da Loreto ad Ancona, oltre alle connessioni con le vie del pellegrinaggio internazionale (Via Francigena, Via Romea), formavano con la Via Lauretana una grande Rete di itinerari regionali ed interregionali, fatta di storia, di fede e di paesaggio.
Il Cammino di San Benedetto
Il Cammino di San Benedetto è suddiviso in 16 tappe per 300 km. La partenza è da Norcia, ai piedi dei Monti Sibillini, fino a Montecassino, nella valle del Liri, attraversando l’Umbria e il Lazio. Si possono scoprire abbazie di profonda spiritualità quale quella di San Benedetto toccando poi numerosi borghi medievali sul percorso;
L’itinerario unisce i tre luoghi benedettini più importanti: Norcia, luogo di nascita del santo; Subiaco, nel Lazio, dove visse per oltre trent’anni fondando numerosi monasteri; e Montecassino, sempre nel Lazio, dove trascorse l’ultima parte della sua vita e scrisse “la Regola”, un complesso di regole che disciplinano la vita della comunità monastica.
Questo itinerario, tocca anche luoghi legati a figure di grande importanza spirituale come Rita da Cascia, Francesco d’Assisi e Tommaso d’Aquino.
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